Le ricorrenze, le notizie, il Rock suddiviso per anni: l'Almanacco di Rock by WildSuccedeva oggi 

L’almanacco di Rock by Wild – 18 settembre

8 Ricorrenze per il 18 settembre

Nasceva Dee Dee Ramone

(Fort Lee, 18 settembre 1951 – Hollywood, 5 giugno 2002)

Oggi si ricorda il compleanno di Dee Dee Ramone, pseudonimo di Douglas Glenn Colvin, musicista e rapper statunitense, conosciuto principalmente per essere stato il bassista, nonché principale compositore dello storico gruppo punk rock, Ramones. Colvin scrisse molte delle canzoni dei Ramones, incluse “53rd & 3rd“, “Love Kills” e “Poison Heart“. È stato bassista della band dal 1974 fino al 1989, quando la lasciò per intraprendere una carriera nel mondo del rap sotto il nome di “Dee Dee King”. Comunque continuò a comporre per il suo precedente gruppo fino al 1996, anno dello scioglimento della formazione.
Dee Dee era dipendente da sostanze stupefacenti, specialmente dall’eroina, fin da quando era ragazzo, e continuò ad esserlo per tutta la vita; morì infatti per overdose di eroina il 5 giugno del 2002 a Los Angeles.
Dee Dee ha scritto molte canzoni dei Ramones, però Johnny Ramone non era molto felice del fatto che le sue canzoni parlassero di droga; ciò nonostante scrisse almeno una canzone in ogni album. Durante un’intervista per il film-documentario “End of the Century: The Story of the Ramones” rese noto uno stratagemma di Dee Dee per non rinunciare alla passione del fumo, che metteva in atto mentre faceva la doccia: attraverso un utilizzo di speciali tubi modificati, riusciva agevolmente a permettersi il lusso di fumare sotto la doccia, evitando il rischio dello spegnimento della sigaretta. Nel novembre del 1991 suonò la chitarra per un paio di settimane con i Murder Junkies. Nel 1992 formò una nuova band, The Chinese Dragons.
Nel novembre del 1994, mentre stava andando a comprare una nuova chitarra – a causa di un furto avvenuto poco prima – Dee Dee incontrò fuori da un hotel in Argentina la sedicenne Barbara Zampini, una fanatica dei Ramones che aveva suonato il basso per due anni. Dee Dee s’innamorò di lei e i due si sposerono, restando insieme fino alla morte di Dee Dee.

Jimi Hendrix ci lasciava

(Seattle, 27 novembre 1942 – Kensington, 18 settembre 1970)

Oggi si ricorda la morte del chitarrista più famoso della storia del rock e non: Jimi Hendrix, all’anagrafe James Marshall Hendrix. Uno dei maggiori innovatori nell’ambito della chitarra elettrica: durante la sua parabola artistica, tanto breve quanto intensa, si è reso precursore di molte strutture e del sound di quelle che sarebbero state le future evoluzioni del rock attraverso un’inedita fusione di blues, rhythm and blues/soul, hard rock, psichedelia e funky. Secondo la classifica stilata nel 2011 dalla rivista Rolling Stone, è stato il più grande chitarrista di tutti i tempi. Si trova infatti al primo posto della lista dei 100 migliori chitarristi secondo Rolling Stone, precedendo Eric Clapton e Jimmy Page. Due sue esibizioni, in particolare, sono entrate di prepotenza nell’immaginario collettivo: il suo esordio al festival di Monterey del 1967, in cui concluse la performance dando fuoco alla sua chitarra davanti ad un pubblico allibito, e la chiusura del festival di Woodstock del 1969, durante la quale, con dissacrante visionarietà artistica, reinterpretò l’inno nazionale statunitense in modo provocatoriamente distorto e cacofonico. Hendrix è stato introdotto nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1992.
La mattina del 18 settembre 1970, Hendrix venne trovato morto nell’appartamento che aveva affittato al Samarkand Hotel, al 22 di Lansdowne Crescent. Non appena la notizia della morte del chitarrista si diffuse, il suo appartamento divenne oggetto di saccheggio da parte di sciacalli in cerca di cimeli ed oggetti che gli erano appartenuti.
Fino ad oggi, non vi è una versione certa della morte del chitarrista. La versione più diffusa, messa in circolo dalla sua ragazza tedesca Monika Dannemann, presente nella stanza al momento del fatto, racconta di come Hendrix sia soffocato da un improvviso conato di vomito causato da un cocktail di alcool e tranquillanti; a parte la causa della morte, le versioni fornite dalla ragazza risultano difformi da intervista ad intervista: non è chiaro se il chitarrista sia morto nottetempo, come asserito dalla polizia, o se fosse ancora vivo all’arrivo dell’ambulanza e sia soffocato durante il trasporto in ospedale a causa del sopraggiungere di vomito in assenza di un supporto sotto la sua testa.

Escono i 4 “album solisti dei KISS

18 settembre 1978: In questa data vengono pubblicati contemporaneamente gli album solisti dei 4 componenti dei kiss; Ace Frehley, Paul Stanley, Peter Criss e Gene Simmons.
L’album di Ace Frehley si rivela essere quello che ha riscosso un maggior numero di vendite, grazie soprattutto alla cover del brano “New York Groove” di Russ Ballard, che raggiungerà la tredicesima posizione della classifica statunitense. L’album si rivela inoltre essere il più hard rock e anche il meno costoso per quanto riguarda i mezzi con cui è stato registrato.
L’album di Paul Stanley è il terzo per vendite, dietro a quelli di Gene Simmons e Ace Frehley, (raggiungerà la quarantesima posizione nella classifica statunitense secondo Billboard), ha la caratteristica di non contenere nessuna cover di altre canzoni, come invece accade negli altri tre album.
Nel suo album Peter Criss introduce molte canzoni che aveva scritto nel 1971 per i Lips, uno dei gruppi in cui il batterista militava prima di entrare nei Kiss, nonché una cover del brano del 1961 di Bobby Lewis, “Tossin’ and Turnin‘”. Tuttavia l’album risulta essere il meno venduto di tutti i quattro album solisti pubblicati dal gruppo. L’album di Peter Criss è inoltre l’unico dal quale sono stati estratti due singoli, “You Matter to Me” e “Don’t You Let Me Down“: in Italia, Francia e Giappone fu infatti preferito a “You Matter to Me” il pezzo “Don’t You Let Me Down“, ma sempre con “Hooked on Rock ‘n’ Roll” sul lato B.
L’album di Gene Simmons si cimenta con alcuni tipi di musica che non suona abitualmente con il gruppo. L’album contiene inoltre una riregistrazione della canzone “See You in Your Dreams“, (presente nell’album “Rock and Roll Over“), e una cover della canzone “When You Wish Upon a Star“, presente nella colonna sonora del film Disney Pinocchio.
Alle registrazioni dell’album hanno collaborato diversi musicisti noti nel panorama musicale o che all’epoca erano all’apice del loro successo commerciale: è il caso di Donna Summer, Cher, (allora fidanzata di Simmons), e Bob Seger, impiegati in alcuni brani come coristi, o di Joe Perry e Rick Nielsen. Joe e Rick erano chitarristi rispettivamente degli Aerosmith e dei Cheap Trick. L’album fu il più venduto dei quattro album solisti, assieme a quello di Ace Frehley: raggiunse infatti la ventiduesima posizione nella classifica statunitense secondo Billboard, e fu premiato con il disco di platino.
Giuliano Palma ha reinterpretato due canzoni di questo album, “See You Tonite“, (inclusa nel suo primo cd “The Album” del 1999), e “Mr. Make Believe“, (inclusa in “Boogaloo” del 2007).

Tracce – Ace Frehley (album)

1 Rip It Out (Frehley, Larry Kelly, Sue Kelly) – 3:39
2 Speedin’ Back to My Baby (Frehley, Jeanette Frehley) – 3:35
3 Snow Blind – 3:54
4 Ozone – 4:41
5 What’s on Your Mind? – 3:26
6 New York Groove (Russ Ballard) – 3:01
7 I’m in Need of Love – 4:36
8 Wiped-Out (Frehley, Anton Fig) – 4:10
9 Fractured Mirror – 5:25

Ace Frehley – chitarra acustica, elettrica, guitar synth, voce principale o secondaria, basso

Collaboratori
Susan Collins – voce secondaria
Anton Fig – batteria, percussioni
Larry Kelly – voce secondaria
David Lasley – voce secondaria
Will Lee – basso
Bill Scheniman – voce secondaria, campane
Carl Tallarico – batteria

Tracce – Paul Stanley (album)

1 Tonight You Belong to Me – 4:39
2 Move On (Stanley, Mikel Japp) – 3:07
3 Ain’t Quite Right (Stanley, Japp) – 3:34
4 Wouldn’t You Like to Know Me – 3:16
5 Take Me Away (Together as One) (Stanley, Japp) – 5:26
6 It’s Alright – 3:31
7 Hold Me, Touch Me (Think of Me When We’re Apart) – 3:40
8 Love in Chains – 3:34
9 Goodbye – 4:09

Paul Stanley – chitarra acustica, elettrica, voce principale

Collaboratori
Carmine Appice – batteria nella traccia 5
Steve Buslowe – basso nelle tracce 1, 2, 3, 4 e 5
Peppy Castro – voce secondaria nelle tracce 3 e 7
Richie Fontana – batteria nelle tracce 1, 2, 3 e 4
Diana Grasselli – voce secondaria nella traccia 2
Doug (Gling) Katsaros – piano nella settima traccia, tastiere e voce secondaria nella settima traccia
Craig Krampf – batteria nelle tracce 6, 7, 8 e 9
Bob Kulick – chitarra acustica ed elettrica
Steve Lacey – chitarra nella traccia 8
Eric Nelson – basso nelle tracce 6, 7, 8 e 9
Miriam Naomi Valle – voce secondaria nella traccia 2
Maria Vidal – voce secondaria nella traccia 2

Tracce – Peter Criss (album)

1 I’m Gonna Love You (Peter Criss, Stan Penridge) – 3:18
2 You Matter to Me (Michael Morgan, Vini Poncia, John Vastano) – 3:15
3 Tossin’ and Turnin’ (Ritchie Adams, Malou Rene) – 3:58
4 Don’t You Let Me Down (Criss, Penridge) – 3:38
5 That’s The Kind of Sugar Papa Likes (Criss, Penridge) – 2:59
6 Easy Thing (Criss, Penridge) – 3:53
7 Rock Me, Baby (Sean Delaney) – 2:50
8 Kiss the Girl Goodbye (Criss, Penridge) – 2:46
9 Hooked on Rock ‘n’ Roll (Criss, Penridge, Poncia) – 3:37
10 I Can’t Stop the Rain (Delaney) – 4:25

Peter Criss – voce, batteria, percussioni

Collaboratori
Bill Bodine – basso
Michael Carnahan – sassofono
Lenny Castro – percussioni
Bill Cuomo – tastiere, sintetizzatore, arrangiamenti
Maxine Dixon – voce secondaria
Danny Faragher – voce secondaria
Davey Faragher – voce secondaria
Jimmy Faragher – voce secondaria
Tommy Faragher – voce secondaria
Richard Gerstein – tastiere
Gordon Grody – voce secondaria
Brendan Harkin – chitarra
Neil Jason – basso
Steve Lukather – chitarra
Art Munson – chitarra
Stan Penridge – chitarra, voce secondaria
Vini Poncia – voce secondaria
Elliot Randall – chitarra
Tom Saviano – Arrangiamenti dei fiati
Allan Schwartzberg – batteria
Annie Sutton – voce secondaria
Julia Tillman – voce secondaria
John Tropea – chitarra
Maxine Willard – voce secondaria

Tracce – Gene Simmons (album)

1 Radioactive – 3:50
2 Burning Up with Fever – 4:19
3 See You Tonite – 2:30
4 Tunnel of Love – 3:49
5 True Confessions – 3:30
6 Living in Sin (Simmons, Sean Delaney, Howard Marks) – 3:50
7 Always Near You/Nowhere to Hide – 4:12
8 Man of 1,000 Faces – 3:16
9 Mr. Make Believe – 4:00
10 See You in Your Dreams – 2:48
11 When You Wish Upon a Star (Ned Washington, Leigh Harline) – 2:44

Gene Simmons – chitarra acustica, chitarra elettrica, voce principale

Collaboratori
Jeff Baxter – chitarra
Cher – voce secondaria
Sean Delaney – percussioni, voce secondaria
Michael Des Barres – voce secondaria
Fran Eisenberg – voce secondaria
Ron Frangipane – arrangiamenti per When You Wish upon a Star
Richard Gerstein – percussioni, pianoforte
Diva Gray – voce secondaria
Gordon Grody – voce secondaria
Shane Howell – chitarra
Janis Ian – voce secondaria
Neil Jason – basso
Steve Lacey – chitarra
Rick Nelson – chitarra
Rick Nielsen – chitarra solista in See You in Your Dreams
Joe Perry – chitarra solista in Radioactive
Elliott Randall – chitarra
Richie Ranno – chitarra
Carolyn Ray – voce secondaria
Helen Reddy – voce secondaria
Katey Sagal – voce secondaria
Allan Schwartzberg – voce secondaria
Bob Seger – voce secondaria
Donna Summer – voce secondaria
Eric Troyer – pianoforte, voce secondaria

Esce “Under the Blade

18 settembre 1982: “Under the Blade” è il primo album in studio della hard & heavy band statunitense Twisted Sister pubblicato per l’Etichetta discografica Secret Records. Prodotto da Pete Way degli UFO, l’album ricevette buoni consensi e contribuì a diffondere il nome del gruppo. Il disco contiene hits conosciute come “What You Don’t Know“, “Run For Your Life“, “Destroyer” e “Tear It Loose“, (la quale presenta un assolo chitarristico di “Fast” Eddie Clarke dei Motörhead).

Tracce

1 What You Don’t Know (Sure Can Hurt You) 4:45
2 Bad Boys (Of Rock ‘n’ Roll) 3:20
3 Run for Your Life 3:27
4 Sin After Sin 3:23
5 Shoot ‘Em Down 3:53
6 Destroyer 4:15
7 Under the Blade 4:40
8 Tear It Loose 3:08
9 I’ll Never Grow Up Now! 4:08
10 Day of the Rocker 5:02

Lineup

Dee Snider – Voce
Jay Jay French – Chitarra
Eddie “Fingers” Ojeda Chitarra
Mark “The Animal” Mendoza – Basso
A.J. Pero (Anthony Jude Pero) – Batteria

Altri musicisti

Eddie Clarke – Chitarra in Tear It Loose

Esce “Lick It Up

18 settembre 1983: “Lick It Up” è l’undicesimo album dei KISS, pubblicato per l’Etichetta discografica Mercury Records.
Esso fu il primo disco del gruppo in cui fecero comparsa senza trucco e segna l’inizio del periodo pop metal della band, che li accompagnerà per tutti i restanti anni ottanta.

Tracce

1 “Exciter” (Stanley, Vincent) 4:10
Voce solista: Paul Stanley
2 “Not For The Innocent” (Simmons, Vincent) 4:32
Voce solista: Gene Simmons
3 “Lick It Up” (Stanley, Vincent) 3:59
Voce solista: Paul Stanley
4 “Young And Wasted” (Simmons, Vincent) 4:04
Voce solista: Gene Simmons
5″Gimme More” (Stanley, Vincent) 3:41
Voce solista: Paul Stanley
6 “All Hell’s Breakin’ Loose” (Carr, Stanley, Vincent, Simmons) 4:34
Voce solista: Paul Stanley
7 “A Million To One” (Stanley, Vincent) 4:17
Voce solista: Paul Stanley
8 “Fits Like A Glove” (Simmons) 4:04
Voce solista: Gene Simmons
9 “Dance All Over Your Face” (Simmons) 4:13
Voce solista: Gene Simmons
10 “And On The 8th Day” (Simmons, Vincent) 4:02
Voce solista: Gene Simmons

Formazione

Gene Simmons – basso, voce
Paul Stanley – chitarra ritmica, voce
Vinnie Vincent – chitarra solista
Eric Carr – batteria

Collaboratori

Rick Derringer – chitarra solista nel primo brano

Esce “Crazy Nights

18 settembre 1987: “Crazy Nights” è il quattordicesimo album registrato in studio dei KISS. L’album doveva tuttavia essere registrato e pubblicato nel 1986 (il progetto del disco si chiamava Condomnation), ma a causa di una indisposizione del produttore Ron Nevison le date di pubblicazione slittarono all’anno successivo.
Assieme ad “Animalize“, rappresenta il maggior successo del gruppo negli anni ’80, ma molti fan, (specialmente quelli degli esordi), non gradirono la sua eccessiva commerciabilità. Infatti, l’album si presenta maggiormente melodico rispetto ai precedenti “Animalize” e “Asylum“, con brani che vennero anche apprezzati da chi non seguiva la musica rock.
Il disco si divide nelle parti scritte da Stanley e Desmond Child, che si avvicinano di più al genere AOR, e in quelle scritte da Simmons, più ruvide e meno ispirate.
L’album segnerà un parziale ritorno al successo in Europa da parte del gruppo, grazie soprattutto ai singoli estratti, ossia “Crazy Crazy Nights“, (che si isserà al quarto posto della Top 10 britannica), “Turn On the Night” e “Reason to Live“.
Il titolo dell’album doveva essere originariamente Who Dares Wins, (dietro proposta di Eric Carr), in riferimento al fatto che il gruppo ha dovuto attendere la disponibilità del produttore Ron Nevison per registrare l’album, ma è stato in seguito cambiato in “Crazy Nights“.

Tracce

1 Crazy Crazy Nights (Paul Stanley, Adam Mitchell) – 3:45
2 I’ll Fight Hell to Hold You (Stanley, Mitchell, Bruce Kulick) – 4:10
3 Bang Bang You (Stanley, Desmond Child) – 3:53
4 No, No, No (Gene Simmons, Kulick, Eric Carr) – 4:19
5 Hell or High Water (Simmons, Kulick) – 3:28
6 My Way (Stanley, Child, Bruce Turgon) – 3:58
7 When Your Walls Come Down (Stanley, Mitchell, Kulick) – 3:25
8 Reason to Live (Stanley, Child) – 3:59
9 Good Girl Gone Bad (Simmons, Davitt Sigerson, Peter Diggins) – 4:35
10 Turn On the Night (Stanley, Diane Warren) – 3:19
11 Thief in the Night (Simmons, Mitch Weissman) – 4:05

Formazione

Gene Simmons – basso, voce principale o secondaria, chitarra ritmica
Paul Stanley – chitarra ritmica, voce principale o secondaria, basso, tastiere[4]
Bruce Kulick – chitarra solista o ritmica, basso[4], voce secondaria
Eric Carr – batteria, voce secondaria

Collaboratori

Phil Ashley – tastiere
Tom Kelly – voce secondaria

Pepsi Tate ci lasciava

(Galles, 10 marzo 1965 – Penarth, 18 settembre 2007)

Si ricorda oggi la morte di Hugh Justin Smith, in arte Pepsi Tate, bassista gallese che, insieme al chitarrista John Pepper e al batterista Ian Welsh, fondò il gruppo glam metal inglese Tigertailz, nei primi anni ’80. Figlio di un attore, è cresciuto nel villaggio di Dinas Powys, nei pressi di Cardiff. Ha anche lavorato per la BBC gallese. Poco dopo aver sposato la compagna di lunga data, la cantante lirica gallese Shan Cothi nell’agosto 2007, morì di cancro al pancreas all’Holme Towers Cancer Hospice di Penarth, il 18 settembre dello stesso anno. I funerali si sono svolti nella baia di Cardiff.
L’ultimo album dei Tigertailz, “Thrill Pistol“, (uscito il 27 agosto 2007), contiene le sue ultime registrazioni. L’album è stato dedicato a lui e alla sua famiglia. Pepsi era soprannominato “Boy” o “The Boy”. Nell’estate del 2006 su YouTube apparve una serie di video di una finta band denominata The Pepsi Tate Jazz Band.

Tony Mills ci lasciava

(7 Luglio 1962 – 18 Settembre 2019)

Si ricorda oggi la morte del cantante scomparso Tony Mills.
Tony era nato a Birmingham, in Inghilterra, nel 1983 entra a far parte della band Shy. Ha registrato otto album con la band AOR/glam metal, tra cui il più famoso “Excess All Areas“. Ha anche fatto tournée con gli Shy, supportando Gary Moore, Meatloaf, Twisted Sister, Bon Jovi, Magnum, Manowar, Badlands, Enuff Z Nuff, Sleez Beez, UFO e Ian Hunter/Mick Ronson con cui si è esibito sul palco a Brighton, appena prima della morte di Mick. Mills lasciò gli Shy nel 1991 quando la MCA lo prese come artista solista per registrare il suo primo album a Manchester. Successivamente, formando un’altra band, i Siam, scrisse e cantò in due album, “Prayer” e “The Language of Menace“. Dopo aver lavorato come session man negli anni ’90 con Slade, Simon Harrison, Dave Saylor e Cozy Powell, in concomitanza con il suo lavoro di registrazione e tournée con i Siam, lascia la band nel 1996 e trascorre un anno a fare da band di tributo ai Rush, YYZ. Nel 2000 si riunì con Shy per altri due album, “Unfinished Business” e “Sunset and Vine“. Al volgere del millennio, pubblicò anche due album da solista, “Cruiser” e “Freeway to the Afterlife“. Segue un tour danese con i The Sweet, come bassista e cantante, ma questo non ha funzionato, ed è tornato con gli Shy. Nel 2006 gli fu chiesto di unirsi ai TNT di Oslo, in Norvegia, per sostituire il loro cantante di lunga data Tony Harnell, che aveva deciso di lasciare la band per motivi sia personali che professionali. Nell’aprile 2019, Mills ha annunciato che gli è stato diagnosticato un cancro terminale. “Beyond the Law” è diventato il suo ultimo album. È morto il 18 settembre 2019. Aveva 57 anni.

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