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Greenwall + Jaggae @ Auditorium Roma – 09 03 2017

I Jaggae ed i Greenwall, il 9 marzo, sotto il nome comune in cartellone di “The Colourful Side Of the Music“, hanno presentato i loro nuovi lavori discografici nella sala Teatro Studio Borgna dell’Auditorium di Roma, in una serata organizzata dalla Filibusta Records all’insegna della varietà stilistica (ma tanto i fan del progressive dovrebbero essere aperti e ben disposti ad ogni diversa “forma di vita e di civiltà”), andando dal reggae sperimentale dei Jaggae fino al raffinato pop/rock progressive dei romani Greenwall.

Jaggae

JaggaeIl duo è composto dai chitarristi Francesco Mascio ed Emiliano Candida, supportati in alcuni brani da Angelo Olivieri alla tromba e da Alberto Maroni Biroldi al didgeridoo e… many percussion devices.
Sarà bene precisare che il mio approccio alla musica dei Jaggae era del tutto vergine ed ho trovato molto interessante l’incastro dei due diversi stili chitarristici, più palesemente reggae quello di Mascio, più jazz quello di Candida.
L’impressione avuta però (ma è solo un’impressione, come già detto il loro ascolto va approfondito) è che manchi qualcosa. Non è l’assenza di voce. Il duo, rispetta i canoni del genere, tradizionalmente strumentale. Forse è proprio questo impianto strumentale in sé che quando lasciato alle sole due chitarre, pur con l’aggiunta delle tecniche di sovrascrittura stratificata, alla frippertronic, usate spesso da Mascio a riempire i “vuoti”, non mostra sempre un’intesa perfettamente centrata, dovuta anche ad una certa freddezza formale nello stare sul palco.
Sicuramente l’ascolto del loro album di debutto, l’omonimo “Jaggae” (Filibusta Records), potrà dissipare queste impressioni. Le capacità tecniche e creative si sentono e sono al servizio di una ricerca tesa oltre i confini etnici del raggae.

Greenwall

Greenwall - The Green Side Of The Moon front coverI Greenwall arrivano ad occupare l’altra metà della serata. Il nuovo lavoro discografico “The Green Side of the Moon” (Filibusta Records) già poteva darci un’idea di cosa aspettarci. Infatti iniziano subito con il materiale dei Pink Floyd limitato però in questa occasione alla sola B side del capolavoro del 1973, passato al trattamento Greenwall.
Riproporre materiale così clamorosamente arcinoto, cercando di non sembrare l’ennesima cover band è molto difficile. Oltretutto, questo materiale pinkfloydiano, già di suo, soffre tantissimo di un devastante senso di déjù vu (magari approfondiremo questo aspetto quando affronteremo la recensione a “The Green Side of the Moon“).

Andrea Pavoni e soci, partendo da “Money” fino ad “Eclipse“, dimostrano un certo gusto negli arrangiamenti che differenziandosi dai brani originali non ne snaturano però l’essenza e il contenuto, riuscendo nel delicato gioco d’equilibrio di farci apprezzare questi pezzi di storia sonora, che conosciamo a memoria, proprio per le loro differenze con gli originali.

La seconda parte del set è stata dedicata alla loro suite “Il Petalo del Fiore“, anch’essa presente, con le parti da 3 a 6, come bonus track nell’album “The Green Side Of The Moon“. L’ascolto del materiale originale dei Greenwall permette di apprezzare sul palco tutta la loro sontuosità e la maestosità dell’impianto strumentale. Una macchina (verde) che lascia spazio ai momenti solisti dei singoli musicisti senza predominare mai sulla struttura generale, strizzando l’occhio ai classici del cosiddetto progressive storico ma sempre con gusto e inventiva propria. Soltanto la sempre brava Michela Botti l’ho trovata un poco sperduta lasciata sola in mezzo all’ampio palco del Teatro Studio Borgia dell’Auditorium, ma per il gran finale della suite, la parte 6b titolata “Respirare#2“, è stata raggiunta a sorpresa da… Massimo Leoni (che qualcuno conosce già come economista del TG24 di Sky) ma precedentemente cantante originale del gruppo.

Con il duetto vocale tra Massimo e Michela abbiamo avuto la degna conclusione di un concerto molto apprezzato dal  pubblico accorso all’Auditorium di Roma, che come sempre ringraziamo per l’ottima accoglienza. Ringraziamo anche il simpatico staff della Filibusta Records, presenti e attenti alle esigenze di noi poveri reporter.
Come quasi Bis i Greenwall ci hanno donato l’opportuno saluto di “Wish You Were Here“: non mancheremo sicuramente ad altri appuntamenti con questa band e non mancheremo di segnalarvi altri loro concerti.

Line Up – Greenwall

Michela Botti: voce
Andrea Pavoni: tastiere
Riccardo Sandri: chitarra
Alfredo De Donno: tastiere
Fabio Ciliberti: basso elettrico
Simone Macram: batteria

Per informazioni sugli album dei Jaggae e dei Greenwall la pagina facebook della Filibusta Records – link

 

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