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Recensione di SOS – “SOS” compilation

Gli SOS tornano con un nuovo album, in tiratura limitata. In questo lavoro omonimo, che sembra una compilation ma in realtà è molto di più, attraverso un percorso di otto brani che non lasciano spazio a nessuna debolezza, il gruppo romano ci trasporta con grande energia in alcune pagine scelte tra il meglio della loro ormai storica carriera, gettando però i primi accenni di un nuovo percorso artistico con l’aggiunta di due brani (inediti), “Ho Bisogno del Tuo Amore” e “Scorpioni e Veleni“, che rappresentano l’antipasto per quanto ascolteremo in futuro nel prossimo album “lungo e tutto intero”.

Ma non pensate alla solita compilation celebrativa, con uno o due inediti per acchiappare più acquirenti (oltretutto l’album è in tiratura limitatissima), infatti tutti i brani storici sono stati risuonati per l’occasione con la formazione attuale che vede agli ormai veterani, Bruno Baudo, Fernando Regaldo, Dario Calì e Riccardo Foti, aggiungersi il nuovo bassista Michele Raspanti.
A degno corredo dell’album, all’interno, nella quanto mai appropriata copertina del vinile, si possono ammirare numerose foto di tutti i passati e presenti musicisti che hanno suonato negli SOS.
Le nuove versioni delle vecchie glorie si presentano meno lacchatine, più grintose e schiette ma non per questo meno curate nel sound, che grazie ad una produzione attenta raggiunge un potenziale parecchio elevato e tosto in cui la chitarra di Fernando Regaldo spicca e conquista grazie anche alle perfette incorniciature eseguite dal resto della band.

SOS - "SOS" - 2016Fin dal primo brano, l’inedito “Ho bisogno del tuo amore” sappiamo ciò che possiamo aspettarci dall’intero lavoro degli SOS, si prosegue con l’accattivante “Stringimi” e poi “La Soglia Del Dolore” con il quale (dolore) ci riposiamo un attimo, ma giusto quel poco necessario a tirare il fiato perché la traccia seguente “La Verità è Non Stare Soli” ci catapulta subito in un trascinante balletto dicotomico tra aggressività e melodia, così come “L’Inferno è Qui” dove il bel giro di basso di Michele Raspanti, lega e conduce tutta la musica della band.
Fa bella chiusa all’album “Mi Sono Innamorato Di Una Pornostar” che è anche il mio pezzo preferito, divertente e decisamente molto rock’n’roll.

Come si evince dai titoli assolutamente non anglofoni, la band, nata nel 1984 dalla passione per la musica hard rock del chitarrista Fernando Regaldo, da sempre propone le proprie liriche in lingua italiana. Ovviamente l’associazione tra rock e lingua inglese è la prima e più ovvia, quella che ognuno di noi ha nel proprio background collettivo, loro invece si contraddistinguono, tra l’altro, proprio per questo scelta in controtendenza allo scenario musicale italiano degli anni in cui sono nati gli SOS. Scelta che viene premiata dai numerosi e affezionati … e instancabili fan, a loro volta premiati (chi tra di loro riesce a mettere le mani su questo pezzo da collezione) con questo album con il quale la band, usando le parole dello stesso Fernando Regaldo, “vuole ringraziare tutti, pubblico e musicisti che hanno fatto parte in qualche modo della storia degli SOS … è un disco che oltre ad essere una svolta per il nuovo lavoro che uscirà … è un punto fermo nella nostra storia … di Band ROCK Romana“.

Lunga vita al rock italiano.

SOS – “SOS” comp.

Band/Artista: SOS
Album: “SOS”
Data Pubblicazione: 24 giugno 2016
Etichetta:ACE Records
Produzione: SOS

Tracklist – “SOS”

1-Ho Bisogno del Tuo Amore
2-Stringimi
3-La Soglia del Dolore
4-La verità è non Star Soli
5-Scorpioni e Veleni
6-L’inferno e Qui
7-Senza di Te
8-Mi Sono Innamorato di Una Pornostar

Line Up – “SOS”

Bruno Baudo: voce
Fernando Regaldo: chitarra
Riccardo Foti: chitarra
Michele Raspanti: basso elettrico
Dario Calì: batteria

SOS” disponibile in LP ( + CD incorporato) a tiratura limitata – link

 

 

 

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