Le ricorrenze, le notizie, il Rock suddiviso per anni: l'Almanacco di Rock by WildSuccedeva oggi 

L’almanacco di Rock by Wild – 13 gennaio

John Voorhis “Tim” Bogert III (New York, 27 agosto 1944 – San Diego, 13 gennaio 2021)
Si ricorda oggi la nascita del bassista statunitense Tim Bogert. Con Mark Stein, Vince Martell e Carmine Appice fondò il gruppo Vanilla Fudge, attivo nella seconda metà degli anni ’60. Nel 1970 fu tra i fondatori del gruppo Cactus. Nel 1972 fece parte del power trio Beck, Bogert & Appice insieme a Jeff Beck e Carmine Appice. Collaborò con Bob Weir (The Grateful Dead) al progetto Bobby & the Midnites. Nel 1977 lavorò col gruppo britannico Boxer. Nel 2000 con Appice e Rick Derringer formò un gruppo chiamato DBA. L’anno prima era stato inserito nella sezione “rock” della Hollywood Walk of Fame.

Sylvain Sylvain nato Sylvain Mizrahi (Il Cairo, 14 febbraio 1951 – Nashville, 13 gennaio 2021)
Si ricorda oggi la nascita di Sylvain Sylvain, celebre per la sua militanza nei New York Dolls, band simbolo del glam rock americano. Prima di entrare a fare parte dei New York Dolls nel 1971, era un membro del gruppo Actress, di cui facevano parte anche Arthur Kane, Johnny Thunders e Billy Murcia. Ha suonato la chitarra ritmica per i Dolls dal 1971 fino al definitivo scioglimento del gruppo nel 1977. Sylvain ed il cantante David Johansen erano gli ultimi due membri del gruppo originale al momento dello scioglimento. Dopo la fine dei New York Dolls, ha spesso collaborato con Johansen in alcuni dei suoi lavori da solista. Ha poi fondato un proprio gruppo, The Criminals, insieme ad un altro ex-Doll, Tony Machine, ed ha continuato ad esibirsi sulla scena dei club newyorchesi. Muore il 13 gennaio, poche settimane prima di compiere 70 anni. Stava combattendo contro un cancro.

9 Ricorrenze per il 13 gennaio

Nasceva Daevid Allen

(Melbourne, Australia, 13 gennaio 1938 – Byron Bay, Australia, 13 marzo 2015)

Si ricorda oggi il compleanno di Daevid Allen, (vero nome Christopher David Allen chitarrista), cantante, compositore e poeta australiano. Allen è conosciuto soprattutto per il suo ruolo di fondatore del gruppo di rock psichedelico Soft Machine (in Gran Bretagna nel 1966) e del gruppo di space rock, Gong (in Francia nel 1969). Viene talvolta accreditato con il nome di Divided Alien.
Nel 2003 insieme a Gilli, al figlio Orlando ed ai membri degli Acid Mothers Temple, Kawabata Makoto e Cotton Casino, forma il gruppo you’N’gong, un gioco di parole basato su Young Gong, “Giovane Gong“. Dopo un tour europeo, la band mixa in Australia i brani del tour per l’album “Acidmotherhood“, pubblicato nel marzo del 2004. A partire dallo stesso anno, su invito della Voiceprint Records, Allen ha fatto pubblicare diversi album dalla Bananamoon Obscura, contenenti un’ampia mole di materiale inedito registrato nel corso della sua intera carriera. Oltre ai suoi lavori da solista, sono contemplati quelli eseguiti con i vari gruppi di cui ha fatto parte.
Gli album di questa serie, destinati ai collezionisti, sono a tiratura limitata: per ognuno di essi ne sono state stampate 1.000 copie e non sono previste ristampe. Nel novembre del 2006, viene organizzato al Melkweg di Amsterdam un concerto dedicato ai fan dei vecchi Gong, a cui sono presenti molti dei membri delle classiche formazioni degli anni ’70. Questa riunione viene prolungata con una serie di concerti tenuti nel 2008.
Nel 2009 esce l’atteso album “2032“, che vede You Allen e Hillage registrare insieme in studio. Viene considerato come l’ideale continuazione dello stesso You, riprendendo massicciamente le tematiche della mitologia Gong. Nello stesso anno Allen presta la sua voce alla canzone “Clinique Veterinaire” della band italiana Mariposa, contenuta nell’eponimo album “Mariposa“.
Nel 2011 Allen, tra i vari progetti in piedi con le varie band, ha eseguito una serie di concerti in maggio con gli University of Errors, il cui nuovo batterista è il figlio Orlando Allen.
Sottoposto nel giugno 2014 ad un’operazione chirurgica per la rimozione di una cisti sul collo, questa si è rilevata di natura tumorale, per cui ha affrontato un ciclo di radioterapia; a febbraio 2015 ha rivelato che il tumore si era ripresentato ed esteso ai polmoni e che gli restavano circa sei mesi di vita. È scomparso a marzo 2015, all’età di 77 anni.

Nasce Trevor Rabin

(Johannesburg, Sudafrica, 13 gennaio 1954)

Oggi è il compleanno di Trevor Rabin, nome d’arte di Trevor Charles Rabinowitz, celebre, tra l’altro, per aver suonato negli Yes dall’inizio degli anni ’80, svolgendo un ruolo centrale nella realizzazione del fortunato album “90125” e del singolo di grande successo “Owner of a Lonely Heart“.
Prese lezioni di pianoforte e a 12 anni scoprì la chitarra. I suoi genitori incoraggiarono il suo talento per la musica rock, sebbene Rabin abbia continuato per tutta la sua carriera a dimostrarsi anche un virtuoso della chitarra classica. Gli ultimi studi musicali di Rabin, all’università, furono di composizione classica.
Fra gli artisti che più influenzarono l’approccio di Rabin al rock vanno citati “Cliff Richard and the Shadows“, i Beatles e Jimi Hendrix. Tuttavia, si orientò presto verso il rock progressivo e l’hard rock, come dimostra il suo lavoro con le sue prime band, The Conglomeration e Freedom’s Children. Subito dopo il richiamo alla leva, arrivarono i primi successi di Rabin con il suo complesso Rabbitt, fondato nel 1974. Il loro primo singolo, una cover di “Locomotive Breath” dei Jethro Tull, fu pubblicato nel 1975, e divenne il pezzo centrale dell’album di debutto del gruppo, “Boys Will Be Boys“, che ebbe un enorme successo in Sudafrica.
Abbandonati i Rabbitt registra un album solista dal titolo “Beginnings” (1978). Nel Regno Unito l’album apparve col titolo “Trevor Rabin“. L’album successivo “A Croak and a Grunt in the Night” (1977) presentava composizioni leggermente più ambiziose. Il terzo album, “Wolf” (1981), fu realizzato per la Chrysalis Records e comprendeva alcuni dei migliori pezzi di chitarra della carriera di Rabin. Durante questo periodo iniziò a interessarsi all’idea di tornare a far parte di una band. Nel frattempo si era spostato a Los Angeles con un contratto con David Geffen.
Per un breve periodo considerò l’ipotesi di entrare negli Asia di Steve Howe e Geoff Downes, ma alla fine rinunciò e cominciò a lavorare a un nuovo album solista. Mentre si trovava a Los Angeles, incontrò Chris Squire e Alan White, bassista e batterista degli Yes, con cui decisero di fondare un gruppo che si sarebbe dovuto chiamare Cinema e nel 1981 iniziarono a registrare. Al gruppo apparteneva anche Tony Kaye, il tastierista originale degli Yes, (da lungo tempo sostituito da Rick Wakeman), inizialmente assunto solo per suonare dal vivo. Fra i brani che i Cinema stavano preparando spiccava senza dubbio “Owner of a Lonely Heart” di Rabin; in effetti, la gran parte delle composizioni erano sue. Se il brano sembrava avere tutte le carte in regola per diventare una hit, c’era qualche dubbio sull’opportunità che a cantarla fosse lo stesso Rabin (che al momento veniva considerato il cantante ufficiale del gruppo). Fu forse per questo motivo che alla fine Chris Squire decise di far ascoltare i nastri al cantante storico degli Yes, Jon Anderson. Quando questi si disse interessato e decise di partecipare al progetto, la formazione risultò costituita da quattro ex-Yes su cinque; il nome Cinema di conseguenza fu abbandonato e il singolo “Owner of a Lonely Heart” e l’album corrispondente, “90125“, furono pubblicati col nome Yes. Dopo un lungo tour mondiale, nella metà del 1995 Rabin abbandonò gli Yes per dedicarsi alla composizione di colonne sonore e venne sostituito da Billy Sherwood.

Nasce James Lomenzo

(Brooklyn, NY, USA, 13 gennaio 1959)

Oggi compie gli anni James Lomenzo, bassista noto per essere stato membro dei White Lion e dei Megadeth dal 10 febbraio 2006 all’8 febbraio 2010. Ha suonato anche con Ozzy Osbourne e David Lee Roth. Ha collaborato nei gruppi di Zakk Wylde, Pride & Glory e Black Label Society, oltre ad aver militato nei Rondinelli del batterista Bobby Rondinelli e stato in tour con i Slash’s Snakepit.
James si dedica anche alla promozione di strumenti musicali, essendo endorser di bassi Warwick (di cui ha un modello firmato), amplificatori Ashdown, pedaliere Dunlop e corde per basso RotoSound.

Nasceva Tim Kelly

(Trenton, New Jersey, USA, 13 gennaio 1963 – Bagdad, Arizona, USA, 5 febbraio 1998)

Si ricorda oggi il compleanno anche di Timothy PatrickTimKelly, alias Tim Kelly, chitarrista degli americani Slaughter.
Ispirato da altri chitarristi come Rick Derringer e Peter Frampton, Tim è un chitarrista autodidatta che ha iniziato la sua carriera musicale suonando in alcune band come Odin, Hellion, New Haven e Allegiance, insieme ad altre cover band. Incontra a Philadelphia, ai Cherokee Studios, il cantante Mark Slaughter e il bassista Dana Strum, provenienti dai Vinnie Vincent Invasion del chitarrista Vinnie Vincent, a loro si aggiunge il batterista Blas Elias e così, nell’autunno del 1988, nascono così gli Slaughter. Nel primo album della band, “Stick It a Ya“, ha scritto ed eseguito un brano strumentale intitolato “Thinking of June“, che ha dedicato a sua sorella che è morta nel 1982.
In tutto, Kelly ha pubblicato quattro album in studio con la band e due album live, l’ultimo dei quali “Eternal Live“, è stato rilasciato postumo.
La sua morte risale al 5 febbraio 1998 quando rimase vittima di un incidente d’auto mentre stava guidando da Baghdad (Arizona) a Kingman, venne coinvolto in una collisione con un camion che lo travolse nel deserto dell’Arizona. Kelly venne subito portato in ospedale, ma venne a mancare durante il tragitto per le gravi lesioni alla testa. Kelly aveva suonato l’ultima volta con gli Slaughter il 15 novembre 1997 al Harpo’s club di Detroit.

Esce “Yellow Submarine

13 gennaio 1969: “Yellow Submarine” è il decimo disco dei Beatles, uscito in America e il 17 gennaio in Inghilterra. Contiene sei delle quindici canzoni gruppo facenti parte della colonna sonora dell’omonimo film d’animazione uscito nelle sale inglesi il 17 luglio 1968.
Le sei canzoni eseguite dai Beatles sono tutte raggruppate sul lato A; di esse soltanto quattro sono inedite:
Yellow Submarine” era già apparsa nell’album “Revolver” e come singolo nell’estate 1966;
All You Need Is Love” era già stata pubblicata come singolo nel 1967.
Anche tre dei quattro inediti risalgono, come registrazione, al 1967:
All Together Now“, ideata appositamente per il film, fu registrata nel maggio 1967;
Only a Northern Song” era destinata originariamente all’album “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band“;
It’s All Too Much” fu incisa poco prima della pubblicazione di “Sgt. Pepper” e per l’inclusione in “Yellow Submarine” fu accorciata (in origine durava 8 minuti).
L’incisione più recente, infine, “Hey Bulldog“, risale al febbraio 1968.
Il lato B contiene esclusivamente brani strumentali per orchestra, scritti ed arrangiati da George Martin appositamente per il film, e da lui diretti. Nessuno dei quattro Beatles prese parte a queste registrazioni, avvenute agli Abbey Road nell’ottobre 1968. Come la data suggerisce, i brani per orchestra presenti sull’album costituiscono una nuova incisione rispetto a quella effettuata a suo tempo per la colonna sonora originale. La scelta di Martin di ri-registrare i suoi brani è uno dei motivi per il lungo scarto di tempo fra l’uscita del film e la pubblicazione del disco: l’altro, ben più decisivo, fu la priorità assoluta che i Beatles diedero, nella seconda metà del 1968, alla lunga preparazione (oltre cinque mesi) del “White Album“, pubblicato appena due mesi prima di “Yellow Submarine“.
La relativa scarsità di nuove canzoni del gruppo nell’album suscitò, seppur episodicamente, la critica che il contenuto non valesse il prezzo di copertina; è probabile che la EMI in un primo momento abbia preso a cuore tale giudizio, poiché negli archivi esiste un master risalente al marzo 1969 per un EP a 33 giri, mai pubblicato, che doveva includere, oltre ai quattro inediti dell’album, anche il brano “Across The Universe” (non incluso nel film), già allora pronto con un missaggio differente da quello curato da Phil Spector che vide la luce nel 1970 su “Let It Be“. Tale prima versione di “Across The Universe” finì poi pubblicata, nel dicembre 1969, in una compilation benefica di autori vari promossa dal WWF ed intitolata “No One’s Gonna Change Our World“, da un verso della canzone stessa.
Il disco ebbe un successo relativamente scarso: stette undici settimane in classifica, e la sua posizione più alta fu la terza. L’album raggiunge la prima posizione in Canada e Norvegia per due settimane e l’ottava in Austria.
Con la rimasterizzazione del film nel 1999, fu rimasterizzato anche l’album.

Tracce

Lato A
1 Yellow Submarine
2 Only a Northern Song (Harrison)
3 All Together Now
4 Hey Bulldog
5 It’s All Too Much (Harrison)
6 All You Need Is Love

Lato B

1 Pepperland
2 Sea of Time
3 Sea of Holes
4 Sea of Monsters
5 March of the Meanies
6 Pepperland Laid Waste
7 Yellow Submarine in Pepperland (Lennon-McCartney arr. Martin)

Formazione

John Lennon – voce, chitarra ritmica, pianoforte, banjo, clavicembalo
Paul McCartney – voce, basso, chitarra, contrabbasso
George Harrison – chitarra solista, voce, tamburello, organo Hammond, armonica a bocca, violino
Ringo Starr – batteria, percussioni; voce in Yellow Submarine

Altri musicisti

George Martin – pianoforte
Orchestra di fiati
Brian Jones, Marianne Faithfull, Pattie Harrison, Neil Aspinall, Geoff Emerick – voce
Orchestra composta da 4 trombe e un clarinetto
Mick Jagger, Keith Richards, Marianne Faithfull, Eric Clapton, Keith Moon, Pattie Harrison, Jane Asher, Mike McCartney, Graham Nash, Gary Leeds, Hunter Davies – voce
Orchestra composta da 4 violini, 2 violoncelli, 2 sassofoni, 2 tromboni, una fisarmonica e 2 trombe

Esce “Aerosmith

13 gennaio 1973: “Aerosmith” è il primo album omonimo della band americana, pubblicato per l’Etichetta Columbia Records.
Sebbene non avesse ottenuto enorme successo commerciale ai tempi della propria pubblicazione, il disco si fece rivalutare molto negli anni a seguire, venendo considerato come un ottimo esordio per la band, nonché uno tra i primi esempi di hard rock nel territorio degli USA.
Da segnalare il singolo di lancio, la ballata “Dream On“, ancora oggi ritenuta da molti come il miglior pezzo pubblicato dagli Aerosmith e quindi sempre presente nella scaletta dei loro concerti.

Tracce

1 Make It 3:38
2 Somebody 3:45
3 Dream On 4:27
4 One Way Street 7:00
5 Mama Kin 4:27
6 Write Me a Letter 4:10
7 Movin’ Out 5:02
8 Walkin’ the Dog 3:12

Formazione

Steven Tyler – Voce, Armonica
Tom Hamilton – Basso
Joe Perry – Chitarra
Brad Whitford – Chitarra
Joey Kramer – batteria

Esce “Who Do We Think We Are

13 gennaio 1973: “Who Do We Think We Are” è il settimo album in studio della band britannica Deep Purple. Registrato a Roma (luglio 1972) e Francoforte (ottobre 1972) utilizzando il Rolling Stones Mobile Studio. Uscito il 13 gennaio del 1973 in USA e a febbraio in UK, è l’ultimo a presentare la formazione classica Mark II del gruppo sino al 1984.
Nonostante “Woman from Tokyo” fosse un successo (sesta posizione nei Paesi Bassi), il gruppo (lacerato da un crescente conflitto) faticò a produrre dei pezzi che fossero all’altezza dei primi tre album in studio e di “Made in Japan” con la Mark II. L’album raggiunse la posizione numero 1 in Norvegia, la numero 2 in Austria ed Australia, la numero 4 nelle classifiche inglese e tedesca, la numero 5 nei Paesi Bassi e la numero 15 in quella americana, ma non fu un successo commerciale pari ai precedenti, anche se divenne disco d’oro negli Stati Uniti. “Woman from Tokyo” e “Painted Horse” furono registrate a Roma, mentre il resto fu inciso a Francoforte. Ian Gillan lasciò il gruppo dopo l’ultimo concerto della Mark II in Giappone, a Osaka il 29 giugno 1973 per divergenze professionali e personali con Ritchie Blackmore. Roger Glover lo seguì subito dopo.

Tracce

Lato A
1.Woman from Tokyo – 5:50
2.Mary Long – 4:25
3.Super Trouper – 2:56
4.Smooth Dancer – 4:10

Lato B
1.Rat Bat Blue – 5:23
2.Place in Line – 6:31
3.Our Lady – 5:12

Formazione

Ian Gillan – Voce
Jon Lord – Tastiera
Ritchie Blackmore – Chitarra
Roger Glover – Basso
Ian Paice – Batteria

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