Le ricorrenze, le notizie, il Rock suddiviso per anni: l'Almanacco di Rock by WildSuccedeva oggi 

L’almanacco di Rock by Wild – 23 ottobre

3 Ricorrenze per il 23 ottobre

Nasceva Würzel

(Cheltenham, 23 ottobre 1949 – 9 luglio 2011)

Oggi si ricorda il compleanno di Michael Burston, conosciuto comunemente con lo pseudonimo di Würzel, lo scomparso chitarrista membro della band heavy metal Motörhead. Prima di unirsi ai Motörhead nel 1984 ha fatto parte dell’esercito e partecipato in band come i Bastard e i Warfare.
Nel 1984 si è presentato ad un’audizione per far parte della nuova formazione dei Motörhead, per la quale Lemmy cercava un chitarrista relativamente sconosciuto. Alla fine, riuscirono a “spuntarla” in due, così che Lemmy, dopo averli sentiti suonare insieme, decise di tenerli entrambi, ossia Burston e Phil Campbell. La nuova formazione dei Motörhead a due chitarre esordì il 14 febbraio 1984.
Burston ha visto un certo numero di cambiamenti di formazione della band fino all’anno in cui è rimasto, il 1995; infatti abbandonò il gruppo all’indomani dell’uscita di “Sacrifice“. Tenne il suo ultimo concerto coi Motörhead ad Amburgo, in Germania, il 22 dicembre 1994.
Nel 1998, quasi-ispirato dalle esperienze psichedeliche in Belgio, realizza improvvisamente un disco ambient dal titolo “Chill Out Or Die“, che ha ricevuto recensioni da riviste come The Wire, The Daily Mail e Metal Hammer.
Würzel ha suonato nuovamente con i suoi ex-compagni di squadra in varie occasioni, come al Download Festival del 2008 e al Guilfest del 2009. Ha partecipato, (sempre come ospite), anche ad alcune date dei Motörhead nei loro tour inglesi del 2008 e del 2009.
Il musicista è morto il 9 luglio 2011, all’età di 61 anni a causa di fibrillazione ventricolare, causata da cardiomiopatia. Il soprannome tedesco di Würzel, (che significa “radice”), è dovuto alla somiglianza dei capelli di Michael Burston con il personaggio televisivo inglese Worzel Gummidge.

Nasce Robert Trujillo

(Venice, 23 ottobre 1964)

Oggi si festeggia il compleanno di Roberto Agustín Miguel Santiago Samuel Trujillo Veracruz, semplicemente conosciuto come Robert Trujillo. Dal 2003 è bassista dei Metallica, in precedenza ha suonato per i gruppi Suicidal Tendencies, Infectious Grooves, Cyco Miko, Black Label Society e per Ozzy Osbourne. Cresciuto a Venice, Trujillo ha iniziato a suonare per alcuni gruppi della zona prima di unirsi ai Suicidal Tendencies nel 1989, al posto di Bob Heathcote. All’interno del gruppo, si è distinto per l’incorporazione di giri di basso tipicamente funk, soprattutto negli album “Lights…Camera…Revolution!” ed “Art of Rebellion“. Stupito dalle sue performance, il cantante Mike Muir decise di dar vita insieme a Trujillo ad un progetto collaterale, il complesso funk metal Infectious Grooves, sulle scene fin dal 1990.
Dal 2001 al 2003 è stato componente della band di Ozzy Osbourne, con il quale ha inciso gli album “Down to Earth” (2001) e “Live at Budokan” (2002), uscito anche come DVD, oltre a re-incidere assieme a Mike Bordin le parti di basso e di batteria dei primi due album di Osbourne, “Blizzard of Ozz” e “Diary of a Madman“. Nello stesso periodo entra a far parte dei Black Label Society del chitarrista Zakk Wylde.
Robert Trujillo è diventato bassista dei Metallica a seguito di un accordo del gruppo con Ozzy Osbourne, riguardante uno scambio di bassisti, (infatti Jason Newsted entrò a far parte per un breve periodo nella band di Ozzy), il 24 febbraio 2003, dopo l’abbandono di Jason Newsted e grazie ad un accordo con i tre membri storici – James Hetfield, Lars Ulrich e Kirk Hammett – di cui il gruppo spiega nel documentario del 2004 “Metallica: Some Kind of Monster“. Il primo album dei Metallica registrato insieme a Trujillo è stato “Death Magnetic” del 2008, (le parti di basso di “St. Anger” erano state registrate dall’allora produttore Bob Rock).
Con il cantante Benji Webbe, (Skindred, Dub War), Trujillo ha fondato anche i Mass Mental, che in Giappone hanno pubblicato l’album “How to Write Love Songs“. Per un po’ di tempo, ha anche suonato il basso per Jerry Cantrell.
Ha inoltre collaborato al brano “Llamando a la Tierra” della band spagnola Macaco nel loro album d’esordio del 1999, “El Mono En El Ojo Del Tigre“.

Esce “Trespass

23 ottobre 1970: “Trespass” è il secondo album in studio del gruppo britannico Genesis. Vede la formazione incidere con una nuova etichetta discografica, la Charisma, per la quale pubblicheranno sino al 1981, un nuovo produttore, John Anthony, ed nuovo batterista, John Mayhew, che subito dopo la pubblicazione di quest’album lascerà il gruppo e verrà rimpiazzato da Phil Collins. A meno di un anno dall’uscita del primo album, lo stile compositivo del gruppo ha già subito un’evidente metamorfosi: dalle brevi canzoni pop-rock dell’esordio a brani di più ampio respiro, non legati necessariamente alla forma canzone e con estesi sviluppi strumentali a metà strada fra il rock e la musica sinfonica. L’uso del Mellotron li avvicina al sound dei primi King Crimson, (l’influenza di “In the Court of the Crimson King” in questa fase è stata, a posteriori, più volte dichiarata dagli stessi Genesis e, più in generale, le atmosfere del disco contribuirono a far inserire il gruppo nel filone del cosiddetto progressive rock).
L’album contiene due lunghi brani, “Stagnation” e “The Knife“, che per due o tre anni rimarranno parte del repertorio concertistico del gruppo, nonostante i cambi di formazione, (“The Knife” verrà rispolverata occasionalmente anche negli anni ’80. Oscillano attorno ai 7 minuti anche i brani che vanno a comporre il lato A dell’album, “Looking for Someone“, “White Mountain“, (ispirata al romanzo di Jack London, Zanna Bianca), e la canzone d’amore “Visions of Angels“, originariamente scartata da “From Genesis to Revelation” e qui ampliata da nuovi passaggi strumentali. Completa la scaletta il brano acustico “Dusk“, la cui stesura originaria risale anch’essa al 1967-68, come testimonia il demo pubblicato in anni recenti sul cofanetto “Genesis Archive 1967-75“.
È grazie a “Trespass” che i Genesis cominciano ad affermarsi nell’Europa del Nord ed in particolare in Belgio (1ª posizione in classifica) e nei Paesi Bassi, ben prima che in madrepatria. Un interesse relativamente discreto è suscitato anche in Italia: Ornella Vanoni nel 1972 inciderà una cover del brano “White Mountain“, dal titolo “Un Gioco Senza Età“, su testo di Claudio Rocchi.
Trespass” è l’ultimo lavoro con il chitarrista Anthony Phillips, il cui contributo compositivo nel gruppo era stato decisivo fino ad allora e che, lasciati i Genesis, (ultimo concerto a Haywards Heath il 18 luglio 1970), proseguirà in una valida carriera solista.
La copertina dell’album è opera dell’artista Paul Whitehead, al quale il gruppo commissionerà la parte grafica di altri due album dopo questo. L’immagine è in realtà il perfetto ricalco di un disegno realizzato nel 1911 dall’illustratore e scenografo ungherese Willy Pogany (1882-1955) per il libretto del Tannhäuser di Richard Wagner; dalla medesima fonte proviene anche il capolettera gotico del titolo “Trespass“, (che con Tannhäuser ha in comune appunto l’iniziale “T”).
Il cantante dei Genesis, Peter Gabriel, rivendica a sé l’idea di “sfregiare” il disegno con un coltello, in riferimento al brano “The Knife“, ma anche per simboleggiare la compresenza nella musica del gruppo di temi pastorali, (espressi nello stile del disegno stesso), ed altri più aggressivi, nonché più in generale il contrasto fra eleganza vittoriana e violenza repressa, tipico secondo lui del subconscio inglese: un tema quest’ultimo che ricorrerà anche in lavori successivi dei Genesis, come “Nursery Cryme” e “Selling England by the Pound“.

Tracce

Lato A
1. Looking for Someone – 7:00
2. White Mountain – 6:44
3. Visions of Angels – 6:50
Lato B
4. Stagnation – 8:45
5. Dusk – 4:15
6. The Knife – 8:55

Formazione

Peter Gabriel – voce, flauto, fisarmonica, grancassa, tamburello
Anthony Phillips – chitarra acustica 12 corde, chitarra elettrica solista, salterio, cori
Mike Rutherford – chitarra acustica 12 corde, basso elettrico, chitarra nylon, violoncello, cori
Tony Banks – organo, mellotron, pianoforte, chitarra, cori
John Mayhew – batteria, percussioni, cori

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