Le ricorrenze, le notizie, il Rock suddiviso per anni: l'Almanacco di Rock by WildSuccedeva oggi 

L’almanacco di Rock by Wild – 2 giugno

5 Ricorrenze per il 2 giugno

Nasce Charlie Watts

(Londra, 2 giugno 1941 – Londra, 24 agosto 2021)

Oggi si ricorda il compleanno di Charlie Watts, all’anagrafe Charles Robert Watts, batterista britannico, componente del gruppo rock dei Rolling Stones.
Nato da padre omonimo Charles Watts, un camionista, e da mamma Lilian Eaves, il piccolo Charles visse sempre nella zona nord di Londra. Dapprima nel quartiere Kingsbury, studiando alla scuola Tylers Croft. Nel 1956 la famiglia si trasferì al 23 di Pilgrims Way, nel vicino quartiere Wembley, dove il piccolo Charles conobbe quel che sarà il suo eterno amico, il vicino di casa Dave Green, all’epoca un ragazzino molto interessato al rhythm and blues, una passione che trasmise al futuro batterista rock.
Charles scopre già da giovanissimo canzoni del genere di Miles Davis e di John Coltrane, ma comincia a interessarsi alle percussioni soltanto qualche anno più tardi, trasformando inizialmente un vecchio banjo in un tamburo rullante. Tuttavia, la musica rimane ancora un interesse marginale; nel 1958 comincia a frequentare la scuola d’arte Harrow, con un indirizzo letterario, che gli frutterà un buon impiego presso un’agenzia pubblicitaria. Ma è continuando a suonare la batteria che molto presto, nel 1960, il giovane Charles capirà cosa fare nella vita, iniziando a suonare in una varietà di band nel vasto panorama dell’emergente blues rock londinese. Charlie Watts è stato l’ultimo tra i componenti originari dei Rolling Stones ad unirsi alla band. Inizialmente egli si fece le ossa nel fervidissimo ambiente blues della Londra dei primi anni sessanta sotto l’ala protettiva di Alexis Korner, in quella autentica fucina di talenti che fu la Blues Incorporated. Fu solo nel gennaio del 1963 che egli si unì in pianta stabile alla band di Jagger, Richards, Wyman e Jones, per rimanervi poi, fedelissimo, fino al giorno d’oggi. In svariate occasioni gli altri membri degli Stones hanno avuto modo di rimarcare come gran parte delle alchimie della band passino proprio attraverso il particolarissimo groove di Watts. In giovane età fu infatti più un appassionato di jazz, in particolare del drummer Chico Hamilton, tanto da affermare:
[blockquote]Non sapevo niente di R&B, per me il blues era Charlie Parker quando suonava lentamente.[/blockquote]
Dopo essere andato ad abitare con gli altri nel leggendario appartamento di Edith Grove, imparerà a conoscere il blues e il Rock ‘n’ roll, appassionandosi per DJ Fontana, batterista di Elvis, ed Earl Phillips, batterista blues di Chicago, tra gli altri con Jimmy Reed, vero e proprio nume tutelare della band. Riuscirà tuttavia a mantenere sempre quel tocco jazzato, quasi swingante, che lo renderà diverso, più raffinato, in un ambiente, come dice Richards, di “picchiatori”. Ed è proprio Keith Richards uno dei maggiori estimatori di Watts, tanto da ritenerlo “il miglior batterista con cui abbia mai suonato”. Ad ogni modo Watts continuerà a nutrire la sua passione per il jazz, avviando una serie di progetti extra-Stones in ambito jazzistico. Negli anni 80 fu in tournée con una big band, che annoverava tra i suoi membri Jack Bruce e Evan Parker. Nel 1993 fonda il Charlie Watts Quintet, mentre nel 2004 è la volta del Charlie Watts Tentet. Da segnalare anche una sua collaborazione con Jim Keltner, nata proprio in seno agli Stones. Rispetto all’immagine trasgressiva e sessualmente provocatoria che i Rolling Stones hanno sempre avuto, Charlie Watts costituisce un’eccezione. Gli altri membri del gruppo lo definiscono come una persona calma e riflessiva, ma in grado comunque di farsi rispettare. Secondo Richards, Watts è il collante dei Rolling Stones, tanto sul palco quanto fuori, bravissimo a mantenere l’equilibrio tra le due primedonne, Jagger e lo stesso Richards. Charlie Watts muore il 24 agosto 2021.

Esce “Live and Dangerous

2 giugno 1978: “Live and Dangerous” è un doppio album live dei Thin Lizzy. I brani furono registrati durante i tour degli album “Johnny the Fox” e “Bad Reputation“, svoltisi rispettivamente nel 1976 e nel 1977, a Londra. Philadelphia e Toronto, con ulteriore produzione a Parigi. Nonostante le voci su ulteriori sovraincisioni l’album ricevutte ottime critiche da diverse fonti e diventò uno degli album live più popolari nella storia del rock.

Tracce

1 Jailbreak – 4:31
2 Emerald – 4:18
3 Southbound – 3:44
4 Rosalie/Cowgirl’s Song – 4:00
5 Dancing in the Moonlight (It’s Caught Me in Its Spotlight) – 3:50
6 Massacre – 2:46
7 Still in Love With You– 7:40
8 Johnny the Fox Meets Jimmy the Weed – 3:32
9 Cowboy Song – 4:40
10 The Boys Are Back in Town – 4:30
11 Don’t Believe a Word – 2:05
12 Warrior – 3:52
13 Are You Ready – 2:40
14 Suicide – 5:00
15 Sha La La – 4:18
16 Baby Drives Me Crazy – 6:36
17 The Rocker – 3:58

Formazione

Thin Lizzy
Brian Downey – batteria, percussioni
Scott Gorham – chitarra, voce
Phil Lynott – basso, voce
Brian Robertson – chitarra, voce secondaria

Rino Gaetano ci lasciava

(Crotone, 29 ottobre 1950 – Roma, 2 giugno 1981)

Oggi si ricorda la morte del cantante Rino Gaetano, all’anagrafe Salvatore Antonio Gaetano, ricordato per la sua voce ruvida, per l’ironia e i nonsense caratteristici delle sue canzoni, nonché per la denuncia sociale spesso celata dietro testi apparentemente leggeri e disimpegnati. Arrivò in alcuni suoi brani a fare nomi e cognomi di uomini politici del tempo e non solo e, anche per questo, i suoi testi e le sue esibizioni dal vivo furono più volte segnati dalla censura. Il lavoro di Gaetano iniziò ad essere significativamente apprezzato diversi anni dopo la sua morte, avvenuta per un incidente stradale che lo portò via a soli trentanni e molte delle sue canzoni vennero riscoperte soprattutto dopo il 2000, riscuotendo consensi sempre maggiori in particolar modo tra le nuove generazioni e conferendo all’ormai defunto cantautore lo status di artista di culto.

Esce “A Kind of Magic

2 giugno 1986: “A Kind of Magic” è il dodicesimo album del gruppo rock britannico Queen.
Si tratta della colonna sonora del film Highlander – L’ultimo immortale, il primo della serie, diretto da Russell Mulcahy. Non ebbe molto successo negli Stati Uniti, ma raggiunse il primo posto della classifica britannica, rimanendo nella classifica per ben 63 settimane. Alcuni singoli estratti sono diventati delle vere e proprie hit della band inglese, come la stessa “A Kind of Magic“, “One Vision” o “Who Wants to Live Forever“. Il Tour che seguì fu un successo straordinario che diede ancora più gloria alla band, famosa per le sue esibizioni dal vivo.
Nel 2011 l’album è stato rimasterizzato in digitale dalla Island/Universal ed è stato distribuito in due formati:
standard edition, contenente l’album originale
deluxe edition 2 CD, contenente l’album originale ed un EP bonus.

Tracce

1 One Vision – 5:11
2 A Kind of Magic – 4:24
3 One Year of Love – 4:28
4 Pain Is So Close to Pleasure – 4:22
5 Friends Will Be Friends – 4:13
6 Who Wants to Live Forever – 5:17
7 Gimme the Prize – 4:35
8 Don’t Lose Your Head – 4:38
9 Princes of the Universe – 3:34

EP bonus (ri-edizione CD del 2011 della Island/Universal)

1 A Kind of Magic (Highlander Version) – 4:23
2 One Vision (Single Version) – 4:02
3 Pain Is So Close to Pleasure (Single Remix) – 3:59
4 Forever (Piano Version) – 3:21
5 A Kind Of Vision (Demo, August 1985) – 3:24
6 One Vision (Live at Wembley Stadium, July 11th 1986) – 5:15
7 Friends Will Be Friends Will Be Friends… – 6:00

Formazione

Freddie Mercury – voce, pianoforte, sintetizzatore
Brian May – chitarra solista, sintetizzatore, cori; voce in Who Wants to Live Forever
John Deacon – basso, chitarra ritmica, sintetizzatore
Roger Taylor – batteria acustica ed elettronica, cori

Altri musicisti

Spike Edney – tastiere
Joan Armatrading – voce secondaria in Don’t Lose Your Head
Steve Gregory – sassofono in One Year of Love
National Philharmonic Orchestra – orchestra in Who Wants to Live Forever

Esce “Live at Wembley ’86

2 giugno 1992: “Live at Wembley ’86” è un album live della rock-band britannica Queen, pubblicato per la prima volta in vinile e doppio CD, registrato allo stadio di Wembley di Londra, sabato 12 luglio 1986, durante una tappa del Magic Tour europeo, svoltosi dopo l’uscita del precedente lavoro della band “A Kind of Magic“.
Nell’agosto del 2003 l’album è stato rimasterizzato dalla Hollywood Records e ripubblicato negli Stati Uniti in doppio CD, con il nuovo titolo “Live at Wembley Stadium“, con l’aggiunta di alcune bonus tracks e preceduto in giugno da un ulteriore riedizione in doppio DVD.
Un’edizione speciale di DAT può essere trovato. Registrato e distribuito da W.L.S.T. in Europa, sotto licenza della EMI / Parlophone. La track list è la stessa in entrambi i CD. W.L.S.T. usato sony pdp 125 e 500 bande registrati.

Tracce

Disco 1
1 “One Vision” – 5:50 (Queen)
2 “Tie Your Mother Down” – 3:52 (May)
3 “In the Lap of the Gods…Revisited” – 2:44 (Mercury)
4 “Seven Seas of Rhye” – 1:18 (Mercury)
5 “Tear It Up” – 2:12 (May)
6 “A Kind of Magic” – 8:41 (Taylor)
7 “Under Pressure” – 3:41 (Queen, Bowie)
8 “Another One Bites the Dust” – 4:54 (Deacon)
9 “Who Wants to Live Forever” – 5:16 (May)
10 “I Want to Break Free” – 3:34 (Deacon)
11 “Impromptu” – 2:53 (Queen)
12 “Brighton Rock Solo” – 9:11 (May)
13 “Now I’m Here” – 6:19 (May)

Disco 2
1 “Love of My Life” – 4:47
2 “Is This the World We Created…?” – 2:58
3 “(You’re So Square) Baby I Don’t Care” – 1:35
4 “Hello Mary Lou (Goodbye Heart)” – 1:51
5 “Tutti Frutti” – 3:23
6 “Gimme Some Lovin'” – 0:55
7 “Bohemian Rhapsody” – 5:50
8 “Hammer to Fall” – 5:32
9 “Crazy Little Thing Called Love” – 6:27
10 “Big Spender” – 1:06
11 “Radio Ga Ga” – 5:57
12 “We Will Rock You” – 2:46
13 “Friends Will Be Friends” – 2:08
14 “We Are the Champions” – 4:05
15 “God Save the Queen” – 1:27

Tracce bonus della versione rimasterizzata nel 2003 dalla Hollywood Records

16 A Kind Of Magic (Live at Wembley Stadium, July 11th 1986) – 8:26
17 Another One Bites the Dust (Live at Wembley Stadium, July 11th 1986) – 5:41
18 Crazy Little Thing Called Love (Live at Wembley Stadium, July 11th 1986) – 6:!3
19 Tavasi Szel Vizet Arast (Live in Budapest, July 27th 1986) – 2:16

Formazione

Freddie Mercury – voce, pianoforte
Brian May – chitarra, tastiera, cori
John Deacon – basso, cori
Roger Taylor – batteria, cori

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