Le ricorrenze, le notizie, il Rock suddiviso per anni: l'Almanacco di Rock by WildSuccedeva oggi 

L’ almanacco di Rock by Wild – 27 luglio

9 Ricorrenze per il 27 luglio

Nasce Bobby Rondinelli

(Port Jefferson, 27 luglio 1955)

Oggi è il compleanno del batterista americano Bobby Rondinelli.
Si avvicinò alla musica suonando la chitarra che, ben presto, abbandonerà per la batteria, strumento che iniziò a suonare a 11 anni. Dopo essere stato rifiutato dai Kiss nel 1980, nel quale subentrerà infine Eric Carr, il batterista entrerà nello stesso anno nei leggendari Rainbow, gruppo in cui rimarrà fino a metà del 1982. Nel 1983 decise di fondare una propria band assieme al fratello Teddy (chitarra), al quale darà il nome di Rondinelli. Poco prima di avviare questo progetto, suonò durante alcune sessioni dell’album “Love at First Sting” degli Scorpions. Nel 1985 i Rondinelli, con una formazione aggiornata che comprendeva James Lomenzo e Ray Gillen, registreranno del materiale, che però non vide la luce, a causa della prematura dipartita di Gillen che raggiunse i Black Sabbath. Il progetto verrà quindi sciolto quando Bobby Rondinelli e Hendrikson raggiunsero i tedeschi Doro nel 1989, con cui pubblicarono il disco “Force Majeure” nello stesso anno. Nel 1991 fece parte di un gruppo fondato dagli ex membri dei Quiet Riot, Kevin DuBrow e Carlos Cavazo chiamato The Heat. Tuttavia il gruppo riprese il nome dei Quiet Riot proprio quando Rondinelli abbandonerà il progetto, sostituito dal vecchio batterista dei QR, Frankie Banali. Nel 1993 Rondinelli e Gillen si ritrovarono nuovamente assieme nei Sun Red Sun, gruppo fondato già nel 1991 senza la loro presenza. Una volta avviata la band, però, Gillen venne affetto dal virus del HIV. Il 3 dicembre 1993, egli morì nella sua casa in New Jersey. Nel 1992 i Rondinelli si riunirono formati dai fratelli e la sorella Dorothy alle tastiere, ed il bassista Teddy Cook, (ex Dio, Great White). Tra il 1992 e il 1994 Bobby Rondinelli raggiungerà i Black Sabbath con cui pubblicò il disco “Cross Purposes” (1994). Nel frattempo parteciperà come ospite al disco dei Quiet Riot, “Terrified” del 1993. Il batterista aveva collaborato nuovamente con i Quiet Riot quando, assieme al frontman Kevin DuBrow, rimaneggiò un vecchio brano della band intitolato “Mama’s Little Angels“, (nel quale era ancora presente Randy Rhoads), riscrivendone il testo e reintitolandolo “Last Call For Rock ‘N’ Roll“. Questo brano rimaneggiato emerse nella raccolta dei Quiet Riot, “The Randy Rhoads Years“, pubblicata nel 1993. Rondinelli ritornò nei Black Sabbath in occasione di alcune date per supportare il nuovo album “Forbidden“. Dal 2000 il batterista diverrà membro del supergruppo AOR The Sign, con cui pubblicò il disco “Signs Of Life“. Attorno al 2001 cominciarono a circolare alcune voci sulla pubblicazione di un nuovo album dei Rondinelli. Le voci si rivelarono vere quando venne annunciata quell’anno la nuova formazione della band, composta dai fratelli Rondinelli, l’ex cantante dei Black Sabbath, Tony Martin, ed il bassista Neil Murray, (ex Whitesnake, Black Sabbath). L’album vedrà la luce nell’ottobre 2002 con il titolo “Our Cross – Our Sins
Oggi Rondinelli è impegnato con i Lizard, gruppo progressive/hard rock insieme all’ex Riot Mike DiMeo. Inoltre, si occupa dell’endorsement di batterie Ludwig e piatti Paiste. Ha prodotto un suo metodo di batteria, specifico per la doppia cassa, intitolato “The Encyclopaedia of Double Bass Drumming”, pubblicato con l’ausilio della rivista di batteria americana Modern Drummer.

Nasce Rex Brown

(Graham, 27 luglio 1964)

Oggi compie gli anni Rex Robert Brown, noto come Rex, Rex Brown o Rex Rocker, bassista noto per avere fatto parte della band heavy metal Pantera e, successivamente, dei Down.
Bassista anche nella band Kill Devil Hill, costituita inoltre da Vinny Appice alla batteria, Mark Zavon alla chitarra e Jason “Dewey” Bragg alla voce. I Pantera furono la band principale di Rex, con i quali suona dal 1982 fino allo scioglimento del gruppo, avvenuto nel 2003.
Brown compare anche nel disco solista di Jerry Cantrell, “Boggy Depot“, e nell’album del 2005 dei Crowbar, “Life’s Blood for the Downtrodden“.
Inoltre compare anche nel disco omonimo dei Rebel Meets Rebel, progetto parallelo di musica country/metal con David Allan Coe, Vinnie Paul e Dimebag Darrell, suoi colleghi nei Pantera. Il disco doveva uscire nel 2004, ma a causa di vari problemi con la censura, (essendo un disco molto politicizzato), e a causa della morte di Darrell, uscì soltanto nel 2006. Rex Brown è sempre stato considerato dai critici come un ottimo bassista, distintosi negli anni per la sua tecnica efficace e sempre puntuale, per la sua buona fantasia nelle ritmiche e per l’ottimo suono prodotto, in particolare con l’utilizzo del plettro, (come più spesso richiesto dal genere heavy metal).

Esce “Soundtrack from the Film More

27 luglio 1969: “Soundtrack from the Film More“, (spesso chiamato semplicemente More), è il terzo album dei Pink Floyd. Il film al quale l’intero lavoro del gruppo inglese fa da colonna sonora porta il titolo omonimo, (in italiano More – Di più, ancora di più), ed è diretto da Barbet Schroeder.
Per i Pink Floyd è la prima esperienza con una colonna sonora.
L’album comprende re-incisioni delle musiche del film, a volte in forme molto diverse.
Questo è anche il primo disco della band senza il membro fondatore Syd Barrett, allontanatosi dal gruppo all’inizio del 1968 durante le registrazioni del precedente lavoro.
Music from the Film More” raggiunse il 9º posto nel Regno Unito ed il 153° negli Stati Uniti.
Nel 1987 l’album venne ripubblicato in una versione CD. Una versione rimasterizzata digitalmente venne, invece, pubblicata nel 1995 in Europa e nel 1996 in Nord America.
Esistono altre due canzoni, presenti nel film, ma escluse dall’album per motivi di spazio: la strumentale “Hollywood“, composta da David Gilmour, (della durata di 38 secondi) e “Seabirds“, scritta da Roger Waters.

Tracce

1 Cirrus Minor – (Waters) – 5:09 Voce di Gilmour
2 The Nile Song – (Waters) – 3:22 Voce di Gilmour
3 Crying Song – (Waters) – 3:31 Voce di Gilmour
4 Up the Khyber – (Mason, Wright) – 2:10 Strumentale
5 Green Is the Colour – (Waters) – 2:55 Voce di Gilmour
6 Cymbaline – (Waters) – 4:46 Voce di Gilmour
7 Party Sequence – (Waters, Wright, Gilmour, Mason) – 1:07 8 Strumentale
8 Main Theme – (Waters, Wright, Gilmour, Mason) – 5:28 Strumentale
9 Ibiza Bar – (Waters, Wright, Gilmour, Mason) – 3:13 Voce di 11 Gilmour
10 More Blues – (Waters, Wright, Gilmour, Mason) – 2:12 Strumentale
11 Quicksilver – (Waters, Wright, Gilmour, Mason) – 7:07 Strumentale,
12 A Spanish Piece – (Gilmour) – 1:02 Strumentale
13 Dramatic Theme – (Waters, Wright) – 2:16 Strumentale

Formazione

David Jon Gilmour – voce, chitarra solista, bongo
Richard William Wright – tastiere, bongo
George Roger Waters – basso, chitarra ritmica, gong, cori
Nicholas Berkeley Mason – batteria, percussioni, bongo

Esce “Highway to Hell

27 luglio 1979: “Highway to Hell” è il sesto album in studio della band australiana AC/DC. Fu uno degli album di più grande successo del gruppo, e l’ultimo pubblicato con il cantante Bon Scott, che sarebbe morto l’anno successivo. “Highway to Hell” e il successivo “Back in Black” rappresentarono l’apice di successo degli AC/DC e rimangono fra i loro album più apprezzati. “Highway” vendette in un solo anno un milione di copie, confermandosi poi come long seller, (arrivando a circa 15 milioni di copie vendute). L’album ottenne particolare successo in Francia, dove il gruppo registrerà poco dopo il video concerto “AC/DC: Let There Be Rock“, probabilmente la loro testimonianza dal vivo più famosa nonché una delle ultime con Bon Scott ancora vivo. Nel 2003, l’album venne classificato alla posizione 200 nella classifica dei 500 più grandi album di tutti i tempi della rivista Rolling Stone. La canzone più nota del disco è sicuramente la title track.

Tracce

1 Highway to Hell 3:27
2 Girls Got Rhythm – 3:23
3 Walk All Over You – 5:08
4 Touch Too Much – 4:24
5 Beating Around the Bush – 3:55
6 Shot Down in Flames – 3:21
7 Get It Hot – 2:24
8 If You Want Blood (You’ve Got It) – 4:32
9 Love Hungry Man – 4:14
10 Night Prowler – 6:13

Formazione

Bon Scott – voce
Angus Young – chitarra
Malcolm Young – chitarra
Cliff Williams – basso
Phil Rudd – batteria

Esce “Ride the Lightning

27 luglio 1984: “Ride the Lightning” è il secondo album in studio del gruppo statunitense Metallica, l’ultimo pubblicato con la Megaforce Records.
Dopodiché il gruppo firmò per la Elektra Records il 12 settembre dello stesso anno, la quale ripubblicò il disco il 19 novembre. “Ride the Lightning” segna il passaggio del gruppo dalle tipiche tematiche metal dell’album precedente ad altre più mature e politiche. Vari sono gli argomenti trattati come la pena di morte (“Ride the Lightning“), il suicidio (“Fade to Black“), esperimenti scientifici (“Trapped Under Ice“), piaghe bibliche (“Creeping Death“) e avventure letterarie (“For Whom the Bell Tolls“), decisamente anomale per un gruppo thrash metal di quei tempi.
Il disco inoltre è anche l’ultimo album in cui compare il chitarrista Dave Mustaine nei crediti delle canzoni, dopo essere stato cacciato dai Metallica: il suo nome appare infatti in “Ride the Lightning” e in “The Call of Ktulu“.
Fight Fire with Fire” inizia con una lenta introduzione di chitarra acustica dopo la quale vi è un violentissimo riff di chitarra elettrica. La canzone parla generalmente di morte e distruzione.
Ride the Lightning” parla della pena di morte dal punto di vista di un uomo che sta per subire la sedia elettrica.
For Whom the Bell Tolls” è ispirata al noto romanzo di Ernest Hemingway Per chi suona la campana.
Fade to Black” parla di depressione e suicidio.
Trapped Under Ice” parla degli esperimenti sull’essere umano. Il brano era inizialmente pensato per “Kill ‘Em All“, ma è stato inserito nella lista tracce di “Ride the Lightning” subendo qualche modifica nel testo. Inoltre è stato inserito nella colonna sonora del videogioco Guitar Hero World Tour.
Escape” parla di un prigioniero che tenta di scappare. Il brano fu eseguito per la prima volta dal vivo il 23 giugno 2012 in occasione dell’Orion Music + More.
Creeping Death” narra delle dieci Piaghe d’Egitto.
The Call of Ktulu“, è un brano strumentale dedicato allo scrittore horror Howard Phillips Lovecraft. La demo, presente in “Ride the Lightning Demos“, era intitolata “When Hell Freezes Over“. Nel 1984, l’etichetta discografica francese Bernett Records stampò erroneamente 400 copie dell’album colorate di verde anziché blu. Nonostante l’errore, questa versione viene considerata dai collezionisti una rarità.

Tracce

Fight Fire with Fire
Ride the Lightning
For Whom the Bell Tolls
Fade to Black
Trapped Under Ice
Escape
Creeping Death
The Call of Ktulu

Tracce bonus nella versione di iTunes

For Whom the Bell Tolls (Live Version)
Creeping Death (Live Version)

Formazione

James Hetfield – voce, chitarra ritmica
Kirk Hammett – chitarra solista, cori
Cliff Burton – basso, cori
Lars Ulrich – batteria

Esce “Condition Critical

27 luglio 1984: “Condition Critical” è il quarto album in studio della heavy metal band statunitense Quiet Riot pubblicato per l’Etichetta discografica Pasha Records.
Un altro importante album per la band di Los Angeles. “Condition Critical” risulta sulla scia del precedente “Metal Health“, ma nonostante ciò non riuscì ad ottenere gli stessi consensi. Tentarono subito di ottenere il successo imitando la manovra di successo adoperata nel disco precedente, ovvero rifacendo nuovamente un orecchiabile brano degli Slade, in questo caso “Mama Weer All Crazee Now“. Curiosamente un altro gruppo heavy metal nordirlandese, i Mama’s Boys, avevano reinterpretato lo stesso brano, e nello stesso periodo anche la loro versione venne lanciata come hit da classifica, ma la loro versione si piazzò in posizioni più alte nelle chart americane. Il singolo venne lanciato su MTV seguito poi da “Party All Night“.
Seppur i due brani e l’album in generale erano degni di nota, alla sua uscita nel 1984 riuscì a vendere solo 3 milioni di copie contro i 6 milioni del precedente. Certo il gruppo passerà momenti peggiori, e nonostante il mancato successo immediato, l’album verrà comunque ricordato come tra i migliori della band, proponendo diversi memorabili brani come i già citati, che verranno inseriti nelle varie raccolte e proposti live in ogni concerto. Una perla per quanto riguarda l’heavy metal anni ottanta anche se messo in ombra da “Metal Health“.

Tracce

1 Sign of the Times – 5:03
2 Mama Weer All Crazee Now – 3:38
3 Party All Night – 3:32
4 Stomp Your Hands, Clap Your Feet – 4:38
5 Winners Take All – 5:32
6 Condition Critical – 5:02
7 Scream and Shout – 4:01
8 Red Alert – 4:28
9 Bad Boy – 4:21
10 (We Were) Born to Rock – 3:34

Formazione

Kevin DuBrow – Voce
Carlos Cavazo – Chitarra
Rudy Sarzo – Basso
Frankie Banali – Batteria

Altri musicisti

Chuck Wright – Cori e Basso nella traccia 10
Pat Regan – Tastiere
Randy Bishop – Cori

Esce “Surveillance

27 luglio 1987: “Surveillance” è il nono album della band Triumph. L’album è stato registrato ai Metalworks Studios, Mississauga, Ontario, Canada. Questo è l’ultimo album della band con il chitarrista Rik Emmett fino al suo ritorno nel gruppo nel 2000. Mentre Gil Moore e Mike Levine rimasero fermamente fedeli al loro stile blues-rock, Rik Emmett aggiunse parti più moderne e progressive, collaborando nella stesura dei brani con Dixie Dregs e Steve Morse dei Kansas.

Tracce

1 “Prologue: Into the Forever” – 1:01
2 “Never Say Never” – 3:37
3 “Headed for Nowhere” – 6:10
4 “All the King’s Horses” – 1:47
5 “Carry on the Flame” – 5:13
6 “Let the Light (Shine on Me)” – 5:35
7 “Long Time Gone” – 5:12
8 “Rock You Down” – 3:59
9 “Prelude: The Waking Dream” – 1:13
10 “On and On” – 3:44
11 “All Over Again” – 3:59
12 “Running in the Night” – 3:47

Formazione

Gil Moore – batterista, cantante
Mike Levine – bassista, tastierista, corista
Rik Emmett – chitarrista, cantante

Leon Wilkeson ci lasciava

(Newport, 2 aprile 1952 – Ponte Vedra Beach, 27 luglio 2001)

Oggi si ricorda la morte di Leon Russel Wilkeson, bassista statunitense noto per essere stato fra i membri fondatori del gruppo southern rock Lynyrd Skynyrd dal 1972 fino alla sua morte nel 2001. Leon nacque a Newport (Rhode Island), ma dopo pochi mesi dalla nascita si trasferì a Jacksonville in Florida. Sin da piccolo una delle band che più ammirava erano i Beatles, e il suo idolo era Paul McCartney. Cominciò a suonare il basso all’età di 14 anni. Frequentando la scuola conobbe un ragazzo con cui fece amicizia, questo gli disse che suo fratello cercava un bassista per la sua band, costui era Ronnie Van Zant. Così nel gruppo Leon suonava il basso e faceva la seconda voce nell’allora gruppo locale di Ronnie: i Collegiates, da cui però si separò presto, per entrare a far parte di un altro gruppo locale: i King James Version. In questo periodo cominciò ad apprendere gli stile bassistici di Jack Bruce, John Paul Jones, Jack Casady, Phil Lesh e Berry Oakley. Così nei primi anni settanta Leon divenne uno dei bassisti più ricercati di tutta Jacksonville. Nel 1972 Ronnie chiese a Leon se fosse stato disponibile per ricoprire il ruolo di bassista nella sua nuova band: i Lynyrd Skynyrd. Nel 1972 era in competizione con Ed King per diventare bassista degli Skynyrd, inizialmente la scelta ricadde su Ed, che incise da bassista il primo album della band, ma dopo aver ascoltato Ed, Ronnie disse che era il bassista peggiore che avesse mai incontrato, così lo spostò alla terza chitarra, prendendo definitivamente Leon al basso. Da bassista insieme agli Skynyrd registrò i successivi album quali “Second Helping“, “Nuthin’ Fancy“, “Gimme Back My Bullets” e “Street Survivors“. Durante questo periodo comprò un basso Fenderbird da John Entwistle. Questo basso fu usato da Leon per i tour di “Second Helping” nel 1975.
Oltre che con i Lynyrd, fu chiamato anche in alcuni tour di band come i 38 Special, Blackfoot ecc.
Il 20 ottobre del 1977, fu coinvolto anche lui nell’incidente aereo che uccise alcuni membri della band, tra cui l’amico fraterno Ronnie e Steve Gaines. Leon fu ferito gravemente e rischiò di farsi amputare un arto. Dopo l’incidente finì l’avventura di Leon con gli originali Skynyrd. Dopo la fine della band Leon partecipò al progetto solista di Allen Collins, gli Allen Collins Band con cui incise solo un album. Dopo gli Allen Collins Band fece un tour con la band Christian rock, Vision. Nel 1987 gli ex membri dei Lynyrd decisero di riunirsi con alla voce Johnny Van Zant, fratello minore di Ronnie. Il tour doveva essere solo un tributo ai vecchi Lynyrd, ma visto il successo i Lynyrd decisero di scrivere nuovi pezzi. Verso fine anni ’90 Leon fu trovato in overdose dal chitarrista Ed King, che riuscì a rianimarlo e a portarlo in ospedale. Dopo l’episodio Leon decise di continuare i progetti con i Lynyrd Skynyrd.
Il 27 luglio del 2001 venne trovato morto nella sua camera d’albergo a Ponte Vedra Beach in Florida, aveva 49 anni. Contrariamente a quello che si può pensare, Leon morì per cause naturali, pare per arresto cardiaco. Nonostante tutto i Lynyrd decisero di continuare senza di lui sostituendolo con Ean Evans, anche lui da poco deceduto. In uno degli album della nuova formazione dei Lynyrd, “Vicious Cycle” del 2003, è contenuto un pezzo dedicato alla memoria di Leon, “Mad Hatter“. Dopo il terribile incidente Wilkeson strinse un grande rapporto di amicizia con i componenti degli AC/DC che aveva conosciuto e con cui aveva già fraternizzato pochi mesi prima durante la prima tournée americana della band australiana, i quali si recarono in ospedale per visitare il bassista e in seguito lo portarono anche con loro per qualche data del tour.

Mark Shelton ci lasciava

(Wichita, 3 dicembre 1957 – Brande-Hörnerkirchen, 27 luglio 2018)

Si ricorda oggi la morte di Mark W. Shelton, cantante e chitarrista statunitense, leader della band heavy metal Manilla Road.

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