L’almanacco di Rock by Wild – 21 ottobre
“Up from the Ashes“: Don Dokken (21 ottobre 1990)
“Up from the Ashes” è il primo album da solista del cantante Don Dokken, pubblicato dalla Geffen Records. Dopo lo scioglimento dei Dokken nel 1989, il leader Don Dokken decise di assemblare una nuova formazione composta da John Norum (ex-Europe) e Billy White (ex-Watchtower) alle chitarre, Peter Baltes degli Accept al basso e Mikkey Dee (futuro Motörhead) alla batteria. Il batterista originario del progetto era Hempo Hildén, ai tempi nella band solista di Norum, ma venne rimpiazzato dopo un paio di sessioni fotografiche e non suonò nell’album. Realmente l’intenzione del cantante era quella di continuare il progetto Dokken, tuttavia i vecchi membri si opposero a questa manovra vincendo la causa e così Don si trovò impossibilitato a chiamare il nuovo progetto con il suo cognome. Le sonorità dell’album comunque non si distaccavano molto da quelle che avevano portato i Dokken al successo, e infatti l’album riuscì ad ottenere un discreto riscontro di pubblico, anche se inferiore a quello dei precedenti lavori del gruppo. Furono realizzati i videoclip dei singoli “Stay” e “Mirror Mirror” che ricevettero airplay su MTV. Il brano “When Love Finds a Fool” venne co-scritto insieme a Glenn Hughes, il quale eseguì inoltre i cori presenti nella traccia.
Tracce
Crash ‘N Burn – 5:30 (Don Dokken, Billy White)
1000 Miles Away – 5:00 (Dokken, John Norum)
When Some Nights – 4:27 (Dokken, Norum, White)
Forever – 5:16 (Dokke, Wyn Davis)
Living a Lie – 4:38 (Dokken, Norum)
When Love Finds a Fool – 5:34 (Dokken, Glenn Hughes)
Give It Up – 4:11 (Dokken, White)
Mirror Mirror – 4:36 (Dokken, White, Mark Spiro)
Stay – 4:28 (Dokken, Mick Brown)
Down in Flames – 5:11 (Dokken, White)
The Hunger – 5:03 (Dokken, White)
Formazione
Don Dokken – voce, chitarra ritmica, chitarra acustica
John Norum – chitarra solista, chitarra acustica, cori
Billy White – chitarra solista, chitarra acustica, cori
Peter Baltes – basso, chitarra acustica, cori
Mikkey Dee – batteria
Altri musicisti
Glenn Hughes – cori in When Love Finds a Fool
Tony Franklin – intro di basso in Stay
5 Ricorrenze per il 21 ottobre
Nasce Steve Lukather
(Los Angeles, 21 ottobre 1957)
Oggi è il compleanno di Steven Lee Lukather, chitarrista e fondatore dei Toto. Prima di arrivare al successo internazionale con questa band collabora, sia in studio che dal vivo, con grandi nomi della musica americana come Earth Wind & Fire, Boz Scaggs, Larry Carlton.
Nel 1976 Jeff Porcaro (batteria) e David Paich (pianoforte e tastiere) lo invitano a suonare nella loro band, i Toto, a cui si aggiungono contemporaneamente David Hungate (basso), Bobby Kimball (voce) e Steve Porcaro (sintetizzatore e tastiere).
Influenzato da chitarristi rock-blues come Jimi Hendrix e Jimmy Page, e jazz fusion come Al Di Meola e Frank Gambale, Lukather è noto per uno stile “melodico e intenso”. Egli è anche riconosciuto per la sua efficienza in studio: usa spesso la registrazione di tracce in una sola ripresa utilizzando l’elaborazione del suono minimale. Mentre una volta utilizzava molti effetti per chitarra in studio e sul palco, ora disprezza spesso tale pratica. Lukather usa principalmente una chitarra elettrica firma prodotta dalla Ernie Ball Music Man che porta il suo soprannome, Luke.
Esce “Bat Out of Hell“
21 ottobre 1977: “Bat Out of Hell” è il titolo del secondo album pubblicato da Meat Loaf. Si tratta di un opera rock composta da Jim Steinman e prodotta da Todd Rundgren. Non fu un successo immediato, ma divenne poi uno dei maggiori successi commerciali di tutti i tempi. Steinman ne produsse un sequel nel 1993, chiamato “Bat Out of Hell II: Back into Hell“, che include il singolo di successo “I’d Do Anything for Love (But I Won’t Do That)“. Un secondo sequel, “Bat Out of Hell III: The Monster Is Loose“, è stato messo in commercio nell’ottobre 2006 con sette canzoni composte da Steinman.
- Vinyl records collectors
Tracce
Lato A
1. “Bat Out of Hell” – 9:48
2. “You Took the Words Right out of My Mouth (Hot Summer Night)” – 5:04
3. “Heaven Can Wait” – 4:38
4. “All Revved Up with No Place to Go” – 4:19
Lato B
1. “Two Out of Three Ain’t Bad” – 5:23
2. “Paradise by the Dashboard Light” – 8:28
– “Paradise”
– “Let Me Sleep on It”
– “Praying for the End of Time”
3. “For Crying Out Loud” – 8:45
Musicisti
Meat Loaf – voce solista
Jim Steinman – arrangiamenti, tastiere (tracce 1, 2 e 6), percussioni (tracce 1 e 2)
Todd Rundgren – arrangiamenti, cori (tracce 1 – 3, 5 e 6), tastiere (traccia 1), percussioni (tracce 1 e 2), chitarra (tracce 1, 2 e 4 – 6)
Ken Ascher – arrangiamenti archi (tracce 3 e 5)
Ellen Foley – cori (tracce 1, 2, 4 e 6)
Kasim Sultan – cori (traccia 1), basso elettrico (tracce 1, 2 e 4 – 7)
Marvin Lee – cori (traccia 6), percussioni (traccia 2)
Rory Dodd – cori (tracce 1 – 3 e 5 – 7)
John Wilcox – batteria (tracce 4 – 7)
Max Weinberg – batteria (tracce 1, 2 e 6)
Roy Bittan – tastiere (tracce 1, 2 e 6), pianoforte
Cheryl Hardwick – pianoforte (traccia 7)
Steve Margoshes – pianoforte (traccia 7)
Edgar Winter – Sassofono (tracce 2, 4 e 6)
Roger Powell – sintetizzatore (tracce 1, 2, 5 e 6)
Shannon Hoon ci lasciava
(Lafayette, 26 settembre 1967 – New Orleans, 21 ottobre 1995)
In questo giorno si ricorda anche la morte di Shannon Hoon, voce, chitarra e leader indiscusso dei Blind Melon. Ha cantato con Axl Rose in alcune canzoni, quali “Don’t Cry” e “You Ain’t The First“. Muore nel 1995 per overdose di cocaina.
Sandy West ci lasciava
(Pesavento, 10 luglio 1959 – Long Beach, 21 ottobre 2006)
Oggi si ricorda la morte di Sandy West, batterista e una delle fondatrici della band rock femminile The Runaways. Sandy West è nata a Long Beach, California. Quando aveva nove anni suo nonno le comprò un kit di batteria ed essendo una grande appassionata di musica rock & roll degli anni ’60 e ’70, ha iniziato a suonare immediatamente e regolarmente. Ha dimostrato di avere un talento naturale e divenne ben presto una batterista esperta. Spinta dalla sua ambizione di fare musica professionalmente, ha cercato musicisti e contatti con l’industria musicale nel sud della California con l’idea di formare una rock band di sole ragazze. Nel 1975 ha incontrato il produttore Kim Fowley, che le diede il numero di telefono di un’altra giovane musicista della zona, la chitarrista Joan Jett. Quando Joan e Sandy si sono incontrate poco dopo, (Joan prese un autobus fino a casa di Sandy per suonare un paio di canzoni), vi era molto feeling tra loro e la nascita delle The Runaways è riconducibile a quel giorno. Le ragazze hanno suonato per Fowley, che accettò di aiutarle a trovare altri musicisti femminili per completare la band, in particolare Lita Ford e Cherie Currie.
Sandy muore per un tumore al polmone in un ospedale di Los Angeles. Aveva 47 anni.
- LOS ANGELES- 1977- 1978: Sandy West of The Runaways at a recording session in Los Angeles, California. (Photos by Brad Elterman/BuzzFoto/FilmMagic) *** Local Caption *** Sandy West