Le ricorrenze, le notizie, il Rock suddiviso per anni: l'Almanacco di Rock by WildSuccedeva oggi 

L’ almanacco di Rock by Wild – 17 settembre

9 Ricorrenze per il 17 settembre

Nasceva Brian Matthew

(Coventry, UK, 17 Settembre 1928 – Inghilterra, UK, 8 Aprile 2017)

Si ricorda oggi il compleanno di Brian Matthew, conduttore di programmi radiofonici per la BBC per oltre 63 anni: dal 1954 al 2017. Tra questi troviamo Saturday Club e Sounds of the 60s nel 1990 e le BBC Session. Alcuni degli artisti più longevi nella storia della musica pop hanno iniziato la propria carriera nei suoi show radiofonici. Addirittura, dal programma Thank Your Lucky Stars, sono stati presentati al pubblico televisivo i Beatles e i Rolling Stones. Nel gennaio 2017, dopo una breve pausa del programma a causa di una malattia minore, la BBC annuncia, contro i desideri di Matthew, che non sarebbe tornato al programma e che sarebbe stato sostituito. Metthew ha presentato il suo ultimo show il 25 febbraio 2017 e marchiò la sua ultima trasmissione nel suo tipico stile. “Qui è il vostro vecchio amico Brian Matthew e questo è quanto per questa settimana. Ci sentiamo presto”. Matthew è morto l’8 aprile 2017.

Nasce Ty Tabor

(17 Settembre 1961)

Si ricorda oggi il compleanno di Ty Tabor, chitarrista, compositore e vocalist co-responsabile della rock band King’s X. Tabor ha uno stile di chitarra ad ampio raggio, da grandi riff di chitarra a passaggi melodici vertiginosi. Il suo uso di aumenti di volume e passaggi ambientali aggiunge una trama elementare alle sue composizioni. Nomina le sue principali influenze come i Beatles, Allan Holdsworth, Johnny Winter, Ace Frehley, Mel Galley, Brian May, Alex Lifeson, Phil Keaggy e la band originale di Alice Cooper. Nel 2008, Tabor è stato aggiunto alla lista dei ‘100 chitarristi più completi di tutti i tempi’.

Nasceva Keith Flint

(Braintree, 17 settembre 1969 – Great Dunmow, 4 marzo 2019)

Si ricorda oggi il compleanno di Keith Charles Flint, cantante e ballerino britannico, cofondatore del gruppo The Prodigy. Flint nacque e crebbe nell’Essex, a Braintree, dove frequentò la Alec Hunter High School. In seguito frequentò la nota Boswells School of Performing Arts. Alla fine degli anni ottanta incontrò il DJ Liam Howlett ad un rave party ed espresse il suo apprezzamento per i suoi gusti musicali. Dopo aver ricevuto un mixtape dallo stesso, Keith, entusiasta, insistette sul fatto che avrebbero dovuto collaborare in un progetto musicale, insieme a Leeroy Thornhill, amico di Keith. Nel 1990 iniziò così l’avventura artistica dei The Prodigy. Inizialmente Flint era uno dei due ballerini del gruppo, ma nel 1996 cominciò la sua carriera di cantante nel singolo “Firestarter“; il relativo videoclip mostrava il nuovo look punk di Flint. Nell’album “Invaders Must Die” (2009) Flint cantò in vari brani, tra cui i singoli “Omen” e “Take Me to the Hospital“. Nel 2012 ha collaborato con l’artista dubstep Caspa per il singolo “War“. Il 4 marzo 2019 Flint si è suicidato nel suo appartamento a Great Dunmow. Il funerale si è tenuto il 29 marzo 2019 con una processione pubblica di 2,5 km a cui hanno partecipato fan da tutto il mondo, seguita da una cerimonia privata nella chiesa di St Mary’s a cui hanno partecipato familiari e amici. L’indagine dei coroner dell’8 maggio 2019 ha stabilito tuttavia che non vi erano prove sufficienti per concludere con sicurezza che si trattasse di suicidio in relazione alla morte di Flint. Il 24 luglio dello stesso anno è stata pertanto riaperta l’inchiesta sulla sua morte, in quanto gli esami autoptici effettuati sul cadavere avevano rivelato il consumo, nelle ore appena antecedenti il decesso, di alcol, cocaina e codeina (oppiaceo utilizzato come analgesico) ma il rapporto non indicò nulla di sospetto, lasciando aperte la possibilità di un incidente o di un suicidio.

Esce “In Trance

17 settembre 1975: “In Trance” è il terzo album della band tedesca hard rock Scorpions. La copertina del disco, come alcune di quelle degli anni ’70 della band, fu censurata perché contenente allusioni sessuali. Uscito nel 1975, questo disco contiene numerosi classici del gruppo, come “In Trance“, “Robot Man” e “Dark Lady“. “In Trance” è considerato dalla critica come il migliore album del gruppo con il chitarrista Ulrich Roth: in questo album infatti i suoi assoli sono al massimo livello. “In Trance” è il primo album in cui suona il batterista Rudy Lenners ed è anche il primo album prodotto da Dieter Dierks. Il contributo più visibile del produttore è stato quello di raggruppare la maggior parte delle composizioni della coppia Schenker / Meine sul lato A e le canzoni di Roth sul lato B, dando all’album un doppio aspetto e una ricchezza che non si trovano sui due precedenti lavori di gruppo. Dierks ha poi riorientato i titoli in un formato più accessibile, (anziché fare canzoni da 7-9 minuti le portò a 3-4 minuti). “In Trance” ebbe un favorevole successo in Germania, ma è conosciuto anche in altri Paesi, come l’Inghilterra, in Francia o in Giappone (in particolare grazie al successo della omonima “In Trance“).

Tracce

1 Dark Lady (U.Roth) – 3:25
2 In Trance (K.Meine, R.Schenker) – 4:44
3 Life’s Like a River (U.Roth, R.Schenker, C.Fortmann) – 3:48
4 Top of the Bill (K.Meine, R.Schenker) – 3:25
5 Living & Dying (K.Meine, R.Schenker) – 3:19
6 Robot Man (K.Meine, R.Schenker) – 2:42
7 Evening Wind (U.Roth) – 5:01
8 Sun in My Hand (U.Roth) – 4:21
9 Longing for Fire (U.Roth) – 2:42
10 Night Lights (U.Roth) – 3:13

Formazione

Klaus Meine – voce
Rudolf Schenker – chitarra
Ulrich Roth – chitarra
Rudy Lenners – batteria
Francis Buchholz – basso

Esce “Unleashed in the East

17 Settembre 1979: “Unleashed in the East” è il primo album live dei Judas Priest registrato in Giappone. Come il live “Made in Japan” per i Deep Purple, “Unleashed in the East” viene spesso indicato come uno dei migliori lavori dei Judas Priest. I brani sono eseguiti quasi tutti con un arrangiamento più incisivo e un ritmo più incalzante rispetto agli originali in studio. Circolano voci che le parti vocali furono reincise in studio, perché durante i concerti il cantante soffriva di un raffreddore degenerato poi in laringite. Inoltre si dice che esso sia un finto live realizzato in studio con l’aggiunta degli effetti sonori del pubblico. Tipton smentì ciò ma non negò il fatto che alcune performance vocali di Halford e qualche riff di chitarra furono “ritoccati”. Alcuni detrattori hanno chiamato, ironicamente, il disco “Unleashed in the Studio“.

Tracce

Exciter (Rob Halford, Glenn Tipton) – 5:32
Running Wild (Tipton) – 2:49
Sinner (Halford, Tipton) – 7:29
The Ripper (Tipton) – 2:34
The Green Manalishi (With The Two Pronged Crown) (Peter Green) – 3:12
Diamonds And Rust (Joan Baez) – 3:29
Victim Of Changes (Al Atkins, Halford, K.K. Downing, Tipton) – 7:05
Genocide (Halford, Downing, Tipton) – 7:15
Tyrant (Halford, Tipton) – 4:27

Formazione

Rob Halford – voce
K.K. Downing – chitarra
Glenn Tipton – chitarra
Ian Hill – basso
Les Binks – batteria

Esce “Big Generator

17 settembre 1987: “Big Generator” è il dodicesimo album in studio del gruppo progressive inglese Yes. Fu pubblicato dalla Atco Records, (sussidiaria della Atlantic Records), dopo il successo del precedente “90125“. La realizzazione di “Big Generator” fu lunga (oltre due anni) e problematica, soprattutto a causa di divergenze musicali fra i membri del gruppo. In particolare, l’intenzione del chitarrista Trevor Rabin era quella di proseguire il percorso musicale iniziato con “90125“, mentre il cantante Jon Anderson era più interessato a un ritorno ai canoni “tradizionali” degli Yes, (obiettivo che avrebbe perseguito poi con il gruppo Anderson Bruford Wakeman Howe). Inoltre, la produzione inizialmente affidata a Trevor Horn, (lo stesso produttore del precedente album), causò qualche malcontento e alla fine Rabin si assunse il compito aggiuntivo di dirigere lo studio di registrazione.
Il risultato di questa complessa gestazione fu un album comunque di buon successo e apprezzato dalla critica, sebbene le vendite di “Big Generator” o dei due singoli “Love Will Find A Way” e “Rhythm Of Love” non si avvicinassero ai risultati straordinari del precedente album. Pur essendo in qualche modo considerato più “progressive” e più accettabile dai fan storici degli Yes, (che avevano dimostrato qualche perplessità sul cambio di direzione che il gruppo aveva preso con “90125“), “Big Generator” non riuscì comunque a soddisfare Anderson, che abbandonò gli Yes al termine del tour, nel 1988.

Tracce

1 Rhythm of Love – 4:47
2 Big Generator – 4:33
3 Shoot High Aim Low – 7:01
4 Almost Like Love – 4:58
5 Love Will Find a Way – 4:50
6 Final Eyes – 6:25
7 I’m Running – 7:37
8 Holy Lamb (Song for Harmonic Convergence) – 3:19

Formazione

Jon Anderson – voce
Trevor Rabin – chitarra, seconde voci, tastiere, arrangiamento sezioni d’archi
Chris Squire – basso, seconde voci
Tony Kaye – tastiere
Alan White – batteria, percussioni

Esce “No More Tears

17 settembre 1991: “No More Tears” è il sesto album da solista del cantante britannico Ozzy Osbourne. Ritenuto la terza grande opera del “padrino dell’heavy metal” dopo “Blizzard of Ozz” e “Diary of a Madman“, si stima che abbia venduto circa dieci milioni di copie in tutto il mondo. “No More Tears” è stato indicato da molti critici come l’apice artistico di Ozzy Osbourne. Dopo la morte di Randy Rhoads, avvenuta nel 1982, Ozzy ha assoldato diversi eccellenti chitarristi: Brad Gillis e Jake E. Lee sono stati infatti ottimi collaboratori, ma per il cantante i loro stili erano troppo lontani dal suo modo di vedere la musica.
Con “No Rest for the Wicked” arriva Zakk Wylde, ritenuto oggi uno dei più grandi chitarristi metal di tutti i tempi, che, pur essendo molto giovane, riesce a convincere Osbourne e otterrà la riconferma per il seguente album del 1991, appunto “No More Tears“. Il lavoro fu un grande successo commerciale, con la certificazione di cinque dischi di platino e la vendita di quasi cinque milioni di copie negli Stati Uniti.
L’album presenta nei crediti anche il nuovo bassista Mike Inez, in futuro negli Alice in Chains. La formazione ha prodotto canzoni che hanno riscontrato un ottimo successo: “Mr. Tinkertrain“, “I Don’t Wanna Change The World“, (vincitore di un Grammy come “Best Metal Performance”), “Desire“, “Hellraiser“, “Don’t Blame Me“, (brano contenuto nella versione ri-masterizzata), l’oscura title-track “No More Tears” e le ballate “Mama I’m Coming Home” e “Road to Nowhere“.
No more tears” verrà seguito da un tour molto impegnativo in America, che avrà a Los Angeles la tappa più importante, ma varrà per Ozzy grandi meriti e riconoscimenti. Da menzionare, inoltre, il contributo alla stesura dei brani da parte di Lemmy Kilmister, leader dei Motörhead e grande amico di Ozzy.
Dopo “No More Tears“, per molti, Osbourne va incontro ad un periodo di irreversibile declino, non solo per la creatività, ma anche per il suo uso smodato di alcol, che lo costringerà a recarsi spesso in clinica per disintossicarsi.

Tracce

1 Mr. Tinkertrain – 5:55
2 I Don’t Want to Change the World – 4:04
3 Mama, I’m Coming Home – 4:11
4 Desire – 5:45
5 No More Tears – 7:22
6 S.I.N. – 4:46
7 Hellraiser – 4:51
8 Time After Time – 4:20
9 Zombie Stomp – 6:13
10 A.V.H. – 4:12
11 Road to Nowhere – 5:09

Tracce bonus nella ristampa del 2002

12 Don’t Blame Me – 2:26
13 Party with the Animals – 4:32

Formazione

Ozzy Osbourne – voce
Zakk Wylde – chitarra, tastiera
Randy Castillo – batteria
Bob Daisley – basso (eccetto che in No more Tears)
John Sinclair – tastiera
Mike Inez – basso in No more Tears, direzione artistica

Esce “Use Your Illusion I

17 Settembre 1991: “Use Your Illusion I” è il terzo album in studio del gruppo statunitense Guns N’ Roses, pubblicato dalla Geffen Records.
Fu il primo di due dischi commercializzati parallelamente allo “Use Your Illusion Tour”, insieme ad “Use Your Illusion II“. Negli Stati Uniti fu premiato con 7 dischi di platino.
Questo album, così come il successivo volume II, segna una grande svolta nel percorso stilistico della band. Il sound subì un cambiamento, dato che l’album in studio precedente, “Appetite for Destruction“, era più veloce e massiccio. Se questo era un album molto legato ai canoni dell’hard rock o dello sleaze rock, “Use Your Illusion” presenta pezzi articolati ed eterogenei.
Accanto a canzoni dallo stile hard-rock già riscontrato in “Appetite for Destruction“, come “Back off Bitch” o “Perfect Crime“, troviamo la ballata “Don’t Cry“, passaggi acustici (“You Ain’t The First“, “Dead Horse“) composizioni lunghe e intricate (“Coma“) o orchestrali (“November Rain“) e pezzi in cui partecipano cantanti diversi (il chitarrista Izzy Stradlin in “Dust N Bones“, Alice Cooper in “The Garden“). Esso comprende inoltre la reinterpretazione di un vecchio pezzo di Paul McCartney, “Live And Let Die“, usato per l’omonimo film di James Bond (il cui titolo italiano è Agente 007 – Vivi e lascia morire (1973)).
Anche il numero delle canzoni, 16, è decisamente superiore alla media dei dischi rock. Per “November Rain” fu girato uno dei video più costosi della storia della musica. La copertina di questo disco (e quella del successivo “Use Your Illusion II“) illustra due personaggi tratti dal dipinto Scuola di Atene di Raffaello Sanzio. Entrambe le copertine sono opera dell’artista estone-americano Mark Kostabi.

Tracce

1 Right Next Door to Hell (Rose, Stradlin, Caltia) – 3:00
2 Dust N’ Bones (Slash, Stradlin, McKagan) – 4:56
3 Live and Let Die (cover degli Wings) (Paul e Linda McCartney) – 2:59
4 Don’t Cry (Original) (Rose, Stradlin) – 4:40
5 Perfect Crime (Rose, Slash, Stradlin) – 2:23
6 You Ain’t the First (Stradlin) – 2:35
7 Bad Obsession (Stradlin, Arkeen) – 5:28
8 Back Off Bitch (Rose, Tobias) – 5:03
9 Double Talkin’ Jive (Stradlin) – 3:23
10 November Rain (Rose) – 8:56
11 The Garden (Rose, Arkeen, James) – 5:22
12 Garden of Eden (Rose, Slash) – 2:41
13 Don’t Damn Me (Rose, Slash, Lank) – 5:18
14 Bad Apples (Rose, Slash, Stradlin, McKagan) – 4:28
15 Dead Horse (Rose) – 4:17
16 Coma (Rose, Slash) – 10:16

Formazione

Axl Rose – voce, pianoforte, sintetizzatore; chitarra acustica in Dead Horse, cori, tastiere e effetti sonori elettronici
Slash – chitarra solista, ritmica, chitarra acustica, slide guitar, dobro in You Ain’t The First, basso a 6 corde in Right Next Door To Hell, cori e talkbox
Izzy Stradlin – chitarra ritmica, chitarra acustica, chitarra solista, cori, voce in Dust N’ Bones, You Ain’t The First, Double Talkin’ Jive; percussioni in Bad Obsession
Duff McKagan – basso, cori, chitarra acustica
Dizzy Reed – tastiere, pianoforte, clavinet, cori
Matt Sorum – batteria, percussioni, cori

Esce “Use Your Illusion II

17 Settembre 1991: “Use Your Illusion II” è il quarto album in studio del gruppo hard rock statunitense Guns N’ Roses, pubblicato dalla Geffen Records. Fu il secondo di due dischi pubblicati parallelamente allo “Use Your Illusion Tour”, insieme ad “Use Your Illusion I“. Ha venduto 14 milioni di copie ed è rimasto dal 1991 in classifica per tre anni. Con questo album ci fu una grande svolta. Il sound subì un cambiamento, dato che l’album in studio precedente, “Appetite for Destruction“, era più veloce e massiccio. Contiene inoltre una cover di “Knockin’ On Heaven’s Door“, celebre pezzo di Bob Dylan. Gli stessi Guns la suonarono dal vivo durante il Freddie Mercury Tribute Concert, nel 1992.
Il brano apripista, “Civil War“, vede alla batteria il primo batterista, Steven Adler, allontanato poi dalla formazione durante la registrazione dei due “Illusion”. Il brano “You Could Be Mine” fu inserito anche nella colonna sonora del film Terminator 2 – Il giorno del giudizio, girato nello stesso anno.
Breakdown” è la settima traccia dell’album. Axl Rose dichiarò che la fine della traccia è l’unica cosa che non lo rese pienamente soddisfatto delle intere sessioni di registrazione di “Use Your Illusion“. Slash disse che fu una delle canzoni più difficili da registrare di tutto album, infatti Matt Sorum dovette provare molte volte prima di riuscire ad ottenere un drumming perfetto sulla traccia.
Locomotive” (sottotitolata “Complicity“) è la nona traccia dell’album. Slash la registrò usando una Gibson Explorer. La canzone fu scritta da Slash e da Izzy Stradlin in una casa a Hollywood Hills subito dopo la fine dell'”Appetite for Destruction Tour”. La copertina dell’album riprende quella del precedente “Use Your Illusion I“, che illustrava un personaggio da Scuola di Atene di Raffaello Sanzio. La differenza è nello sfondo, di colore blu anziché giallo ed arancione. Entrambe le copertine sono opera dell’artista estone-americano Mark Kostabi.

Tracce

1 Civil War (McKagan, Rose, Stradlin, Slash) – 7:43
2 14 Years (Rose, Stradlin) – 4:21
3 Yesterdays (Arkeen, James, McCloud, Rose) – 3:16
4 Knockin’ on Heaven’s Door (Dylan) – 5:37
5 Get in the Ring (McKagan, Rose, Slash) – 5:41
6 Shotgun Blues (Rose) – 3:23
7 Breakdown (Rose) – 7:04
8 Pretty Tied Up (Stradlin) – 4:48
9 Locomotive (Rose, Slash) – 8:42
10 So Fine (McKagan) – 4:07
11 Estranged (Rose) – 9:23
12 You Could Be Mine (Rose, Stradlin) – 5:44
13 Don’t Cry [Alternate Lyrics] (Rose, Stradlin) – 4:44
14 My World (Rose) – 1:24

Formazione

Axl Rose – voce, fischio in Civil War, sintetizzatore, chitarra ritmica, cori, drum machine in My World
Slash – chitarra solista, chitarra ritmica, chitarra acustica, banjo
Izzy Stradlin – chitarra ritmica, cori, chitarra solista, voce in 14 Years, chitarra acustica, sitar in Pretty Tied Up
Duff McKagan – basso, cori; voce in So Fine, percussioni
Dizzy Reed – tastiere, pianoforte, organo, cori
Matt Sorum – batteria, cori

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