Le ricorrenze, le notizie, il Rock suddiviso per anni: l'Almanacco di Rock by WildSuccedeva oggi 

L’almanacco di Rock by Wild – 3 giugno

5 Ricorrenze per il 3 giugno

Nasce Suzi Quatro

(Detroit, 3 giugno 1950)

Oggi compie gli anni Suzi Quatro, pseudonimo di Susan Kay Quattrocchio, bassista, cantante e attrice statunitense. La Quatro è zia dell’attrice Sherilyn Fenn ed è considerata un’importante esponente femminile del glam rock, fenomeno musicale degli anni settanta. Nasce da genitori cattolici, Art Quattrocchio (originario di Messina) ed Helén Szaniszlay, ungherese; ed è la penultima di tre sorelle e un fratello.
La sua carriera inizia all’età di quattordici anni militando nei gruppi Pleasure Seekers e Cradle. Nel 1971 si trasferisce nel Regno Unito, chiamata dal produttore Mickie Most.
La sua prima canzone, “Rolling Stone“, non ha molto successo, eccetto in Portogallo dove arriva prima in classifica, ma il suo secondo singolo, “Can the Can“, raggiunge la prima posizione in tutte le classifiche europee e australiane. Seguono poco dopo altri tre grandi successi: “48 Crash“, “Daytona Demon” e “Devil Gate Drive“.
Non ottiene gli stessi risultati negli Stati Uniti, nonostante i tour di metà anni settanta siano sostenuti da Alice Cooper. La sua popolarità comincia a declinare nel 1975 in tutti i paesi a eccezione dell’Australia.
Nel 1978 la sua canzone “If You Can’t Give Me Love” raggiunge i primi posti nelle classifiche britanniche e australiane e “Stumblin’ In“, un duetto registrato lo stesso anno con Chris Norman, arriva al quarto posto negli Stati Uniti. Entrambe le canzoni appaiono nell’album “If You Knew Suzi“.
Nel 1985 Suzi Quatro collabora con Bronski Beat e con i membri del gruppo The Kinks, Eddie & the Hot Rods e Dr. Feelgood per una versione del classico “Heroes” di David Bowie prodotta da Mark Cunningham e realizzata nel 1986 per il documentario Children in Need della BBC.
Suzi Quatro ha venduto oltre 45 milioni di dischi.
Suzi Quatro ha intrapreso una parallela attività di attrice partecipando ad alcune serie televisive: appare in sette episodi del telefilm Happy Days, dove interpreta il personaggio di Leather Tuscadero, e in un episodio de L’ispettore Barnaby (Concerto per un assassino). Suzi Quatro è stata sposata con il chitarrista Len Tuckey dal 1976 al 1992, la coppia ha due figli: Laura, nata nel 1982, e Richard Leonard, nato nel 1984.
Si è risposata nel 1993 con Rainer Haas.

Nasceva Billy Powell

(Corpus Christi, 3 giugno 1952 – Orange Park, 28 gennaio 2009)

Oggi si ricorda la nascita di William Norris “Billy” Powell, tastierista dei Lynyrd Skynyrd dal 1970 fino alla morte nel 2009 causata da un infarto. Nato in Texas a Corpus Christi, Powell crebbe in una famiglia militare, infatti il padre faceva parte della marina militare statunitense. Passò molti anni della sua infanzia in Italia, dove era stato stanziato il padre. Dopo che il padre morì di cancro nel 1960, tornò con la sua famiglia negli Stati Uniti e si stabilì a Jacksonville, in Florida. Lì incontrò Leon Wilkeson, futuro bassista dei Lynyrd Skynyrd, alle scuole elementari. La sua passione per il piano crebbe e iniziò a prendere lezioni da un insegnante del posto di nome Madalyn Brown. Fin dall’inizio dimostrò talento per lo strumento tanto che dopo un paio d’anni l’insegnante disse alla madre del giovane Billy che oramai non aveva più nulla da insegnargli. Billy ritornò a Jacksonville dove si iscrisse alla Bishop Kenny High School. Quando si laureò nel 1970, prese parte per poco tempo in un community college, specializzandosi in teoria musicale. Durante questo periodo lavorò come roadie per i Lynyrd Skynyrd. Billy rimase roadie della band per circa due anni. Nel 1972, gli Skynyrd suonarono ad un particolare concerto, un ballo scolastico al Bolles. Dopo il suo supporto di routine a Kevin Elson, Billy ebbe un po’ di tempo per riposarsi. Nell’angolino notò un pianoforte, così Billy ci si avvicinò e si sedette. Billy cominciò a suonare una versione di “Free Bird” reinterpretata da lui al piano, per farla ascoltare al resto del gruppo. Ronnie, meravigliato dall’abilità del giovane Billy, si avvicinò e gli disse: “Avresti dovuto dirmelo che sai suonare il piano in quel modo ed hai lavorato con noi per oltre un anno…”; Billy rispose “Ho studiato pianoforte classico per gran parte della mia vita”. Billy fu preso come tastierista degli Skynyrd dopo questo evento. Nel 1973, i Lynyrd Skynyrd firmarono un contratto con la MCA Records ed ebbero un gran successo negli Stati Uniti con la registrazione del loro primo album “Pronounced ‘lĕh-‘nérd ‘skin-‘nérd“.
La popolarità della band salì alle stelle nel 1974 con il loro successivo album, “Second Helping“, in cui fu introdotto il celeberrimo brano “Sweet Home Alabama“. La band ebbe un grande successo anche nei tre anni dopo, quando nel 1977 pubblicarono l’album “Street Survivors“, che molti considerano il loro miglior album. Tuttavia, tre giorni dopo la pubblicazione dell’album “Street Survivors“, l’aereo degli Skynyrd si schiantò in una foresta vicino McComb, nel Mississippi. Nell’incidente morirono il cantante Ronnie Van Zant, il chitarrista Steve Gaines, sua sorella corista Cassie Gaines, il tour manager Dean Kilpatrick ed entrambi i piloti. I membri sopravvissuti soffrirono di lesioni, chi lievi e chi gravi. Powell soffrì di gravi lacerazioni facciali, perdendo quasi completamente il naso, ma tuttavia venne curato in gran parte. Fu il primo ad essere rilasciato dall’ospedale e l’unico membro a partecipare ai funerali dei suoi compagni deceduti. Durante il periodo compreso tra l’incidente aereo e il ricongiungimento degli Skynyrd nel 1987, Powell si unì ad una band di Rock-Cristiano chiamata Vision, (in cui veniva risaltata l’abilità di Billy al pianoforte): in questo periodo registrò anche tre album lavorando come tastierista della Rossington-Collins Band e della Allen Collins Band. Inoltre spiegò durante i concerti della ritrovata cristianità. Powell si ricongiunse ai Lynyrd Skynyrd nel 1987 per un Tribute Tour, con cui ci rimase fino alla sua morte. Il chitarrista Gary Rossington è l’unico membro rimasto della band originale, che tuttavia continua a registrare e suonare con la band tutt’oggi. Nel 2007, due anni prima della sua morte, Powell suonò il piano nella canzone di Kid RockAll Summer Long“, (che richiama la famosa melodia di “Sweet Home Alabama“). Il 28 gennaio 2009, Billy Powell morì all’età di 56 anni in casa ad Orange Park, in Florida. Powell chiamò il 911 alle 00:55, lamentandosi per mancanza di fiato. Non si presentò all’appuntamento con il dottore il giorno prima, che prevedeva un checkup al cuore. I soccorritori trovarono Powell privo di coscienza, con il telefono ancora in mano. La crew di salvataggio provò a rianimarlo con la rianimazione cardiopolmonare (CPR) ma la sua morte fu segnata alle ore 1:52. Un infarto è stato molto probabilmente la causa della sua morte, ma l’autopsia non è stata effettuata. Un memorial privato per Billy fu tenuto il 31 di Gennaio con tutti gli amici. I pezzi registrati con i Vision furono suonati in via del tutto eccezionale e Kid Rock cantò una canzone dedicata al defunto. Molti musicisti southern rock parteciparono, inclusi gli Skynyrd ed i Vision con tutte le loro famiglie. Lascia tutta la famiglia, la moglie Ellen, i figli Brandon e Joel e le figlie Layla, Ashley e Maggie, il fratello Rick e la sorella Donna. Più tardi gli Skynyrd hanno composto una canzone intitolata “Gifted Hands” dedicata proprio a Powell.

Nasce Doro Pesch

(Düsseldorf, 3 giugno 1964)

Oggi è il compleanno di Dorothee Pesch, cantante tedesca, heavy metal, membro di gruppi quali Warlock e Doro.
È stata una delle più note voci femminili nella scena heavy metal degli anni ottanta, periodo ancora in cui dominavano soprattutto cantanti maschili. Originariamente, Doro faceva parte di una heavy metal band tedesca chiamata Snakebite, che abbandonò nel 1983, formando nello stesso anno i Warlock. Verso la fine dell’anno, il gruppo realizza una prima demo e firma per l’etichetta indipendente Mausoleum Records. A novembre inizieranno invece a comporre alcuni nuovi brani e a registrare il loro primo album. Agli inizi del 1984 i Warlock pubblicano il loro debutto “Burning the Witches” mentre nel 1985 firmeranno per la major Polygram Records. Rispettivamente nel 1985 e 1986 vengono pubblicati due album, “Hellbound” e “True as Steel“. Il 1987 è l’anno del quarto ed ultimo album, (considerato da molti il loro miglior lavoro), “Triumph and Agony“, che viene accompagnato anche dai video delle canzoni “All We Are” e “Für Immer“. L’anno successivo però, il gruppo deciderà si sciogliersi, dando così vita alla carriera solista e ai Doro.
Nel febbraio 1989 il gruppo pubblica il suo primo album ufficiale, “Force Majeure” accompagnato dai video delle canzoni “Hard Times” e “A Whiter Shade of Pale“. Nel maggio dell’anno successivo invece è il turno del loro secondo album, intitolato semplicemente Doro che venne prodotto dal leggendario bassista dei Kiss, Gene Simmons.
Nel 1991 venne pubblicata la raccolta “Rare Diamonds“, che contiene canzoni delle sue due band, Doro e Warlock. Sempre nel ’91 viene rilasciato anche il terzo lavoro dei Doro, “True At Heart“. Durante gli anni seguenti, la band pubblica album dopo album, alternando grandi concerti e tour in tutto il mondo. Escono, nel 1993 “Angels Never Die“, album prodotto da Jack Ponti che partecipa anche al songwriting del disco; nel 1995 “Machine II Machine“; nel 1998 “Love Me In Black“. Durante la fine del decennio escono anche altre raccolte dedicate ai Warlock e ai Doro, come “Warlock Earthshaker Rock“, “Doro: Best of” e “Doro: The Ballads“.
Nel 2000, la cantante tedesca fa un’apparizione al concerto del venticinquennale di attività dei Motörhead, (per la canzone “Born to Raise Hell“, che verrà anche pubblicata sul DVD “25 & Alive Boneshaker” e sul CD “Live at Brixton Academy“. Parteciperà anche ad un tribute dei Dio con il brano “Egypt“.
L’inizio del 2000 si presenta comunque molto prolifico per la band, che pubblica “Calling The Wild” e “Fight“, nel 2002. Il 2003 coincide con il ventesimo anniversario di attività della cantante, che festeggia con il suo gruppo il 13 dicembre, accompagnato anche da altri musicisti come alcuni membri degli U.D.O., Blaze Bayley, Lemmy e Mikkey Dee dei Motörhead.
Un’importante testimonianza delle esibizioni live di Doro di quel periodo si può trovare all’interno del DVD musicale del 2003 “Für Immer” ricco di materiale interessante che comprende un concerto registrato in una grotta a Balve durante il Fight tour e una raccolta di tutti i suoi videoclip.
Nel 2004 registra un concerto dal vivo “Classic Diamonds” avvalendosi della collaborazione dell’orchestra sinfonica di Bocum con in scaletta i suoi pezzi più famosi.
Nel 2006 viene pubblicato il disco “Warrior Soul” dove Doro dimostra ancora una volta che è in grado di suonare del buon rock come ai vecchi tempi. Doro parte per il tour promozionale e arriva anche in Italia, precisamente a Milano, Firenze e Treviso.
Fear No Evil” è il titolo dell’album in studio del 2009, comprendente 11 brani nel suo stile classico. Il disco si apre con la solida “Night of the Warlock” e prosegue degnamente con “Running from the Devil” dove Doro sfoggia la sua voce cattiva come negli anni ottanta mentre “Celebrate” e “25 Years” rappresentano un bilancio della sua lunga carriera.
Nel 2010 viene distribuito il cofanetto “25 Years in Rock“, contenente 2 DVD e 1 CD con inciso il concerto che ha celebrato il venticinquesimo anniversario della carriera di Doro Pesch. L’esibizione risale al 13 dicembre 2008 e si è tenuto a Düsseldorf di fronte a 8.000 fans scatenati. All’interno dell’evento, Doro canta “Big City Nights” e “Rock You Like an Hurricane” assieme a Klaus Meine e Rudolph Schenker degli Scorpions, prima che salgano sul palco i Warlock, con la formazione del 1986.

Nasce Kerry King

(Los Angeles, 3 giugno 1964)

Oggi compie gli anni Kerry Ray King, chitarrista statunitense, fondatore del gruppo thrash metal Slayer nel 1981.
Nasce da padre collaudatore di aerei e madre impiegata di una compagnia telefonica. Presto la famiglia si trasferisce a Burlington, in Ontario, dove King si diploma alla Nelson High School con il titolo di valedictorian.
Inizia a suonare la chitarra in adolescenza e, una volta adulto, si trasferisce a Phoenix, in Arizona, per cercare gruppi in cui suonare. Dopo un’audizione, nel 1981, insieme al chitarrista Jeff Hanneman, fonda il gruppo Slayer. Il primo album, “Show No Mercy” verrà finanziato dal padre di King, insieme al bassista del gruppo Tom Araya.
Nel 1984, completata la tournée di promozione dell’album, King accetta l’offerta da Dave Mustaine per suonare negli esordienti Megadeth, creando malcontento nel gruppo. Dopo pochi concerti, tuttavia, a causa di divergenze personali con Mustaine, King abbandona i Megadeth e torna negli Slayer.
Occasionalmente è anche autore dei testi del gruppo, per lo più incentrati sul satanismo, interesse che egli attribuisce alla sua passione per i film horror. A seguito di continue accuse nei confronti suoi e del gruppo di essere filo-satanici nonché filo-nazisti, King ha dichiarato di non seguire alcuna religione, Satana compreso. È stato sposato tre volte, ha anche una figlia, Shyanne Kymberlee, avuta dal primo matrimonio, e attualmente vive con la sua terza moglie.
È appassionato di sport, in particolare di wrestling e hockey. Inoltre alleva serpenti e possiede un’azienda di merchandising, la KFK Industries (KFK sta per Kerry Fuckin’ King. Negli anni il suo stile musicale è rimasto invariato. Dai primi album degli Slayer fino a “South of Heaven” incluso il suo modo di suonare è sempre stato incentrato sulla velocità e sulle dissonanze piuttosto che sulla melodia.
Tra le sue maggiori influenze cita Judas Priest, Venom, Iron Maiden, Black Sabbath, Deep Purple e Van Halen. In un’intervista con la rivista VG Nett, King definì la scena black metal norvegese una “merda” affermando:
[blockquote]Il black metal norvegese è merda. Non capisco perché questi musicisti pensino che debbano uccidere qualcuno per migliorare la loro musica. Andate a casa e fate pratica con i vostri strumenti invece! Non lo capisco. Non ho la necessità di uccidere qualcuno affinché i giovani musicisti mi prendano come esempio.[/blockquote]
King utilizza chitarre BC Rich “Kerry King Signature” e BC Rich Warlock, caratterizzate da forme molto aggressive e spigolose e tutte equipaggiate con pickup attivi EMG e ponti tremolo Kahler 2315. Usa inoltre amplificatori Marshall “2203KK Kerry King Signature” e Marshall JCM800.

Esce “Deep Purple in Rock

3 giugno 1970: “Deep Purple in Rock“, anche noto come “In Rock“, è il quarto album del gruppo britannico Deep Purple. E’ generalmente considerato come uno dei primi album hard rock, assieme a “Led Zeppelin II” dei Led Zeppelin e “Paranoid” dei Black Sabbath.
Sulla copertina sono raffigurati i volti dei componenti del gruppo come scolpiti nel famoso Monte Rushmore, nel quale vennero scolpite le facce di quattro presidenti americani. Il titolo dell’album, “Deep Purple in Rock“, ha due significati: in rock può essere inteso come riferimento al genere musicale oppure tradotto con nella roccia, in riferimento all’immagine di copertina raffigurante le sculture nella roccia. Nelle studio chat della versione rimasterizzata Ritchie Blackmore e Jon Lord eseguono più volte la sigla di Braccio di Ferro (Popeye the Sailor).
L’album è il primo della formazione classica (la Mark II), con gli innesti di Ian Gillan e Roger Glover, a sostituire Rod Evans e Nick Simper. “Speed King” si apre con una delle introduzioni più rumorose dell’epoca, (in alcuni paesi venne eliminata facendo iniziare direttamente la canzone), grazie al suono dell’organo trasmesso dall’amplificatore per chitarre Marshall e la distorsione della Stratocaster di Blackmore.
Bloodsucker” si mantiene sulla stessa linea con uno stampo più blues e Gillan che inizia a proporre i suoi celeberrimi acuti.
Il primo lato si chiude con la celeberrima “Child in Time“: una ballata blues in continuo crescendo grazie alle progressioni vocali e strumentali. Famosa per gli acuti raggiunti dal cantante, (nei live, combinata all’amplificazione, la sua voce toccherà i 120 decibel, pari al rumore di un aereo a reazione in partenza), sarà uno dei pezzi cardine del loro repertorio fino al live “Come Hell or High Water“, dopo il quale Gillan non riuscirà più a recuperare le note più alte. Lo stesso Gillan ha dichiarato di essere molto affezionato a questa canzone, tanto che, oltre ad averla riproposta da solista, fece promettere ai successivi cantanti dei Purple, (David Coverdale e Glenn Hughes), di non eseguirla mai dal vivo. Promessa sempre mantenuta.
La prima canzone del secondo disco, “Flight of the Rat“, parte con un riff di chitarra elettrica semplice e diretto e nella parte centrale diventa un’alternanza di assoli tra tastiere, chitarra e batteria.
Into the Fire” è un blues più lento, anche se non manca di accelerazione e crescendo tipici del disco.
Living Wreck” ha un sapore più psichedelico, con l’organo di Lord protagonista negli assoli, marcati dal tipico sound acid-rock tipico del periodo.
Lo spirito psichedelico permane anche nella finale “Hard Lovin’ Man“, decisamente più heavy per velocità, volume e distorsione del suono, tanto che viene considerata una canzone base per lo sviluppo di quello che sarà l’heavy metal.
Black Night” è una traccia bonus, divenuta famosa come singolo già due anni prima e da allora presenza fissa nella scaletta dei concerti della band di Hertford.

Tracce

1 Speed King – 5:49
2 Bloodsucker – 4:10
3 Child in Time – 10:14
4 Flight of the Rat – 7:51
5 Into the Fire – 3:28
6 Living Wreck – 4:27
7 Hard Lovin’ Man – 7:10

Tracce bonus per la 25th Anniversary Edition

1 Black Night (original single version) – 3:27
2 Studio Chat (1) – 0:28
3 Speed King (versione in piano) – 4:14
4 Studio Chat (2) – 0:25
5 Cry Free (remix di Roger Glover) – 3:20
6 Studio Chat (3) – 0:05
7 Jam Stew (strumentale) – 2:30
8 Studio Chat (4) – 0:40
9 Flight of the Rat (remix di Roger Glover) – 7:53
10 Studio Chat (5) – 0:31
11 Speed King (remix di Roger Glover) – 5:52
12 Studio Chat (6) – 0:23
13 Black Night (remix inedito di Roger Glover) – 4:47

Formazione

Ian Gillan – voce
Ritchie Blackmore – chitarra
Roger Glover – basso
Jon Lord – tastiere
Ian Paice – batteria

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