Le ricorrenze, le notizie, il Rock suddiviso per anni: l'Almanacco di Rock by WildSuccedeva oggi 

L’almanacco di Rome by Wild – 22 settembre

5 Ricorrenze per il 22 settembre

Nasce David Coverdale

(Saltburn-by-the-Sea, 22 settembre 1951)

Oggi è il compleanno di David Coverdale, celebre cantante inglese dei Deep Purple prima e dei Whitesnake poi. Dotato di una profonda e potente voce blues, si distingue dai vocalist più squillanti in voga sul finire degli anni ’70 per la sua propensione alla melodia, affinando nel tempo il suo tipico stile definito whispers & screams costruito alternando fasi di dolci e sentimentali gorgheggi a graffianti e duri riff quasi urlati, una sorta di miscela tra il cantato dolce di Paul Rodgers dei Bad Company e quello potente di Robert Plant, ex cantante dei Led Zeppelin.
La sua storia nel mondo del rock ha dell’incredibile quando passò da commesso in un negozio a Redcar (Yorkshire, UK) e cantante di gruppi non professionisti, a cantante solista dei Deep Purple, grazie ad un annuncio sul Melody Maker; non avrebbe mai immaginato che quel nastro consegnato alla segretaria di uno studio di produzione, registrato approssimativamente, in cui cantava brani dei Beatles ed altre vecchie hit, sarebbe stato il “pass” per diventare uno dei cantanti hard rock più popolari al mondo.
La band, impressionata dalla sua straordinaria timbrica blues, lo assoldò immediatamente per sostituire Ian Gillan, e con i Deep Purple incise 3 album, “Burn” e “Stormbringer” con la Mark III, “Come Taste the Band” con la Mark IV, componendo alcuni dei brani più famosi, come Burn o Mistreated, e partecipò a numerosi tour mondiali da cui scaturirono importanti registrazioni video e dischi dal vivo, come ad esempio “Live in Europe” del 1976.
Sciolti i Deep Purple, a Coverdale veniva precluso, per motivi contrattuali stipulati col management, qualunque coinvolgimento musicale in terra britannica, pertanto si vide costretto a spostarsi in Germania per cercare lavoro, che trovò grazie ad Eddie Hardin che lo fece partecipare al progetto film-convention Butterfly Ball di Roger Glover, incidendo la parte vocale di alcuni brani.
Dopo il 1976 Coverdale pubblicò due album solisti, e poi fondò uno dei più conosciuti gruppi hard rock: i Whitesnake, in cui, per i quasi 40 anni della sua storia, militarono molti musicisti tra i più virtuosi e famosi della storia del Rock.

Nasceva Rhett Forrester

(Tucker, 22 settembre 1956 – Atlanta, 22 gennaio 1994)

Oggi ricordiamo il compleanno dell’americano Rhett Forrester, noto per essere stato cantante dei Riot a partire dal 1981. Con il gruppo newyorkese ha pubblicato tre album: l’eccellente “Restless Breed” nel 1982, l’EP dal vivo “Riot Live“, sempre nel 1982, ed il roccioso “Born in America” del 1983. Andando a sostituire il cantante originale Guy Speranza, (1956-2003), con le sue qualità vocali e la sua presenza scenica, Forrester portò i Riot da una dimensione ancora in parte ancorata all’hard rock di matrice anni ’70 ad un sound marcatamente più heavy metal ed ebbe la possibilità di esibirsi in arene a supporto di artisti di grosso calibro quali Rainbow, Scorpions, Kiss ecc. A seguito della sua fuoriuscita e di problemi col management i Riot si sciolsero. La band tenterà di riformarsi, sempre con Forrester alla voce, nel 1987 andando a provare, in alcune date dal vivo, alcune di quelle che successivamente diverranno le canzoni dell’acclamato “Thundersteel” salvo poi optare, per divergenze caratteriali, su Tony Moore come nuovo vocalist.
Dopo aver prestato la sua voce al primo album solista di Jack Starr, (ex-chitarrista dei Virgin Steele), intitolato “Out of the Darkness” nel 1984, Forrester intraprende una propria carriera solista andando a realizzare due album dal titolo: “Gone With the Wind” e “Even the Score“. La canzone più celebre di questi due lavori è “Assume The Position” per la quale viene anche registrato un videoclip parzialmente censurato da MTV nelle scene più esplicite. Punto di forza dello stile vocale di Rhett Forrester è la sua voce corposa dal timbro variegato ed istrionico che lo rende immediatamente riconoscibile.
Ad inizio anni ’80, gli viene conferito il titolo di miglior cantante dell’anno dalla rivista giapponese Burrn! Magazine.
Forrester dette avvio ai progetti Mr. Dirty e Dr. Dirty, ma poco dopo fu assassinato ad Atlanta, il 22 gennaio 1994, mentre tentava di opporre resistenza ad un tentativo di furto della sua automobile. Nel 1996 vedono la luce l’omonimo debutto della band Dogbone di Brian Jay, ex-Keel, (registrato diversi anni prima, ma mai pubblicato in precedenza), ed il CD commemorativo “Hell Or Highwater“. Quest’ultimo è a metà strada tra un “best of” e una raccolta di inediti, dal momento che contiene anche il materiale al quale il cantante stava lavorando prima della sua dipartita. Nell’album è presente la toccante ballad “Love Song” dedicata dal singer alla figlia Jade appena nata. È da ricordare la partecipazione del cantante, nel 1985, al progetto Thrasher con l’esecuzione della canzone “Bad Boys” sull’album “Burning At the Speed of Light“.
Ad inizio anni ’90, Rhett Forrester ha inoltre collaborato con la band canadese Black Symphony e il chitarrista Alex Masi; entrambe le esperienze non hanno prodotto alcun album e sono rimaste confinate perlopiù a semplici demo-tape mai pubblicati. Il 22 giugno 1996 a Rhett Forrester è stato dedicato uno spazio commemorativo all’Hard Rock Cafe di Atlanta.

Nasce Joan Jett

(Filadelfia, 22 settembre 1958)

Oggi compie gli anni Joan Jett, cantante, chitarrista, bassista, produttrice cinematografica e attrice statunitense.
La carriera di Joan Jett ebbe inizio nel 1975 quando fondò le Runaways, una rock band femminile gestita dal manager Kim Fowley, il quale lanciò le cinque ragazze verso il successo internazionale. Fu dopo lo scioglimento delle Runaways che la Jett, e parallelamente la sua collega Lita Ford, intrapresero la carriera solista, ottenendo entrambe un buon successo durante tutti gli anni ’80. La Jett in particolare venne conosciuta grazie al successo globale ottenuto dalla hitI Love Rock ‘N Roll“, cover dei The Arrows, tratta dal disco omonimo (1981), che sarà riconosciuto in assoluto come il suo brano più famoso, riproposto in seguito da altri artisti come Britney Spears, 5ive e Miley Cyrus.
Durante la prima fase della sua carriera, Joan Jett era solita pubblicare dischi composti in buona parte da cover di artisti rock & roll degli anni ’50 e ’60: la sua musica era particolarmente influenzata dall’hard rock, dal glam rock e dal punk rock. Fu in seguito, a partire dai primi anni ’90, che l’artista divenne fonte d’ispirazione per quella schiera di band al femminile rappresentatrici delle scene alternative rock, riot grrrl e grunge.
Da qui ebbero inizio diverse collaborazioni con alcuni gruppi e personaggi del movimento come L7, Bikini Kill, Circus Lupus e Babes in Toyland. Tuttavia la sua carriera subì un calo dopo questo ritorno di fiamma, sparendo dalla scena musicale per diversi anni. Riappare sulle scene con la pubblicazione dell’album “Sinner” (2006), dove torna ad indirizzarsi sul rock degli esordi con sfumature più moderne.

Esce “III Sides to Every Story

22 Settembre 1992: “III Sides to Every Story” è il terzo album in studio del gruppo statunitense Extreme, pubblicato dalla A&M Records. Il disco è strutturato come un concept album diviso in tre lati, i “III Sides to Every Story” indicati nel titolo, che tentano di mostrare i tre diversi punti di vista della vita: il tuo (“Yours“), il mio (“Mine“) e la verità (“The Truth“). I tre lati si contraddistinguono per lo stile musicale differente e le tematiche affrontate. Le parti orchestrali sono state registrate presso i celebri Abbey Road Studios di Londra, in Inghilterra. Nonostante si tratti del lavoro più completo e ambizioso della discografia del gruppo, l’album si è rivelato un parziale insuccesso commerciale se paragonato al precedente “Pornograffitti“. Tuttavia è stato apprezzato dalla critica specializzata ed è comunque riuscito a ottenere buone posizioni in classifica.

Tracce

Yours
1. Warheads – 5:18
2. Rest in Peace – 6:02
3. Politicalamity – 5:04
4. Color Me Blind – 5:00
5. Cupid’s Dead – 5:56
6. Peacemaker Die – 6:04

Mine
1. Seven Sundays – 4:18
2. Tragic Comic – 4:44
3. Our Father – 4:02
4. Stop the World – 5:58
5. God Isn’t Dead? – 2:02
6. Don’t Leave Me Alone (solo nelle edizioni LP e MC) – 5:43
7. The Truth
8. Everything Under the Sun – 21:39
I. Rise ‘N Shine – 6:23
II. Am I Ever Gonna Change – 6:57
III. Who Craes? – 8:19

Formazione

Gary Cherone – voce
Nuno Bettencourt – chitarre, tastiere, pianoforte, organo Hammond, percussioni, cori, produzione
Pat Badger – basso, cori
Paul Geary – batteria, percussioni, cori

Altri musicisti

Steven Sigurdson – violoncello
Geremy Miller – violino

Esce “Psycho Circus

22 settembre 1998: “Psycho Circus” è il diciottesimo album in studio dei KISS. E’ il primo ed unico album registrato con la formazione originale dopo il 1977. Tuttavia, come già accaduto nei primi album degli anni ’80, “Psycho Circus” è stato registrato con musicisti di sessione non accreditati e con la formazione incompleta: Peter Criss suona infatti soltanto in una traccia, (in quelle restanti suona il batterista di sessione Kevin Valentine), e Ace Frehley in due, (nelle altre suonano invece l’ex membro Bruce Kulick e il futuro membro Tommy Thayer).

Tracce

1. Psycho Circus (Curtus Cuomo, Paul Stanley) – 5:30
Voce principale di Paul Stanley
2. Within (Gene Simmons) – 5:10
Voce principale di Gene Simmons
3. I Pledge Allegiance to the State of Rock & Roll (Curtus Cuomo, Holly Knight, Paul Stanley) – 3:32
Voce principale di Paul Stanley
4. Into the Void (Karl Cochran, Ace Frehley) – 4:22
Voce principale di Ace Frehley
5. We Are One (Gene Simmons) – 4:41
Voce principale di Gene Simmons
6. You Wanted the Best (Gene Simmons) – 4:15
Voce principale di Gene Simmons, Paul Stanley, Ace Frehely & Peter Criss
7. Raise Your Glasses (Holly Knight, Paul Stanley) – 4:14
Voce principale di Paul Stanley
8. I Finally Found My Way (Bob Ezrin, Paul Stanley) – 3:40
Voce principale di Peter Criss
9. Dreamin’ (Bruce Kulick, Paul Stanley) – 4:12
Voce principale di Paul Stanley
10. Journey of 1,000 Years (Gene Simmons) – 4:49
Voce principale di Gene Simmons

Formazione

Gene Simmons – Basso, chitarra ritmica nella quinta traccia, voce principale o secondaria
Paul Stanley – Chitarra ritmica o solista (tracce 1, 3 e 6), basso (tracce 5, 7 e 8), voce principale o secondaria
Ace Frehley – Chitarra solista nella quarta e sesta traccia, chitarra ritmica nella quarta traccia, voce principale (Into The Void, You Wanted The Best) o secondaria
Peter Criss – batteria nella quarta traccia; voce principale (I Finally Found My Way e You Wanted The Best) e secondaria

Collaboratori

Bruce Kulick – Chitarra solista nell’introduzione della seconda traccia
Tommy Thayer – Chitarra solista e ritmica
Kevin Valentine – batteria
Bob Ezrin – piano elettrico Fender Rhodes nell’ottava traccia
Shelly Berg – Pianoforte nell’ottava e nella decima traccia

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