Bruce Springsteen: la notte della leggenda @ Circo Massimo – 16 07 2016

“E’ Storia!” ha esclamato un fan di Bruce Springsteen alla fine del concerto. La frase di uno che rappresenta il pensiero di tutti i presenti ieri sera a Circo Massimo per quello che è definito come l’ultimo live romano del Boss.

Bruce Springsteen: la notte della leggenda

In una location d’incanto (che giusto due anni fa aveva visto esibirsi un’altra leggenda del Rock: i Rolling Stones – ndr) l’artista ha regalato una delle migliori performance di sempre. Quattro ore di spettacolo introdotte dalla musica di Ennio Morricone, poi le note di “New Your City Serenade“, suonate anche dalla sezione di archi dell’Orchestra Sinfonietta di Roma. Un pezzo che viene eseguito molto raramente dal vivo, ma che il Boss ha voluto offrire ai suoi fan in questa occasione, con tutta la magia e l’emozione di cui è capace.
Il tempo di salutare i violinisti e subito arrivano “Badlands“, “Summertime Blues” e “The Ties That Bind“, senza un minuto di pausa. Il ritmo è serrato.

I 70’000 (sono davvero 70’000?!? – ndr) presenti dimenticano in un attimo la stanchezza della giornata e della settimana e saltano all’unisono sui colpi di batteria di Max Weinberg. Sono emozioni fortissime che si susseguono in rapida successione. “Tougher Than The Rest“, eseguita in duetto con la moglie Patti Scialfa, anche lei fra i componenti della E Street Band. “Drive All Night“, nella versione più commuovente. “Jungleland” e poi “Land Of Hope And Dreams“, un toccante omaggio, in onore alle vittime innocenti della recente strage di Nizza.

Bruce Springsteen ha pensato proprio a tutto e nella sua set list della serata non ha dimenticato nulla. Nei 33 brani eseguiti ha inserito tante perle e tutti i grandi classici della sua carriera, soprattutto nel finale, da “Born In The USA” a “Born To Run“, passando per “Because The Night“, “Bobby Jean” e “Dancing In The Dark“.

Bruce Springsteen: Roma ti ama

Non è solo la scaletta ad essere piena di sorprese, lo spettacolo stesso vede il Boss che scende tra i fan, per tendere la mano a tutti i fortunati che ha vicino. E’ chiaro che se potesse li abbraccerebbe tutti, come un fratello maggiore che con fare rassicurante ripete “tutto bene, tutto bene”. E noi stiamo bene, non potremmo stare meglio. O forse si… questo live non dovrebbe mai finire!

Scrosci di applausi, poi la band si congeda e il Boss, con gli occhi lucidi ed un sorriso stampato sul volto chiude da solo lo show, con “Thunder Road“. La sua armonica apre il cuore, ma non basta, Springsteen ci butta dentro anche un “Rome, the E Street Band loves You”. E non poteva esserci finale migliore, una sola risposta: Roma ama il Boss incondizionatamente.

Bruce Springsteen – E Street Band – Set list

New York City Serenade
Badlands
Summertime Blues (Eddie Cochran cover)
The Ties That Bind
Sherry Darling
Jackson Cage
Two Hearts
Independence Day
Hungry Heart
Out in the Street
Boom Boom (John Lee Hooker cover)
Detroit Medley
You Can Look (But You Better Not Touch)
Death to My Hometown
The Ghost of Tom Joad (solo acoustic)
The River
Point Blank
The Promised Land
Working on the Highway
Darlington County
Bobby Jean
Tougher Than the Rest
Drive All Night
Because the Night (Patti Smith Group cover)
The Rising
Land of Hope and Dreams

Encore:

Jungleland
Born in the U.S.A.
Born to Run
Ramrod
Dancing in the Dark
Tenth Avenue Freeze-Out
Shout (The Isley Brothers cover)

Encore 2:
Thunder Road (solo acoustic)

Bruce Springsteen – E Steet Band – Line Up

Little Steven: chitarra, mandolino, cori
Max Weinberg: batteria
Nils Lofgren: chitarra, cori
Roy Bitten: pano, tastiere, fisarmonica.
Jay Clemons: sassofono.
Garry Talent: basso elettrico.
Soozie Tyrell: violino, chitarra acustica, cori
Charles Giordano: organo, fisarmonica, pianoforte, glockenspiel

… and, The Boss.