Le ricorrenze, le notizie, il Rock suddiviso per anni: l'Almanacco di Rock by WildSuccedeva oggi 

L’ almanacco di Rock by Wild – 15 luglio

6 Ricorrenze per il 15 luglio

Nasce Joe Satriani

(Westbury, 15 luglio 1956)

Oggi è il compleanno di Joseph “Joe” Satriani, chitarrista statunitense e più volte candidato al Grammy Award. All’inizio della sua carriera, ha lavorato come insegnante di chitarra. Molti dei suoi ex allievi hanno raggiunto la fama, come ad esempio: Steve Vai, Larry LaLonde, Rick Hunolt, Kirk Hammett, Andy Timmons, Charlie Hunter, Kevin Cadogan e Alex Skolnick.
Satriani è stato reclutato da Mick Jagger come chitarra solista per il suo primo tour da solista. Nel 1994, andò in tour con i Deep Purple. Come chitarrista ha collaborato con una serie di chitarristi durante il Tour G3, che ha fondato nel 1995. Attualmente è il chitarrista per il supergruppo Chickenfoot. Satriani ha utilizzato le proprie chitarre signature, l’Ibanez JS Series, che vengono vendute nei negozi di musica di tutto il mondo. Ha inoltre collaborato con Vox per creare il proprio wah, delay, overdrive e distorsori, nonché una collaborazione con Marshall Amplification per la creazione della propria testa signature series, il JVM410HJS.

Nasce Marky Ramone

(New York, 15 luglio 1956)

Oggi compie gli anni Marky Ramone, pseudonimo di Marc Steven Bell, batterista statunitense, conosciuto principalmente per essere stato membro dei Ramones dal 1978, (quando sostituì Tommy Ramone su richiesta di Johnny Ramone), fino allo scioglimento del gruppo avvenuto nel 1996. Marky fu temporaneamente allontanato e sostituito da Richie Ramone dal 1983 al 1987 a causa di problemi legati all’abuso di alcol. Prima di far parte dei Ramones, è stato batterista anche dei Richard Hell & The Voidoids e dei Dust, dimostrando di saper suonare con uno stile heavy metal, mentre parallelamente ai Ramones incise due album con il suo gruppo Marky Ramone and the Intruders.
Nel 2000 collabora con Joey Ramone per la creazione del suo album solista, “Don’t Worry About Me“.
Tra il 2001 ed il 2005 Marky Ramone ha collaborato anche con un’altra storica band punk, i Misfits, nella loro formazione moderna, partecipando alla registrazione dell’album “Project 1950“.
Nel marzo del 2002 Marky entra nella Rock and Roll Hall of Fame per essere stato membro dei Ramones.
Nel 2004 partecipa ad un concerto tributo ai Ramones, (immortalato nel film-documentario “Too Tough to Die: a Tribute to Johnny Ramone“), per il trentesimo anniversario della fondazione della band, insieme a Henry Rollins dei Black Flag, Steve Jones dei Sex Pistols, Tim Armstrong dei Rancid, Brett Gurewitz dei Bad Religion ed altri ancora.
Sempre nel 2004 ha pubblicato un DVD intitolato “Ramones: Raw” che include un concerto a Roma, varie apparizioni in show televisivi ed altri spezzoni di concerti.
Il 22 aprile 2008 è stato pubblicato un album della band punk canadese Teenage Head in cui Marky ha collaborato: “Teenage Head with Marky Ramone“.
Nel 2007, 2008, 2010, 2011, 2012 e 2013 ha fatto alcuni concerti in Italia, anche con la sua nuova band Marky Ramone’s Blitzkrieg la quale comprende alla voce Michale Graves. È stato presente insieme agli altri membri dei Ramones nel cartone animato de I Simpsons, nel quarto episodio della quinta stagione.

Nasceva Ian Curtis

(Manchester, 15 luglio 1956 – Macclesfield, 18 maggio 1980)

Oggi si ricorda il compleanno di Ian Kevin Curtis, cantante inglese scomparso, della band Joy Division. Nato a Manchester, in Inghilterra, fu il cantante e il paroliere della band, di cui fu uno dei fondatori nel 1977 a Manchester. Era affascinato dalle opere decadenti dei poeti romantici ottocenteschi e da personaggi della musica rock come Jim Morrison, David Bowie, i Sex Pistols, e in generale dalla musica punk.
Alle scuole superiori era un ottimo studente, appassionato soprattutto di storia.
Era sofferente di epilessia fotosensibile. La sua malattia, negli ultimi anni di vita, era diventata per lui un peso insostenibile e fu per questo che, intorno ai vent’anni, iniziò a soffrire anche di depressione cronica, che lo portò al suicidio.
Si sposò con Deborah Woodruff, detta Debbie, il 23 agosto 1975: entrambi avevano 19 anni. Nathalie Curtis, unica figlia della coppia, nacque nel 1979. Il matrimonio durò dal 1975 al febbraio-marzo 1980 quando Deborah, scoperta la relazione del marito con la giornalista belga Annik Honorée, chiese il divorzio.
Morì suicida a soli 23 anni, il 18 maggio 1980, impiccandosi ad una rastrelliera nella cucina della propria casa situata al numero 77 di Barton Street a Macclesfield. Lasciò la moglie Deborah, dalla quale si era ormai separato e la figlia Nathalie. Secondo il film biografico “Control“, di Anton Corbijn, prima di compiere il gesto che mise fine alla sua vita, il cantante guardò il film La ballata di Stroszek di Werner Herzog e ascoltò l’album “The Idiot” di Iggy Pop. Ian fu cremato e le sue ceneri tumulate a Macclesfield. Sulla lapide è riportato il suo verso più famoso: “Love Will Tear Us Apart” (“L’amore ci farà a pezzi”).

Nasce Jason Bonham

(Dudley, 15 luglio 1966)

Oggi festeggia il compleanno Jason John Bonham, batterista britannico, figlio del leggendario batterista dei Led Zeppelin, John Bonham. Bonham Jr. nacque a Dudley nel Worcestershire. Incominciò a suonare la batteria a 4 anni e appare con suo padre nel film “The Song Remains the Same“, con una piccola batteria. A 17 anni si unisce alla prima sua band, gli Airrace. Nel 1985 entra nei Virginia Wolf, dove registra due album e fa da turnista per il tour americano dei Firm. Nel 1987 Bonham si unisce all’ex chitarrista dei Led Zeppelin, Jimmy Page per il suo album “Outrider“, a cui segue un tour. L’anno seguente, appare con gli altri membri dei Led Zeppelin in una “reunion” per il concerto dei 40 anni della ‘Atlantic Records’ a New York. Il batterista decise di fondare un nuovo progetto nel 1988. L’ex cantante dei Virginia Wolf, Chris Ousey venne originariamente scelto per fronteggiare la futura nuova band, ma le sessioni iniziali con Ousey non lo convinsero, così egli venne portato a contattare il cantante canadese Daniel McMaster. La formazione venne infine completata dal bassista/tastierista John Smithson e il chitarrista Ian Hatton. La band prenderà il titolo dall’ormai noto cognome del leader, i Bonham.
Nel maggio 1990 Bonham sposò Jan Charteris a Stone, Kidderminster. Nel suo matrimonio improvvisò una jam session con Jimmy Page, Robert Plant e John Paul Jones. Jason ha avuto due figli da Jan, uno si chiama Jagger, in onore di Mick Jagger, nato nel 1996. Bonham fu turnista anche per Paul Rodgers alla vincita del Grammy Award per il progetto Muddy Water Blues: A Tribute to Muddy Waters. Nel 1994 suonò con Slash e Paul Rodgers al Woodstock II. Bonham riformò la sua band con un nuovo cantante, Marti Frederiksen, al posto di Daniel McMaster che chiamò Motherland, e fece uscire l’album “Peace 4 Me” nel 1994. Inoltre ogni tanto suona nella tribute band dei Led Zeppelin, i Fred Zeppelin.
Nel 1995 Jason rappresentò il padre quando i Led Zeppelin furono messi nella Rock and Roll Hall of Fame. Bonham continuò i suoi progetti solisti culminati nel “In the Name of My Father – The Zepset“, con alcune canzoni dei Led Zeppelin. I proventi dell’album andarono a una associazione non profit. Dopo uscì il suo album “When You See the Sun“. Bonham fu batterista del gruppo Healing Sixes nel periodo dal 1999 al 2003 e appare nel film Rock Star diretto da Mark Wahlberg. Quindi fu turnista di Debbie Bonham, la sorella minore di suo padre, poi suonò nel gruppo hard rock degli UFO, registrando nel 2002 il disco “You Are Here“. Nel 2006, ha registrato un album con Joe Bonamassa. Inoltre è stato anche nei Foreigner. Con Ted Nugent, Evan Seinfeld (Biohazard), Sebastian Bach (Skid Row) e Scott Ian (Anthrax). Fu anche parte del reality show, “SuperGroup” del canale televisivo VH1 nel maggio 2006. Poi ha formato i Damnocracy.
Il 10 dicembre 2007, Jason ha partecipato, (ovviamente in qualità di batterista, sostituendo il padre), alla storica riunione dei Led Zeppelin a Londra, presso la O2 Arena. Questo evento fu successivamente immortalato nel film concerto “Celebration Day“.
Dal 2010 al 2013 fa parte del super gruppo Black Country Communion con Joe Bonamassa alla chitarra, Glenn Hughes, basso e voce, e Derek Sherinian,tastiere. Nel 2014 invece fonda i California Breed con di nuovo Glenn Hughes, voce e basso, e Andrew Watt, chitarra.

I Pink Floyd incontrano Venezia

15 luglio 1989: Venezia e i Pink Floyd si scontrarono per uno degli eventi rimasti nella memoria come una specie di catastrofe, di tentato suicidio di una città che non seppe organizzare l’invasione dei fan di una delle più popolari rock band del mondo trovandosi alla fine a subirne l’assalto fortunatamente pacifico nella peggiore condizione possibile.
Il concerto si tenne davanti a piazza San Marco su un pontone galleggiante, gratuito e trasmesso in diretta e in mondovisione dalla Rai. Il palco fu montato e trasportato in mezzo al bacino.
Duecentomila persone, forse più, occuparono ogni spazio possibile in piazza San Marco e sulla Riva degli Schiavoni sin dal mattino, compresi i tetti degli imbarcaderi. Qualcuno tentò anche la scalata delle impalcature del Palazzo delle Prigioni in restauro per avere una miglior vista del palco galleggiante.
Nessuno aveva preparato transenne, servizio d’ordine, servizi minimi di assistenza, gabinetti chimici, acqua, ristoro. La Sovrintendenza, coinvolta all’ultimo, aveva ottenuto un abbassamento dei decibel a livelli quasi inaudibili a terra e vietato, per motivi estetici, gabinetti chimici e un megaschermo in piazza.

Al pubblico, invitato da settimane di spot televisivi, fu negata assistenza anche da molti locali pubblici, quelli che non videro invece l’occasione di speculare sui prezzi di bevande e cibo.
Il concerto ci fu, con l’autorizzazione firmata all’ultimo. Durò solo 90 minuti per esigenze televisive e Venezia alla fine si vide poco in tv perché la mancanza di servizio d’ordine (la forza pubblica arrivò nel pomeriggio e fu prevalentemente incaricata di circoscrivere eventuali intemperanze) non aveva impedito la scalata alle torri di illuminazione che erano quindi rimaste in gran parte spente.

Alla fine tutti tornarono a casa lasciando tonnellate di immondizie sul posto (che nessuno si premurò di raccogliere per due giorni) e liberando la vescica dove possibile. Per Venezia e i veneziani fu un incubo, in parte raccontato poi dai Pitura Freska e Skardy nella loro famosa canzone “Pin Floi“. Per la maggior parte dei fan una giornata comunque indimenticabile nonostante la disorganizzazione totale, i chilometri a piedi sul ponte per ritrovare le auto abbandonate in terraferma, i treni superaffollati, molti costretti a dormire dove capitava, stremati.
Il concerto segnò l’apice del tour di una band tornata in auge come trio dopo anni di traversie dovute alla disfida legale con l’ex leader Roger Waters, che aveva abbandonato il gruppo e tentato di azzerarne il marchio. Davanti al palco centinaia di gondole e migliaia di barche piene di persone e di luminarie avevano comunque fatto corona alla musica e agli effetti luminosi fino all’apoteosi dei tradizionali fuochi d’artificio partiti sull’ultima nota del concerto illuminando la laguna.
La polemica politica durò anni, e il processo alla Corte dei conti determinò alla fine che tutti gli amministratori erano variamente responsabili, mentre il conto dei danni era limitato al costo dell’asporto della spazzatura e all’equivalente di 800 euro per il restauro di una colonna scheggiata.
A ricordare quella famosissima notte sono stati prodotti due libri, “Scoppi in aria” di Lucio Angelini, e “Lo show del secolo” di Tommaso Gastaldi.

Kelly Johnson ci lasciava

(Londra, 20 giugno 1958 – Londra, 15 luglio 2007)

Oggi si ricorda la morte di Kelly Johnson, chitarrista inglese. È stata una delle fondatrici del gruppo femminile hard & heavy Girlschool nel 1978. Kelly ha frequentato la Edmonton County School in Edmonton, situata vicino a Londra. Lei era la chitarra solista e andò via dal gruppo, nel 1983, per vivere a Los Angeles.
Kelly Johnson è scomparsa il 15 luglio 2007 all’età di 49 anni, a causa di un cancro alla spina dorsale che combatteva da oltre sei anni.

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