Succedeva oggi 

L’almanacco di Rock by Wild – 10 gennaio

Fotis Anagnostou (5 febbraio 1971 – 10 gennaio 2021)
Si ricorda oggi la morte di Fotis Anagnostou, ex bassista dei Nightfall, Casus Belli e Spitfire, è scomparso all’età di 49 anni. Con i Cacus Belli, Fotis aveva suonato il basso sugli album “Mirror Out of Time” e “In the Name of Rose“.

8 Ricorrenze per il 10 gennaio

Nasce Rod Stewart

(Londra, UK, 10 gennaio 1945)

Compie oggi gli anni Roderick David Stewart, il celebre cantautore britannico.
Il calcio è la prima vocazione di Stewart, tanto da avere la possibilità di ottenere un contratto da professionista, ma la sua passione per la musica, iniziata cantando nei gruppi skiffle di Londra, si rafforza con un tour europeo del cantante folk Wizza Jones, che lo porta con sé come corista.
Nel 1964 entra ed esce da gruppi british blues, suonando con John Paul Jones, futuro bassista dei Led Zeppelin, Mick Fleetwood, Julie Driscoll, il tastierista Brian Auger e gli Steampacket di Long John Baldry. Successivamente entra nell’orbita di Jeff Beck, dove conosce Ron Wood, con il quale stringe un’importante e duratura amicizia. Nel 1969, il Jeff Beck Group si scioglie, ma insieme a Wood, lo scozzese si unisce ai Faces, gruppo erede degli Small Faces. Da questo momento, la carriera di Stewart si dipana lungo il versante solista e quello del gruppo.
Nel maggio 2013, Rod torna sulla scena musicale con “Time“, il suo ventottesimo album, composto da dodici inediti, undici anni dopo “Human“, suo ultimo lavoro di canzoni originali. Prodotto dallo stesso Stewart insieme a Kevin Savigar, suo collaboratore degli anni ’80 e ’90, il disco segna il ritorno alle sonorità pop-rock che hanno contraddistinto la pluridecennale carriera del cantante londinese.

Nasce Aynsley Dunbar

(Liverpool, UK, 10 gennaio 1946)

Compie gli anni oggi Aynsley Thomas Dunbar, batterista britannico di blues, blues-rock, jazz, rock progressivo, hard rock e pop-rock. Ha lavorato con alcuni dei massimi artisti rock, compresi Frank Zappa, Lou Reed, Jeff Beck, David Bowie, Whitesnake, Sammy Hagar, UFO, Jefferson Starship e coi primi Journey.
Suona con John Mayall e i suoi Bluesbreakers per poi formare un gruppo a suo nome, Aynsley Dunbar Retaliation, con quattro LP di blues all’attivo. Tra l’altro con questa band ha scritto il pezzo “Warning” che poi è stato ripreso come cover dai Black Sabbath nel loro album d’esordio. Poi Frank Zappa lo chiama a suonare nei suoi dischi e nelle date dal vivo con le Mothers of Invention.
Ha sostenuto un provino per suonare con Jimi Hendrix, assieme a Mitch Mitchell (il quale poi è passato effettivamente al gruppo); secondo Chas Chandler fu la sorte (tramite il lancio di una moneta) a fargli preferire Mitchell.

Nasce Pat Benatar

(New York, NY, USA, 10 gennaio 1953)

Oggi compie gli anni Pat Benatar, vero nome Patricia Mae Andrzejewski, cantautrice statunitense e vincitrice di quattro premi Grammy Award con hit internazionali come “Love Is a Battlefield“, “Hit Me with Your Best Shot“, “We Belong” e “Heartbreaker“. Il suo successo è avvenuto perlopiù negli Stati Uniti degli anni ’80, secondo la RIAA.
Inoltre Pat Benatar è stata la seconda ad apparire su MTV con il video “You Better Run“, il secondo trasmesso nella storia dell’emittente, subito dopo “Video Killed the Radio Star” dei Buggles.

Nasce Michael Schenker

(Sarstedt, Germania, 10 gennaio 1956)

Compie gli anni oggi anche Michael Schenker, chitarrista tedesco, uno dei chitarristi più noti nell’ambito heavy metal ed è noto principalmente per essere stato membro di Scorpions, UFO e Michael Schenker Group. È definito da tanti un grande innovatore della chitarra rock e ha avuto una notevole influenza su numerosi chitarristi moderni e non.
Comincia a suonare la chitarra all’età di nove anni, quando suo fratello maggiore Rudolf Schenker riceve una chitarra Hofner Galaxie dai genitori, iniziando a cimentarsi con qualche pezzo famoso dei Beatles. Man mano che migliora nella tecnica, comincia anche a suonare alcuni brani di chitarristi famosi come Eric Clapton, Tony Iommi, Jimmy Page, Ritchie Blackmore e molti altri.
A undici anni fonda il suo primo gruppo musicale chiamato The Enervates con alcuni compagni di scuola. Tuttavia la sua vera carriera da chitarrista comincia all’età di 15 anni, quando suo fratello fonda la band Scorpions, insieme incideranno il primo album titolato “Lonesome Crow” nel 1972, firmando il contratto con la Metronome Records. Dopo due anni Michael decide di andarsene dal gruppo di suo fratello per entrare a far parte della band inglese UFO, in sostituzione del chitarrista Mick Bolton. Nello stesso periodo riceve anche una proposta di audizione da parte della mitica band Rolling Stones, dopo la morte del chitarrista Brian Jones, ma rifiuta dopo una discussione con Rudolf. Successivamente, nel 1973, Michael si sposta a Londra per incidere l’album “Phenomenon” con gli UFO. In questo album Michael registra alcuni pezzi indimenticabili per la band in questione come “Doctor Doctor” o “Rock Bottom“, ma a causa dello stress accumulato e di alcune incomprensioni all’interno della band, vive un orribile periodo di alcol e droga. Finito il tour americano, Michael e la band incidono “Force It” e insieme all’ex tastierista degli Heavy Metal Kids, Danny Peyronel ripartono per un altro tour negli Stati Uniti dopo il successo travolgente al quindicesimo Reading Festival.
Negli anni ’80, Schenker si afferma nella scena hard & heavy come band leader di un gruppo a suo nome, i M.S.G..
Il talento di Michael attirò molti artisti famosi, come Aerosmith e Ozzy Osbourne,(quest’ultimo lo voleva per rimpiazzare la perdita data dalla scomparsa di Randy Rhoads), ma, avendo cieca fiducia nel suo progetto, declina entrambe le offerte.
Negli anni ’90, i M.S.G. attraversarono un brutto periodo, rovinandosi a causa di continui scioglimenti e riunioni, e con il leader che va e viene dagli UFO.
Agli inizi del 2000, il chitarrista ricadde in depressione, a causa del divorzio dalla moglie e la perdita di alcuni diritti d’autore. Ripresosi dopo qualche anno, Schenker pubblica un disco solista, “Arachnophobiac“.
Nel 2005, per il 25º anniversario del “Michael Schenker Group“, la band riunita pubblica “Tales Of Rock’n’Roll“.
Il 5 agosto 2011 ha tenuto un concerto a Roma con lo storico cantante Gary Barden.
Il 5 dicembre 2015 torna in concerto nella capitale, qui il live report dell’evento.

Esce “Leave Home

10 gennaio 1977: “Leave Home” è il secondo album del gruppo punk/rock Ramones. La band aveva già scritto la gran parte delle canzoni che appaiono sui loro primi due album quando firmò il contratto con la Sire. I brani furono rigidamente posizionati in ordine cronologico sui primi due album.
L’edizione originale dell’album conteneva il brano “Carbona Not Glue” come quinta traccia su disco. La canzone venne rimossa dall’album dietro ordine di Tony Morris, il Direttore della Phonogram UK, importatrice britannica per la Sire. Il brano “Now I Wanna Sniff Some Glue“, contenuto nell’album di debutto della band, aveva già causato parecchie controversie a causa dei suoi contenuti e Morris non voleva che l’incidente si ripetesse con un’altra canzone sulla “droga”. L’album venne quindi ripubblicato con “Babysitter” al posto di “Carbona Not Glue”. In aggiunta, “Carbona” era la marca di uno smacchiatore liquido in commercio, così la canzone fu rimossa anche per prevenire eventuali cause di violazione di copyright. Nella versione inglese del disco con “Babysitter” non figurava scritto il titolo del brano nemmeno sul retro di copertina. Si faceva riferimento alla canzone solo sull’etichetta del vinile stesso. Quando la Sire Records cambiò distributore, passando dalla ABC Records alla Warner Bros. Records (che aveva acquisito la compagnia), fu immessa sul mercato una terza versione del disco: “Babysitter” fu rimpiazzata da “Sheena Is a Punk Rocker“, un singolo non programmato per essere incluso nell’album e già destinato a comparire (in un mix differente) sul terzo disco del gruppo, “Rocket to Russia“.

Tracce

1 lad to See You Go – 2:10
2 Gimme Gimme Shock Treatment – 1:38
3 I Remember You – 2:15
4 Oh Oh I Love Her So – 1:56
5 Carbona Not Glue – 1:51
6 Suzy Is a Headbanger – 2:08
7 Pinhead – 2:42
8 Now I Wanna Be a Good Boy – 2:10
9 Swallow My Pride – 2:03
10 What’s Your Game – 2:33
11 California Sun – 1:58
12 Commando – 1:50
13 You’re Gonna Kill That Girl – 2:36
14 You Should Never Have Opened That Door – 1:54

Formazione

Joey Ramone – voce
Johnny Ramone – chitarra
Dee Dee Ramone – basso e voce
Tommy Ramone – batteria

Esce “A Show of Hands

10 gennaio 1989: “A Show of Hands” è il terzo live ufficiale della progressive rock band canadese Rush.
Le tracce furono registrate in più sessioni, precisamente a Birmingham (UK), New Orleans, Phoenix, e San Diego nel 1988 durante l’Hold Your Fire Tour, e a Meadowlands (East Rutherford, New Jersey) nel 1986 durante il Power Windows Tour.
Il disco fu certificato d’oro dalla RIAA il 19 marzo 1989.
Con questo live album si conclude quella che solitamente viene definita come la III Fase del gruppo, il periodo del rock elettronico, ossia quella più legato a sonorità tastieristiche.

Tracce

1 Intro – 0:53
2 The Big Money – 5:59
3 Subdivisions – 5:22
4 Marathon – 6:39
5 Turn the Page – 4:41
6 Manhattan Project – 5:18
7 Mission – 5:46
8 Distant Early Warning – 5:15
9 Mystic Rhythms – 5:32
10 Witch Hunt (Part III of Fear) – 4:00
11 The Rhythm Method – 4:37
12 Force Ten – 4:55
13 Time Stand Still – 5:13
14 Red Sector A – 5:18
15 Closer to the Heart – 4:54

Formazione

Geddy Lee – basso, voce, sintetizzatore
Alex Lifeson – chitarra elettrica e acustica, sintetizzatore
Neil Peart – batteria, percussioni, percussioni elettroniche

Eddie Clarke ci lasciava

(Twickenham, UK, 5 ottobre 1950 – Londra, UK, 10 gennaio 2018)

Si ricorda la morte di Eddie Clarke, meglio conosciuto come “Fast” Eddie Clarke, il leggendario primo chitarrista dei Motorhead che suonò insieme a loro fino al 1982, e poi con i Fastway nel 1983. Eddie ha cominciato a suonare la chitarra fin da molto giovane, alla sua città di Twickenham, in Inghilterra. All’età di quindici anni cominciò ad esibirsi in alcune band locali, come i The Bitter End; questo fino al 1973, quando diventò un chitarrista professionista, facendo parte dalla band di Curtis Knight chiamata Zeus. Nel 1974 essi pubblicarono un album intitolato “The Second Coming“, registrato agli Olimpic Studios. Clarke ha inoltre registrato l’album “Sea Of Time“, con gli Zeus, l’amico chitarrista Allan Callan, il tastierista Nicky Hogarth, e il batterista Chris Perry. In seguito assistette ad una registrazione ai Command Studios di Piccadilly. Come risultato, le tracce registrate finirono poi sotto l’etichetta Anchor Records, con la quale il quartetto firmò un contratto chiamando la nuova band Blue Goose. Appena dopo il contratto Clarke, Hogarth e Perry abbandonarono Zeus in favore di Alan Callan. Però dopo una furiosa lite tra Callan e Clarke, Eddie venne buttato fuori dal gruppo. Poco dopo gli venne chiesto di ritornare con i Blue Goose, ma il chitarrista rifiutò. Il gruppo pubblicò il loro omonimo album nel 1974, per la Anchor Records. Tra le tracce, da notare anche “Over The Top” scritta da Clarke-Hogarth-Perry e che sarebbe da non confondersi con l’omonima canzone pubblicata più tardi dei Motörhead; infatti sono due pezzi totalmente differenti fra loro. In seguito Clarke decise di formare un’altra band, comprendente il bassista dei Be Bop Deluxe, Charlie Tumalhi, il cantante Ann McCluskie e il batterista Jim Thompson. La band venne chiamata Continuous Performance, però questa formazione durò solo fino al 1975, infatti la band si sciolse quasi subito, non riuscendo a trovare un contratto con una label di successo. Clarke formò anche un’altra band, con Nicky Hogarth dei Blue Goose, il bassista Tony Cussons e il batterista Terry Slater. Anche questa però non durò molto a lungo. Clarke, che lavorava in una casa galleggiante, viene a conoscenza del batterista Phil Taylor, da poco tempo nei Motörhead, che lo presenta immediatamente al leader Lemmy Kilmister, il quale lo accetta come nuovo chitarrista della band. La loro formazione è considerata da molti quella classica; per il gruppo londinese infatti poco dopo iniziò un continuo giro di successi, grazie anche ad album ormai leggendari come “Overkill“, “Bomber“, “Ace of Spades” e “Iron Fist“. Da notare anche il live “No Sleep ’til Hammersmith’“, che nel 1981 raggiunse incredibilmente la posizione numero 1 nelle classifiche britanniche. Clarke abbandonò i Motorhead nel 1982, durante il loro secondo tour americano. Le cause principali furono le vendite dell’album “Iron Fist“, ma soprattutto l’EP con i Plasmatics Stand by Your Man; Eddie pensava infatti che questo avrebbe cambiato molto l’immagine della band. Fu quindi sostituito dall’ex-Thin Lizzy Brian Robertson e svolse il suo ultimo concerto con la band il 14 maggio 1982. Successivamente continuò a collaborare con Lemmy e soci per alcune canzoni, per esempio dell’album “Another Perfect Day” e, nel 1993 per la canzone “I’m The Man“, dell’album “Bastards“. “Fast” Eddie Clarke muore il 10 Gennaio 2018 in ospedale dove era in cura per una polmonite.

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