Le ricorrenze, le notizie, il Rock suddiviso per anni: l'Almanacco di Rock by WildSuccedeva oggi 

L’almanacco di Rock by Wild – 12 novembre

5 Ricorrenze per il 12 novembre

Nasce Neil Young

(Toronto, 12 novembre 1945)

Oggi è il compleanno di Neil Percival Young, cantautore e chitarrista canadese.
Dopo aver debuttato giovanissimo con la storica formazione dei Buffalo Springfield e aver raggiunto il successo nel supergruppo Crosby, Stills, Nash & Young, Neil si è imposto come uno dei più carismatici e influenti cantautori degli anni ’70, contribuendo a ridefinire la figura del songwriter con album come “After the Gold Rush” e il vendutissimo “Harvest“.
Artista solitario e tormentato, capace di passare con disinvoltura dalla quiete della ballata acustica alla brutalità della cavalcata rock, per l’approccio spesso volutamente “grezzo” che contraddistingue tanto i suoi dischi quanto i suoi concerti, è stato considerato da alcuni un precursore del punk, mentre la ruvida passione delle sue performance ha spinto tanto la critica quanto gli appassionati e gli stessi musicisti ad acclamarlo negli anni ’90 padrino del grunge. È stato inoltre un personaggio determinante per l’evoluzione di generi come l’alternative country e l’alternative rock in generale.
Tratti inconfondibili del suo stile sono la voce acuta e nasale, la chitarra “sporca” e cacofonica, i testi introspettivi e malinconici (specie nella cosiddetta Trilogia del dolore, culminata nell’album “Tonight’s the Night“, da molti ritenuto il primo concept album della storia del rock a misurarsi con temi quali il dolore e la perdita), nonché l’immancabile camicia di flanella, divenuta negli anni un autentico status symbol alternativo.

Nasce David Ellefson

(Jackson, 12 novembre 1964)

Oggi è il compleanno di David Warren Ellefson, noto principalmente per essere stato il bassista e co-fondatore del gruppo thrash metal Megadeth. Dal carattere piuttosto mite, affonda le proprie radici musicali nel punk rock e nell’heavy metal.
Suona il basso e la chitarra ritmica in vari gruppi fino al 1983 quando si trasferisce a Los Angeles.
A parte il leader Mustaine, Ellefson è stato il membro più permanente nella storia dei Megadeth, ha sempre mostrato una buona tecnica con il suo strumento, dando un ottimo contributo alla stesura dei brani. Ellefson suonava il basso con le dita, ma col passare degli anni la musica dei Megadeth divenne più complessa ed iniziò ad usare il plettro.
Dopo alcune diatribe con Mustaine, Ellefson intentò una causa, ma senza successo.
E’ apparso in cinque tracce dell’album dei SoulflyProphecy“, ed ha suonato in un gruppo hard rock chiamato F5.
Nel periodo del distacco dai Megadeth ha anche pubblicato un metodo di basso heavy metal chiamato “Metal Bass”.
Dal 2006 entra a far parte dei nuovi Montrose assieme al suo collega nei Megadeth Jimmy DeGrasso.
Quando i Megadeth si riunirono nel 2004, Ellefson rifiutò un’offerta di Mustaine per unirsi nuovamente al gruppo, mentre il 9 febbraio 2010 viene annunciato sul Myspace ufficiale dei Megadeth che David Ellefson è tornato nella band.
David suona indifferentemente con dita e plettro, ma nei Megadeth ha sempre utilizzato il plettro. Suona strumenti a quattro e cinque corde. Ha cominciato la sua carriera usando un B.C. Rich Mockingbird ed in seguito è stato per anni un endoser della Jackson Guitars. Dopo una piccola parentesi con la Peavey (con cui ha collaborato alla realizzazione di un modello signature) è tornato ad usare bassi Jackson, società con la quale collabora come endorser e consulente, seguendo le linee signature, Concert e Kelly Bird. È anche endorser Hartke per quanto riguarda l’amplificazione.

Esce “Nursery Cryme

12 novembre 1971: “Nursery Cryme” è il terzo album in studio del gruppo inglese Genesis, pubblicato dalla Charisma Records. Si tratta del primo album del gruppo inciso dalla formazione storica, con Phil Collins alla batteria e Steve Hackett alle chitarre, che resterà immutata fino all’abbandono da parte di Peter Gabriel nel 1975.
Il titolo allude alle nursery rhymes, le filastrocche per bambini diffuse nella cultura anglosassone.
In Inghilterra, l’album venne inizialmente accolto con una certa freddezza, ma più tardi iniziò a piazzarsi bene all’estero, precisamente in Belgio e in Olanda, dove arrivò direttamente al primo posto in classifica. “Nursery Cryme” segna inoltre l’inizio del buon rapporto dei Genesis con l’Italia, che tributerà loro un successo allora imprevedibile per dimensioni ed intensità; l’album, infatti, si piazza rapidamente nella top ten delle classifiche ed il primo tour italiano siglerà un sodalizio fra la band e il nostro Paese che durerà sino alla fine della loro carriera: l’ultimo concerto dei Genesisin assoluto, al Circo Massimo di Roma nel luglio 2007 davanti a 500.000 persone, sarà anche immortalato nel DVD When in Rome.
Autore della copertina è il disegnatore Paul Whitehead che per i Genesis aveva già realizzato “Trespass” l’anno prima. Soggetto principale dell’illustrazione è la bambina di “The Musical Box” che sorridendo brandisce la mazza da croquet con la quale ha già decapitato diversi bimbi, le cui teste giacciono sparse attorno a lei; alle sue spalle, una bambinaia accorre su strani pattini a rotelle ed un frustino in mano. Il resto della scena raccoglie riferimenti ad altri brani dell’album: sul retro compaiono il già citato Heracleum Mantegazzianum, una statua di Afrodite (madre di Ermafrodito in “The Fountain of Salmacis“), l’albero ed il vecchio citati in “Seven Stones” (il vecchio gioca anche lui a croquet con una testa di bimbo), in lontananza sullo sfondo: le due vedove e il parroco di “For Absent Friends” e, in bilico su un cornicione, “Harold The Barrel“. Lo stile a pastello è intenzionalmente antiquato, con finte crepe nel colore e buffi errori prospettici e di proporzione; l’autore si firma in un angolo, aggiungendo ironicamente al suo nome un copyright retrodatato di un secolo (“© 1871”).

Tracce

Lato A
1. The Musical Box – 10:27
2. For Absent Friends – 1:48
3. The Return of the Giant Hogweed – 8:12
Lato B
1. Seven Stones – 5:09
2. Harold the Barrel – 3:01
3. Harlequin – 2:55
4. The Fountain of Salmacis – 7:56

Formazione

Peter Gabriel – voce, flauto, grancassa, tamburello
Steve Hackett – chitarra elettrica, chitarra a 12 corde
Mike Rutherford – basso, bass pedal, chitarra a 12 corde, voce
Tony Banks – organo, mellotron, pianoforte, pianoforte elettrico, chitarra a 12 corde, voce
Phil Collins – batteria, percussioni, voce

Mitch Mitchell ci lasciava

(Ealing, 9 luglio 1947 – Portland, 12 novembre 2008)

In questo giorno ci lasciava John Ronald “Mitch” Mitchell, meglio noto come Mitch Mitchell, batterista inglese del trio The Jimi Hendrix Experience, che prima di diventare noto al grande pubblico era già un personaggio di spettacolo. Aveva infatti lavorato come attore per la televisione e nelle fiction radiofoniche. Batterista autodidatta, militò per un breve periodo nella band rhythm and blues Georgie Fame and the Blue Flames del tastierista e cantante inglese Georgie Fame. Nell’ottobre del 1966 partecipò ad un’audizione e venne scelto da Chas Chandler, manager di Jimi Hendrix, per formare appunto la sezione ritmica della Jimi Hendrix Experience, assieme al bassista Noel Redding.
Il suo stile e le sue capacità di batterista si adattavano bene alla musica e alle improvvisazioni del chitarrista americano, memorabile è il suo riff incalzante nel brano “Fire“.
Per Mitchell l’avventura della Jimi Hendrix Experience si concluse verso la fine dell’estate del 1969, venendo sostituito fino a quando Hendrix decise di richiamarlo per le registrazioni del suo quarto album, che non venne tuttavia mai completato a causa della morte dello stesso chitarrista.
Dopo la morte di Jimi Hendrix, Mitchell ha collaborato negli anni con altri grandi chitarristi come John McLaughlin, Larry Coryell, Jeff Beck e Muddy Waters e anche con molti altri artisti.
Il 12 novembre 2008 viene trovato morto all’età di 61 anni in una camera d’albergo a Portland, in Oregon. Si trovava negli Stati Uniti per un tour di tributo a Jimi Hendrix ed è stato sepolto a Seattle, città natale di Hendrix. Era l’ultimo membro della Jimi Hendrix Experience ancora in vita.

Stan Lee ci lasciava

(New York, 28 dicembre 1922 – Los Angeles, 12 novembre 2018)

Si ricorda oggi la morte di Stan Lee (vero nome Stanley Martin Lieber), il fumettista, editore e produttore di cinema e tv americano. E’ stato a lungo presidente e direttore editoriale della Marvel Comics, per la quale ha sceneggiato moltissime storie. Conosciuto anche come L’Uomo (The Man) e Il Sorridente (The Smilin‘), ha introdotto per la prima volta, insieme con diversi artisti e co-creatori, in special modo Jack Kirby e Steve Ditko, personaggi di natura complessa e con personalità sfaccettate all’interno dei comic book supereroistici. Il suo successo permise alla Marvel di trasformarsi da piccola casa editrice in una grande azienda di stampo multimediale. Era nato a New York il 28 dicembre del 1922. Inventò fra gli altri Spider-Man, Hulk, Thor, Iron Man, i Fantastici 4. Celebri i suoi cameo nei film tratti dai fumetti. Negli ultimi anni Lee è diventò per la Marvel una figura di prestigio e la sua immagine pubblica fa apparizioni alle convention (riunioni, convegni) di fumetti in giro per gli Stati Uniti, intervenendo e partecipando a dibattiti. Si trasferì anche nel 1981 in California per sviluppare le proprietà televisive e cinematografiche della Marvel. Non abbandonò completamente la carriera di scrittore sceneggiando fra le altre cose le strisce per i quotidiani dell’Uomo Ragno, iniziate nel 1977, insieme con John Romita Sr., che prosegue a scrivere tutt’oggi. Stan Lee è morto a 95 anni.

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