Le ricorrenze, le notizie, il Rock suddiviso per anni: l'Almanacco di Rock by WildSuccedeva oggi 

L’ almanacco di Rock by Wild – 30 settembre

6 Ricorrenze per il 30 settembre

Nasceva Marc Bolan

(Stoke Newington, 30 settembre 1947 – Londra, 16 settembre 1977)

Oggi si ricorda il compleanno di Marc Bolan, nome d’arte di Mark Feld, cantante e chitarrista inglese, leader della band glam rock inglese Tyrannosaurus Rex, (il cui nome verrà successivamente abbreviato in T-Rex), dal 1967 all’anno della sua morte, avvenuta per incidente stradale nel 1977.
Artista in vita piuttosto sottovalutato, è oggi comunemente considerato il fondatore del movimento glam rock, poi portato al successo da David Bowie.
Figlio di un camionista, Marc Bolan crebbe a Hackney, nell’East London, e in seguito visse a Wimbledon. In giovanissima età si appassiona a Gene Vincent e a Chuck Berry e diventa Mod. Adolescente ribelle, all’età di quattordici anni viene espulso da scuola. Per un breve periodo fa il modello e nel 1967 si unisce alla band proto-punk John’s Children, di discreto successo negli show dal vivo, ma dalle vendite scarse. Il singolo scritto da Bolan, “Desdemona“, avrebbe forse potuto ottenere qualche successo, se la BBC non lo avesse censurato per il verso “lift up your skirt and fly”. Quando la band si scioglie, Bolan comincia a scrivere i pezzi neo-romantic che appariranno nei primi album dei T-Rex.
Marc Bolan formò i Tyrannosaurus Rex nell’agosto del 1967. Accompagnato dal percussionista Steve Peregrin Took iniziò ad esibirsi in duo acustico con occasionali omaggi a Gene Vincent e Eddie Cochran. La combinazione tra la chitarra acustica di Bolan e il suo distintivo stile vocale, i bonghi di Took e un assortimento di vari tipi di percussioni, compresi strumenti per bambini, procurò alla band un certo seguito nella scena underground. Il DJ John Peel fu loro amico e li aiutò a traghettare la band verso apparizioni più prestigiose.
A partire dal 1974 per Marc Bolan incomincia un periodo difficile: subisce la perdita dei componenti della formazione storica del suo gruppo, (il primo ad andarsene sarà Bill Legend), licenzia il produttore del gruppo Tony Visconti dopo l’insuccesso discografico dell’album “Zinc Alloy and the Hidden Riders of Tomorrow“, e divorzia dalla moglie June Child. Inoltre la salute di Bolan durante questo periodo va peggiorando a causa della sua dieta sregolata, (che lo farà aumentare notevolmente di peso), e della sua dipendenza alla cocaina, (che gli procurerà un attacco cardiaco alla fine del 1974).
Sempre nel 1974, Marc Bolan conosce, durante un tour negli Stati Uniti, la cantante soul statunitense Gloria Jones, con la quale intreccerà una relazione, e dalla quale avrà un figlio chiamato Rolan (nato nel 1975).
Nel 1977 tuttavia Bolan riesce ad uscire dalle dipendenze che aveva collezionato negli anni precedenti e risistema la formazione della sua band, che inciderà un album con il quale torna in classifica. Nell’autunno dello stesso anno presenta un programma televisivo intitolato con il suo nome e riacquista la popolarità che aveva riscosso durante il periodo di maggior successo dei T-Rex.
Marc Bolan muore all’alba del 16 settembre 1977, due settimane prima del suo trentesimo compleanno. Stava tornando a casa dopo aver trascorso la notte in un ristorante con la sua findanzata Gloria Jones, quando l’automobile su cui viaggiava, (una Mini viola guidata da lei), andò contro un albero, dopo che la conducente ne perse il controllo a causa dello scoppio di uno pneumatico.
Bolan era solito citare diversi modelli di automobili nelle sue canzoni, ma non aveva mai preso la patente di guida. Temeva infatti di morire prematuramente in un incidente stradale. Attualmente il luogo dell’incidente, nel distretto londinese di Barnes, è stato trasformato in una sorta di santuario, chiamato Bolan’s Rock Shrine. Qui è stato posto, a partire dal 2002, (l’anno del venticinquesimo anniversario della morte), un busto di Marc Bolan, scoperto durante la cerimonia dal figlio Rolan.

Nasceva Bill Rieflin

(Seattle, 30 settembre 1960 – Seattle, 24 marzo 2020)

Oggi si ricorda il compleanno William “Bill” Rieflin, batterista e tastierista statunitense, per dieci anni nei Ministry e dal 2001 nei R.E.M. Partecipò a molti progetti di industrial rock come Revolting Cocks, KMFDM, Swans oltre al supergruppo da lui creato, i Pigface, che vide la presenza di decine di musicisti tra cui Trent Reznor, Flea e John Lydon. Nel 1999 uscì il suo primo disco solista, “Birth of a Giant“, dove suonava con Robert Fripp e Trey Gunn dei King Crimson. Dalle sessioni di registrazione scaturì un altro disco, “The Repercussions of Angelic Behavior“, a nome Rieflin\Fripp\Gunn. Nel 2005 fondò un nuovo supergruppo, gli Slow Music, dove venne affiancato da Robert Fripp e Peter Buck alla chitarra, Hector Zazou alle tastiere, Fred Chalenor al basso e Matt Chamberlain alla batteria. Fu coinvolto nel progetto musicale The Minus 5, band proveniente da Seattle capitanata da Scott McCaughey alla chitarra, Peter Buck dei R.E.M. al basso, John Ramberg alla chitarra e Rieflin alla batteria. Insieme ai due colleghi dei R.E.M., Peter Buck e Scott McCaughey, affiancò il musicista inglese Robyn Hitchcock nel progetto Robyn Hitchcock and the Venus 3. Indiscrezioni piuttosto insistenti lo volevano ufficialmente membro dei R.E.M. alla fine del loro tour per l’album “Around the Sun“, ma non arrivarono mai conferme dalla band di Athens. Dal 2013 faceva parte dei King Crimson nella formazione sperimentale che comprendeva 3 batteristi. Bill Rieflin è morto per cancro il 24 marzo del 2020, a 59 anni. Era vedovo dell’artista Francesca Sundsten.

Nasceva Chris Schlosshardt

(30 settembre 1964 – 1 febbraio 1991)

Si ricorda oggi il compleanno di Chris Schlosshardt, lo scomparso bassista e fondatore della glam metal band sleazy, Sea Hags. La band si formò a San Francisco nel 1985, costruendo rapidamente un considerevole seguito grazie, in parte, ai primi concerti con artisti del calibro di Motorhead, Ramones e Cramps. Vennero notati da Kirk Hammett, chitarrista dei Metallica, che produsse il loro primo demo e permise loro di procurarsi un contratto con la major Chrysalis Records nel dicembre 1987. L’unico omonimo album “Sea Hags” venne pubblicato nel 1989, tuttavia i tour di supporto vennero posticipati a causa dei problemi di Yocom e Schlosshardt con la droga, mentre la label li aiutò a disintossicarsi prima di ingaggiarli per la promozione dell’album. Il gruppo si sciolse improvvisamente nel febbraio del 1990, pare a causa dell’abuso di droga dei membri della band e della scarsa gestione. Più tardi si sciolse ufficialmente quando Chris Schlosshardt morì di overdose il 1º febbraio 1991 a soli 27 anni.

Esce “Marching Out

30 Settembre 1985: “Marching Out” è il secondo album del chitarrista Yngwie J. Malmsteen con la sua band Rising Force. L’album presenta come quello precedente le particolari caratteristiche del metal neoclassico, stile che ha nel chitarrista svedese il suo principale interprete. A differenza del precedente questo lavoro riporta più episodi cantati fra i quali spiccano i classici “I’ ll see the light tonight” e “I Am a Viking“.

Tracce

1.Prelude – 1:00
2.I’ll See The Light, Tonight – 4:24
3.Don’t Let It End – 4:07
4.Disciples Of Hell – 5:53
5.I Am A Viking – 5:58
6.Overture 1383 – 2:59
7.Anguish and fear – 3:47
8.On The Run Again – 3:22
9.Soldier Without Faith – 6:08
10.Caught In The Middle – 4:17
11.Marching Out – 3:08

Formazione

Yngwie Malmsteen – Chitarra
Jeff Scott Soto – Voce
Jens Johansson – Tastiera
Anders Johansson – Batteria
Marcel Jacob – Basso

Buddy Rich Nasceva

(New York, 30 settembre 1917 – Los Angeles, 2 aprile 1987)

Si ricorda la nascita del batterista statunitense Bernard “Buddy” Rich, definito da alcuni il più grande batterista del mondo in virtù delle sue doti di tecnica, velocità e creatività. Nato a Brooklyn è destinato a vivere nell’ambiente dello spettacolo, infatti all’età di due anni è già sul palco per suonare l’inno americano nello spettacolo che i suoi genitori portavano in giro per gli States. All’età di 4 anni si esibisce come ballerino di tip tap e batterista. All’età di 6 anni è già in piena attività come solista in uno spettacolo (Traps the Drum Wonder). A 11 anni è leader di una propria orchestra. La sua carriera nel jazz inizia nel 1936 con Art Shapiro e solo dopo un anno inizia a raccogliere i primi successi nell’orchestra di Hot Lips Page. Nell’orchestra di Joe Marsala si creò la fama di band driver, infatti tra il 1938 e il 1945 suonò con tutte le più famose orchestre di swing dell’epoca, tra cui Bunny Berigan, Harry James, Artie Shaw, Tommy Dorsey e Count Basie. Sempre negli anni quaranta assieme a Kenny Clarke, Art Blakey e Max Roach è fra i creatori del nuovo stile destinato a cambiare il Jazz, cioè il Be-Bop. Nel 1945 organizza la sua prima Big Band ma alterna ancora presenze nelle orchestre con Harry James, Charlie Ventura, Tommy Dorsey, Les Brown e Joséphine Baker. Nel 1966 la sua orchestra è ormai un riferimento del mondo del jazz. Buddy Rich si è sempre vantato di non aver mai studiato con costanza, ma di aver ricavato la sua tecnica dalla continua pratica quotidiana in concerto.
Rich perfezionò uno stile basato su un elementare uso della coordinazione unito ad una strabiliante tecnica del tamburo rullante. Semplici figurazioni ritmiche vengono distribuite sui vari componenti della batteria, arricchita sulla cassa da più tom; nonostante la velocità di esecuzione egli riusciva a non scadere nel puro tecnicismo grazie alla sua grande musicalità. Anche dopo la sua morte nel mondo si sono susseguiti show, festival e pubblicazioni a lui dedicati. Gli è sopravvissuta la sua band, la Buddy Rich Big Band che di volta in volta onora i più virtuosi batteristi attuali nel sedersi a quella che fu la batteria di Buddy Rich.

Esce “Low

30 settembre 1994: “Low” è il sesto album della thrash metal band americana Testament.
L’abbandono di Alex Skolnick, di Louie Clemente e la pubblicazione di “The Ritual“, album bocciato spietatamente dai fan, furono un duro colpo per la band. Il gruppo perse un chitarrista come Skolnick, che non solo venne definito uno dei migliori del genere, ma diede anche un grande contributo alla popolarità dei Testament. Oltretutto il gruppo perse anche i due validi sostituti di Skolnick e Clemente, ovvero il chitarrista Glen Alvelais e il batterista Paul Bostaph, che suonarono per poco tempo con la band: le loro performance si avvertono solamente nell’EP “Return to Apocalyptic City“. La band, fortunatamente, riesce a risalire la china, soprattutto per merito dell’ingaggio di musicisti di spicco dell’heavy metal, vale a dire il batterista John Tempesta e il noto guitar hero James Murphy. Con i nuovi due arrivati, i Testament tornano ad un sound maggiormente aggressivo e convincente, incidendo un disco non sullo stile dei classici come “The New Order“, ma con un sound prettamente groove metal, sottogenere del thrash sorto in quel periodo. Nasce così “Low“, un lavoro che permise ai Testament di trovare uno spiraglio di luce.
La traccia d’apertura omonima è massiccia, con un Chuck Billy che urla a più non posso, come se volesse manifestare il ritorno dei veri Testament.
Hail Mary” è un brano dove il chitarrismo di Murphy riesce a non far rimpiangere il suo predecessore Skolnick.
Trail of Tears” è un brano melodico con un buon lavoro ritmico di John Tempesta che, con la sua batteria, esegue un groove dal suono pulito e, allo stesso tempo, ben curato nelle dinamiche. “Dog Faced Gods” è un brano veloce e duro, con Billy che usa un tono di voce gutturale che quasi sconfina nel growl.
Urotsukidoji” è un brano strumentale con in evidenza un assolo di basso di Greg Christian.
Il disco finisce con “Last Call“, un altro brano strumentale.
In definitiva si tratta di un disco che vede il gruppo riprendersi dopo la crisi commerciale dell’album precedente.

Tracce

1 Low
2 Legions (In Hiding)
3 Hail Mary
4 Trail of Tears
5 Shades of War
6 P.C.
7 Dog Faced Gods
8 All I Could Bleed
9 Urotsukidoji
10 Chasing Fear
11 Ride
12 Last Call

Formazione

Chuck Billy: voce
Eric Peterson: chitarra ritmica e solista
James Murphy: chitarra ritmica e solista
Greg Christian: basso
John Tempesta: batteria

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