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Recensione di Gradisca (nome temporaneo) – “Blasfemodonti”

Dal (purtroppo) desolato Abruzzo giungono i Gradisca (il cui Nome Temporaneo è spiegato a Francesca nell’intervista gentilmente rilasciata dal gruppo e da noi pubblicata l’11 di dicembre 2016), con l’album “Blasfemodonti” (idem come sopra), un breve disco, per gli standard attuali, che concentra l’amore del quintetto per il cantautorato “colto” e raffinato di Fabrizio De Andrè, Pino Daniele, Paolo Conte e soprattutto Vinicio Capossela a cui, il doveroso tributo è stato pagato con la cover di “Signora Luna“.

Il brand del gruppo si fregia con l’etichetta di comodo folk rock dal sapore mediterraneo, continuando il percorso tracciato ormai da decenni dagli illustri è scomparsi signori appena nominati (Capossela è vivo e vegeto e NON vi saluta), con testi e atmosfere che ricordano una certa Italia rurale che va dagli anni ’30 agli anni ’60 ma utilizzando in alcuni casi arrangiamenti decisamente più rock oriented, quando non proprio smaccatamente blues, oppure rock AOR semiacustico come nella volutamente di facile ascolto “Wendy“, singolo promozionale dell’album dedicata ad una loro amica non molto simpatica.

L’album inizia con la funkeggiante “Come in Al Capone” (to Come In oppure, Come in…?) dal groove leggero e frizzante come uno spumante appena stappato, miscelato però da una vena di melanconia (almeno così l’ho sentita io) su testi di argomento geopolitico e storico, accentuata dal cantato in coro con Paola Ronci in strofe alternate dal solo Pierluigi Aleksandrovič che forse è un poco meno efficace nel refrain in lingua inglese.
Si continua sulla stessa vena, dopo quello che sembra più la pausa di un istante tra i due brani per riprendere fiato, con “Signorina Mogadiscio“. L’incastro tra gli arpeggi di chitarra ed il pregevole movimento della sezione ritmica solletica l’ascolto senza disturbare la voce, anzi cullandola. Un breve inciso di chitarra bluseggiante verso il finale del brano continua la melanconia un poco acida che caratterizza tutto l’album.

Gradisca (Nome Temporaneo) - BlasfemodontiDi “Wendy” abbiamo già detto. Aggiungiamo che i testi non sono mai banali pur nella quotidianità degli argomenti trattati.
In “La Picchierò“, il tema sociale domestico piuttosto crudo richiamato dal testo, crea un piacevole contrasto ironico con le musiche spensierate alla “Sunny Afternoon” dei Kinks e con i dialoghi di vago sapore zappiano recitati da Paola Ronci.

Lo swinging pop di “Fugonirica” nasconde un rock piuttosto raffinato e soprattutto nasconde un radicale cambio di tempo al centro della traccia dove la chitarra si abbandona ad un assolo epico e struggente.
La versione Gradisca di “Signora Luna” è meno essenziale e “terrosa” dell’originale di Capossela ma più lussuosa e patinata, forse più dura e fischiettabile e meno dimessa alla Signora. Resta comunque incontrovertibilmente un blues.
Quattro Accordi” suona decisamente rock new wave. E’ orecchiabile, anche più di “Wendy“, e riesce a mantenere interesse per tutta la sua durata senza lasciarsi ricordare troppo però. D’altronde si tratta di 4 accordi.
Finale decisamente in folk agro e amaro, questa volta si, con “Valentina“. Le donne non fanno una bella figura in quest’album ….. pensandoci, neanche i maschietti, capaci di essere dei veri blasfemodonti.

Blasfemodonti” dei Gradisca (Nome Temporaneo) è un album gradevole e intelligente, con testi mai banali, ben suonato e prodotto (considerando che è stato registrato in presa diretta), perfetta risposta tutta italiana alle attuali mode anglofone più estreme.

 

Gradisca (Nome Temporaneo) – “Blasfemodonti”

Artista/Band: Gradisca (Nome Temporaneo)
Album: “Blasfemodonti”
Data di Pubblicazione: 30 novembre 2016
Etichetta: Autoprodotto
Produzione: Underground Studio
Grafica: Noemi Bisegna

Tracklist – “Blasfemodonti”

1-Come In Al Capone
2-Signorina Mogadiscio
3-Wendy
4-La Picchierò
5-Fugonirica
6-Signora Luna (cover Vinicio Capossela)
7-Quattro Accordi
8-Valentina

Line Up – “Blasfemodonti”

Pierluigi Aleksandrovič: voce
Macchinistian Maya: chitarra
Fano Bud: chitarra
Cross Masticarocce: basso elettrico
Djohn Djohn Stinhellis: batteria

Ospite:

Paola Ronci: voce, traccia 1, 3 e 4.

Blasfemodonti” disponibile in CD fisico e Digitale – link

 

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