L’almanacco di Rock by Wild – 29 maggio
4 Ricorrenze per il 29 maggio
Nasceva Mike Porcaro
(Hartford, 29 maggio 1955 – Los Angeles, 15 marzo 2015)
Si ricorda oggi il compleanno di Michael Joseph Porcaro, bassista dei Toto, pluripremiata band statunitense. Anche se fin dagli anni settanta in varie occasioni ha suonato con il gruppo, non ne è entrato a far parte ufficialmente fino al 1982, (subito dopo la pubblicazione di “Toto IV“), quando rimpiazzò David Hungate che preferì la carriera di session man a Nashville. Nel brano “Good for You“, incluso nell’album “Toto IV“, Mike ha suonato il violoncello. Subito dopo l’improvviso abbandono di Hungate, Porcaro iniziò ad apparire nei video dei pezzi tratti dal nuovo album, e partecipò al tour successivo. Era il secondo di tre fratelli, come lui celebri musicisti e membri dei Toto, Jeff Porcaro e Steve Porcaro, e figlio del famoso batterista jazz Joe Porcaro.
Mike era endorser ufficiale di bassi Peavey, Sugi e Hofner.
Tra i musicisti influenzati dallo stile di Mike Porcaro c’è il bassista degli In Flames, Peter Iwers.
Il 27 febbraio 2010, dal sito ufficiale dei Toto, si è appreso che Porcaro è malato di Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA). Il 15 marzo 2015 muore nel sonno all’età di 59 anni nella sua casa a Los Angeles
- Members of the rock band Toto pose after placing their handprints in cement as they were inducted into Hollywood’s RockWalk May 4 in Hollywood. FSP/JP – RTROTKU
Nasce Blaze Bayley
(Birmingham, 29 maggio 1963)
Oggi è il compleanno di Blaze Bayley, all’anagrafe Bayley Alexander Cooke, cantante inglese famoso per essere stata la voce degli Iron Maiden tra il 1994 e il 1999. All’inizio della sua attività musicale Bayley era il leader di un gruppo heavy rock di culto in Inghilterra, i Wolfsbane, ma nel 1994 il cantante si unì a sorpresa agli Iron Maiden quando Bruce Dickinson se ne andò per dedicarsi pienamente alla sua attività solista. Con la band britannica Bayley ha inciso gli album “The X Factor” nel 1995 e “Virtual XI” nel 1998. Questi album non riuscirono a ripetere il successo commerciale dei precedenti, né le critiche furono positive. Bayley venne incolpato da molti fan per il fallimento commerciale dei due dischi, salvo venire rivalutato negli anni a venire. Divisero anche le sue prestazioni live: gli arrangiamenti della band non tennero conto del timbro vocale molto diverso di Bayley, rispetto a quello di Dickinson, e a complicare le cose vi furono anche un incidente motociclistico e una pesante allergia alle corde vocali che colpirono il nuovo singer. Secondo rumours mai confermati Bayley ebbe forti tensioni con Nicko McBrain e Janick Gers. Steve Harris, leader indiscusso dei Maiden, non aveva alcuna intenzione di dimissionarlo, ma di fronte all’ultimatum degli altri membri che avrebbero minacciato degli abbandoni, fu costretto a licenziare il cantante. Bayley lasciò dunque gli Iron Maiden per favorire il ritorno di Bruce Dickinson nel febbraio del 1999.
Bayley ne uscì psicologicamente distrutto, ma non si arrese avviando immediatamente la sua nuova carriera. L’anno seguente, incise il suo primo album con la nuova band, i Blaze, successivamente rinominata Blaze Bayley Band. Complessivamente nell’era post-Maiden ha inciso finora sei album, due live e altrettanti dvd dal vivo. Questi lavori sono stati tutti ben recensiti dalla critica e hanno permesso al cantante di riprendersi non solo musicalmente ma anche psicologicamente. Nel luglio 2008 Blaze si è trovato costretto a vegliare sulle condizioni della moglie e manager, Debbie Hartland, ricoverata in un ospedale in seguito a una grave ischemia cerebrale che l’ha colpita nella loro casa. Il 27 settembre 2008 il sito ufficiale di Blaze dà la triste notizia della sua scomparsa a causa di una seconda ischemia. In seguito a questa tragedia, Blaze ha ammesso di voler proseguire con la vita on the road, perché è ciò che la sua consorte avrebbe desiderato, cancellando solo alcune date per poterle stare accanto. Molte di queste vicende sono narrate nella biografia semi-ufficiale del singer, “At The End Of The Day”, scritta dal batterista Larry Paterson.
I progetti portati avanti nel 2011 da Blaze Bayley sono stati molteplici: un tour acustico, (accompagnato in Inghilterra dal fedele amico e chitarrista dei Wolfsbane, Jase Edwards e in Italia da Andrea Neri), e la prima tournée sul suolo americano dai tempi dei Maiden,(accompagnato dalla band canadese Man The Destroyer e dal chitarrista statunitense Rick Plester, che diventerà un occasionale collaboratore di Bayley). Parallelamente il cantante si esibisce nuovamente in numerose date live e giunge all’incisione di nuovo materiale con la sua prima band ormai stabilmente riunita, i Wolfsbane.
Il 2012 sarà un’annata altrettanto intensa: Bayley a febbraio affronta un tour in Russia assieme all’altro ex cantante degli Iron Maiden, Paul Di’Anno e presenta un nuovo lavoro in studio: “The King of Metal“, (tributo ai fans, che Bayley definisce “i soli re dell’heavy metal”), promosso da un massiccio tour mondiale. Nel 2013 oltre alla consueta, intensissima attività live, (in particolare con Di’Anno), dà vita a nuovi tour acustici in Brasile, (con Zwijsen e la violinista olandese Anne Bakker), Europa ed Usa. Negli States Bayley si esibisce col progetto The Foundry, all-star band, che vede coinvolti il chitarrista Rick Plester, il bassista John Moyer e il batterista degli Scorpions, James Kottak. Nello stesso anno, a suggellare l’esperienza acustica, esce l’EP “Russian Holyday” della coppia Bayley-Zwijsen con rivisitazioni unplugged di alcune canzoni della carriera solista di Blaze, songs degli Iron Maiden e l’inedito “Russian Holyday“.
Il cantante annuncia quindi per novembre 2013 l’uscita di “Soundtracks of my life“, doppio best of con cui Bayley intende celebrare i 30 anni dietro al microfono. Ci sono anche due inediti. L’album sarà seguito da un tour mondiale nel 2014. Secondo Bayley un nuovo album potrebbe vedere la luce nel 2016.
Nasce Noel Gallagher
(Manchester, 29 maggio 1967)
Oggi è il compleanno di Noel Thomas David Gallagher, cantautore e chitarrista inglese, già frontman, insieme con il fratello Liam, del complesso inglese Oasis, uno dei gruppi di punta della scena musicale mondiale a partire dagli anni novanta e di cui ha fatto parte sino al 2009, sancendone la fine con il proprio abbandono.
Da sempre chitarrista solista e seconda voce della band, è l’autore di gran parte dei testi e delle musiche che hanno reso il gruppo famoso in tutto il mondo. È soprannominato il “Re del Britpop”. Nel 2011 ha intrapreso la carriera da solista costituendo i Noel Gallagher’s High Flying Birds. In questa veste ha esordito con il disco “Noel Gallagher’s High Flying Birds“, in cui figurano due canzoni già esistenti sotto forma di demo nel periodo con gli Oasis.
Jeff Buckley ci lasciava
(Anaheim, 17 novembre 1966 – Memphis, 29 maggio 1997)
Si ricorda oggi la morte di Jeffrey Scott Buckley, il compianto cantante e cantautore americano figlio del cantautore Tim Buckley. Jeff riscosse in vita la maggior fetta di fama in Francia e Australia e poi, dopo il suo decesso avvenuto per annegamento il 29 maggio 1997, in tutto il mondo, tanto che i suoi lavori rimasero famosi nel tempo e appaiono regolarmente nelle classifiche delle riviste di settore. Il primo disco che comprò fu “Physical Graffiti” dei Led Zeppelin ed il gruppo hard rock Kiss divenne ben presto uno dei suoi preferiti. Intorno all’età di cinque anni iniziò a suonare la chitarra acustica e a 12 anni decise di diventare un musicista, ricevendo in dono l’anno successivo la sua prima chitarra elettrica: un’imitazione di colore nero di una Gibson Les Paul. Nel 1984 si diplomò alla Loara High School e, durante gli anni dei suoi studi, suonò nel gruppo jazz della scuola, appassionandosi al progressive rock e a band come i Rush, i Genesis, gli Yes e a musicisti jazz fusion come il chitarrista Al Di Meola.
La sera del 29 maggio 1997, mentre, a bordo di un furgone guidato dal suo roadie Keith Foti, si stava dirigendo presso gli studi di registrazione, passando lungo le rive del Wolf River, un affluente del Mississippi, chiese all’autista di fermarsi, avendo voglia di fare un bagno. Già in precedenza aveva nuotato in quelle acque, quindi si immerse nel fiume tenendo addosso i vestiti e gli stivali, arrivò fino ai piloni del ponte dell’autostrada (canticchiando il ritornello di Whole Lotta Love dei Led Zeppelin).Nello stesso momento un battello stava transitando, creando un gorgo che probabilmente lo risucchiò. Il cantante scomparve dalla vista di Keith Foti, il quale chiamò la polizia che, pur avendo ordinato un dragaggio della zona, non trovò nulla. Il corpo verrà trovato solo il mattino del 4 giugno, avvistato da un passeggero del traghetto American Queen, impigliato tra i rami di un albero sotto il ponte di Beale Street, la via più importante di Memphis.
- You and I, an album culled from Jeff Buckley’s first demos for Columbia Records, will be released in March.
- ca. 1994 — Musician Jeff Buckley — Image by © Nicola Dill/Corbis