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L’ almanacco di Rock by Wild – 21 settembre

4 Ricorrenze per il 21 settembre

Esce “Road to Ruin

21 settembre 1978: “Road to Ruin” è il quarto album del gruppo punk rock Ramones pubblicato dalla Sire Records. Si tratta del primo album con Marky Ramone alla batteria, a sostituzione del membro fondatore Tommy Ramone.
Le canzoni di “Road to Ruin” sono state considerate sia dai fan che dai critici come un tentativo di ottenere un album con una musica più airplay per vendere maggior copie di dischi. L’album incorpora elementi musicali che erano sconosciuti nel punk rock, come assoli di chitarra e ballate. Questo tentativo da parte della band non è riuscito, “Roat To Ruin” ha debuttato al 103 sulla Billboard 200, quasi 50 posizioni dietro il suo predecessore “Rocket to Russia“.

Tracce

1 I Just Want to Have Something to Do – 2:42 – (Ramones)
2 I Wanted Everything – 3:19 – (Ramones))
3 Don’t Come Close – 2:45 – (Ramones)
4 I Don’t Want You – 2:26 – (Ramones)
5 Needles and Pins – 2:21 – (Sonny Bono/Jack Nitzsche)
6 I’m Against It – 2:07 – (Ramones)
7 I Wanna Be Sedated – 2:29 – (Ramones)
8 Go Mental – 2:41 – (Ramones)
9 Questioningly – 3:22 – (Ramones)
10 She’s the One – 2:12 – (Ramones)
11 Bad Brain – 2:24 – (Ramones)
12 It’s a Long Way Back – 2:21 – (Ramones)

Formazione

Joey Ramone – voce
Johnny Ramone – chitarra
Dee Dee Ramone – basso e voce d’accompagnamento
Marky Ramone – batteria

Jaco Pastorius ci lasciava

(Norristown, 1 dicembre 1951 – Fort Lauderdale, 21 settembre 1987)

Oggi si ricorda la morte del bassista John Francis Anthony Pastorius III, noto come Jaco Pastorius, anche compositore e produttore discografico statunitense di jazz, fusion e funky, annoverato tra i più grandi bassisti di tutti i tempi e tra le figure simbolo del genere fusion. Suonava generalmente un basso elettrico fretless. Nonostante la brevità della sua carriera, ha determinato una rivoluzione totale per quanto riguarda il suo strumento: con il suo stile particolare è riuscito a caratterizzare il basso come solista e ridefinire il ruolo del basso elettrico nella musica, suonando simultaneamente melodie, accordi, armonici ed effetti percussivi. Per numerosi bassisti (dal pop al rock) è un imprescindibile punto di riferimento.

Esce “Face the Heat

21 settembre 1993: “Face the Heat” è il dodicesimo album degli Scorpions, prodotto da Bruce Fairbairn e rilasciato dall’etichetta PolyGram. Dopo il successo planetario della ballata “Wind of Change” dell’album precedente, gli Scorpions provano a ripresentarsi al grande pubblico con un volto meno commerciale prendendo le distanze dal pop metal, per non rimanere schiacciati dalla fama di band sforna ballate che avevano raggiunto con quel brano. Dato il declino del pop metal in quegli anni, il cambio di rotta fu una tappa obbligata seguita dalla maggior parte dei gruppi di questo filone musicale. “Face the Heat” si presenta più duro e aggressivo di “Crazy World“, il look della band è meno curato e dominato dalla pelle nera, nel videoclip di “Woman” il cantante Klaus Meine appare addirittura pelato. Tuttavia l’album non raggiunse l’ampio successo commerciale dei precedenti anche se si posizionò in 24ª posizione negli Stati Uniti e al 5º in Francia, (dove è certificato disco d’oro). “Face the Heat” è il primo album del gruppo suonato con il bassista Ralph Rieckermann, sostituto di Francis Buchholz, il quale era stato licenziato dalla band l’anno prima.

Tracce

1 Alien Nation (Schenker, Meine) – 5:44
2 No Pain No Gain (Schenker, Meine, Hudson) – 3:55
3 Someone to Touch (Schenker, Meine, Hudson) – 4:28
4 Under the Same Sun (Hudson, Meine, Fairbairn) – 4:52
5 Unholy Alliance (Schenker, Meine) – 5:16
6 Woman (Schenker, Meine) – 5:56
7 Hate to Be Nice (Schenker, Meine) – 3:33
8 Taxman Woman (Schenker, Meine) – 4:30
9 Ship of Fools (Schenker, Meine)– 4:15
10 Nightmare Avenue (Jabs, Meine, Hudson) – 3:54
11 Lonely Nights (Schenker, Meine) – 4:44

Tracce bonus (ed. mondiale)
12. Destiny – 3:17
13. Daddy’s Girl – 4:17

Tracce bonus (ed. giapponese)
12. Kami O Shin Jiru – 3:50
13: Daddy’s Girl – 4:17

Formazione

Klaus Meine – voce
Rudolf Schenker – chitarra
Matthias Jabs – chitarra
Ralph Rieckermann – basso
Herman Rarebell – percussioni
John Webster: tastiere
Luke Herzog: tastiere in Woman e Lonely Nights.

Boz Burrell ci lasciava

(Lincoln, 1 agosto 1946 – Marbella, 21 settembre 2006)

Oggi si ricorda la morte anche di Boz Burrell, nato Raymond Burrell, bassista britannico, conosciuto per aver fatto parte dei King Crimson e Bad Company.
Durante metà anni sessanta stava per entrare negli Who, dal momento che il gruppo era sul punto di licenziare Roger Daltrey, ma alla fine non se ne fece nulla. La sua prima esperienza importante è con i King Crimson, ai quali si unisce nel 1971 come cantante ma, avendo la band bisogno anche di un bassista, Robert Fripp gli insegna a suonare lo strumento in poche settimane. Malgrado questo estemporaneo approccio al basso avrà un grandissimo successo proprio come strumentista, fondando il supergruppo Bad Company e suonando con Alexis Korner, Alvin Lee, Pete Townshend, Ritchie Blackmore, Mott the Hoople e molti altri.
È deceduto per una crisi cardiaca nella sua casa di Marbella durante una prova con Tam White.

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