Le ricorrenze, le notizie, il Rock suddiviso per anni: l'Almanacco di Rock by WildSuccedeva oggi 

L’almanacco di Rock by Wild – 7 marzo

Lars-Göran Petrov, spesso abbreviato in LG Petrov (17 febbraio 1972 – 7 marzo 2021).
Si ricorda oggi la nascita di Lars-Göran Petrov, cantante svedese, conosciuto per il suo lavoro con la band death metal Entombed. Ha iniziato la sua carriera come batterista della band Morbid. Questa, pur responsabile di pochissimo materiale, tra demo ed EP, viene considerata una band estremamente influente nel panorama death metal. Dopo lo scioglimento dei Morbid, nel 1988, Petrov si unì alla band Nihilist, dove il suo amico Nicke Andersson suonava la batteria. Qui Petrov prese il ruolo di cantante. Gli stessi Nihilist sono anche considerati una band di un certo rilievo nell’ambito del death metal, nonostante la pubblicazione di un esiguo numero di demo. Nel 1989, i Nihilist si sciolsero, e il bassista Johnny Hedlund fondò la band Unleashed. Gli altri membri formarono gli Entombed. Con gli Entombed, Lars-Göran Petrov pubblicò nove album in studio, tra cui il classico del death metalLeft Hand Path“. Dopo dispute con il chitarrista Alex Hellid, gli altri membri degli Entombed formarono la band Entombed A.D.. Oltre al suo apporto vocale negli Entombed, Lars-Göran Petrov cantò nell’album di debutto “Megatrends in Brutality” della band Comecon (1992). Nel 2012 Petrov ha fondato la band Firespawn, pubblicando tre album in studio. Nell’agosto 2020, è stato annunciato che Petrov aveva il cancro. Si trattava di un cancro al condotto biliare, considerato incurabile perché il tumore non poteva essere rimosso chirurgicamente. È morto nel marzo 2021.

4 Ricorrenze per il 7 marzo

Nasce Doogie White

(Motherwell, UK, 7 marzo 1960)

Compie gli anni oggi Doogie White, cantante scozzese che ha prestato la voce a molti gruppi famosi tra i quali Praying Mantis, Rainbow, Yngwie Malmsteen. Prima dell’affermazione discografica con i Rainbow, debutta con il gruppo La Paz ed in seguito debutta su LP con i Midnight Blue. Nell’ottobre 2009 reincide le vocals in inglese per l’ultimo disco dei Rata Blanca. Nel 2000 invece canta nei Cornerstone. Attualmente fa parte del Michael Schenker Group con il quale è venuto in concerto a Roma nel dicembre 2015.

Nasceva Warrel Dane

(Seattle, Washington, USA, 7 marzo 1961 – San Paolo, San Paolo, Brasile, 13 dicembre 2017)

Si ricorda oggi il compleanno di Warrel Dane, cantante statunitense, membro della metal band Nevermore, nata a Seattle nel 1992..
Iniziò la sua carriera negli anni ’80 cantando nella band Sanctuary. In seguito, avendo la loro etichetta discografica di allora impostogli di cambiare stile con un’inclinazione Grunge (che al tempo si pensava avesse più successo grazie a gruppi come i Nirvana) con il bassista Jim Sheppard ebbe l’idea di abbandonare quella casa discografica e di formare, al contrario, un gruppo con un sound e una linea vocale più aggressiva di quello che erano i Sanctuary, gli attuali Nevermore. Si aggiunsero alla formazione inizialmente il chitarrista Jeff Loomis (già presente come session member nei Sanctuary) e subito dopo il batterista Van Williams. Il primo album solista di Dane, “Praises to the War Machine” fu pubblicato il 28 aprile 2008 da Century Media Records. In esso ha potuto fare uso del suo ampissimo raggio vocale(di circa 5 o 6 ottave, a detta del suo insegnante), del quale non può usare i toni più bassi nei Nevermore, per impedire di non essere sentito.
I suoi testi mostrano una visione cinica della vita, un forte astio contro la religione e il governo, e incertezza nei benefici portati all’uomo dall’avanzamento tecnologico.
Warrel Dane è scomparso nel 2017 all’età di 56 anni in Brasile, colpito da attacco cardiaco durante la lavorazione del suo secondo album solista.

Esce “From Genesis to Revelation

7 marzo 1969: “From Genesis to Revelation” è l’album d’esordio del gruppo progressive rock inglese Genesis. Dopo aver inciso due 45 giri con Stewart alla batteria (“The Silent Sun/That’s Me” e “A Winter’s Tale/One-Eyed Hound“), nell’estate del 1968 la band entra in studio per preparare l’album, approfittando delle vacanze estive dal college. A Stewart era nel frattempo subentrato Jonathan Silver. Il disco ha un filo conduttore “biblico” che va, come il titolo suggerisce, dalla Genesi alla Rivelazione (cioè all’Apocalisse), benché in realtà riferimenti biblici diretti siano presenti soltanto in tre brani sui tredici totali. Per il resto, i testi spaziano dalla canzone d’amore a temi più introspettivi, passando per l’ambiguo ritratto di un condottiero del passato. A dare un’ulteriore impressione di unità all’album, la presenza di brevi intermezzi strumentali che, posti in dissolvenza fra un brano e l’altro, li collegano fra loro. A fronte di una disputa sul nome Genesis, utilizzato all’epoca anche da una band californiana, il produttore decise di far pubblicare il disco con la copertina che recava soltanto il titolo, senza specificare, (se non implicitamente), il nome del gruppo. Questo, unitamente alla copertina stessa, completamente nera, priva di titoli dei brani o di lista dei musicisti, fece sì che alcuni negozi riponessero l’album nelle sezioni di musica religiosa, inficiandone ulteriormente la visibilità. L’album fu, anche per quanto sopra, quasi completamente ignorato all’epoca della pubblicazione, vendendo circa 600 copie. L’anno seguente, i Genesis lasciarono la Decca e firmarono con la nascente Charisma Records di Tony Stratton-Smith. Sulla scia del successo planetario ottenuto dai Genesis nei decenni seguenti, la Decca ha ristampato quest’unico album moltissime volte nel corso degli anni, sia in formato vinile che in CD, spesso cambiandone il titolo o modificandone la scaletta con l’aggiunta dei due singoli.

Tracce

Lato A
Where the Sour Turns to Sweet – 3:16
In the Beginning – 3:44
Fireside Song – 4:58
The Serpent – 3:58
Am I Very Wrong? – 3:31
In the Wilderness – 3:39

Lato B
The Conqueror – 3:22
In Hiding – 3:28
One Day – 3:21
Window – 3:33
In Limbo – 3:30
Silent Sun – 2:13
A Place to Call My Own – 1:59

Formazione

Peter Gabriel – voce, percussioni
Anthony Phillips – chitarra, voce
Tony Banks – organo, chitarra, pianoforte, tastiere, voce
Mike Rutherford – basso elettrico, chitarra, voce
John Silver – batteria
Chris Stewart – percussioni in Silent Sun

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