L’almanacco di Rock by Wild – 7 marzo
3 Ricorrenze per il 7 marzo
Nasce Doogie White
(Motherwell, UK, 7 marzo 1960)
Compie gli anni oggi Doogie White, cantante scozzese che ha prestato la voce a molti gruppi famosi tra i quali Praying Mantis, Rainbow, Yngwie Malmsteen. Prima dell’affermazione discografica con i Rainbow, debutta con il gruppo La Paz ed in seguito debutta su LP con i Midnight Blue. Nell’ottobre 2009 reincide le vocals in inglese per l’ultimo disco dei Rata Blanca. Nel 2000 invece canta nei Cornerstone. Attualmente fa parte del Michael Schenker Group con il quale è venuto in concerto a Roma nel dicembre 2015.
Nasceva Warrel Dane
(Seattle, Washington, USA, 7 marzo 1961 – San Paolo, San Paolo, Brasile, 13 dicembre 2017)
Si ricorda oggi il compleanno di Warrel Dane, cantante statunitense, membro della metal band Nevermore, nata a Seattle nel 1992..
Iniziò la sua carriera negli anni ’80 cantando nella band Sanctuary. In seguito, avendo la loro etichetta discografica di allora impostogli di cambiare stile con un’inclinazione Grunge (che al tempo si pensava avesse più successo grazie a gruppi come i Nirvana) con il bassista Jim Sheppard ebbe l’idea di abbandonare quella casa discografica e di formare, al contrario, un gruppo con un sound e una linea vocale più aggressiva di quello che erano i Sanctuary, gli attuali Nevermore. Si aggiunsero alla formazione inizialmente il chitarrista Jeff Loomis (già presente come session member nei Sanctuary) e subito dopo il batterista Van Williams. Il primo album solista di Dane, “Praises to the War Machine” fu pubblicato il 28 aprile 2008 da Century Media Records. In esso ha potuto fare uso del suo ampissimo raggio vocale(di circa 5 o 6 ottave, a detta del suo insegnante), del quale non può usare i toni più bassi nei Nevermore, per impedire di non essere sentito.
I suoi testi mostrano una visione cinica della vita, un forte astio contro la religione e il governo, e incertezza nei benefici portati all’uomo dall’avanzamento tecnologico.
Warrel Dane è scomparso nel 2017 all’età di 56 anni in Brasile, colpito da attacco cardiaco durante la lavorazione del suo secondo album solista.
- Apr 20th, 2014. Hangar 110, São Paulo, Brasil. Foto: Leandro Pena
- PARIS, FRANCE – FEBRUARY 28: Warrel Dane performs live with ‘Nevermore’, co-headlining show with ‘Symphony X’ at Elysee Montmartre on February 28, 2011 in Paris, France. (Photo by Samuel Dietz/Getty Images) *** Local Caption *** Warrel Dane
- Sanctuary auf dem Wacken Festival zwischen dem 02.08.2012 und dem 04.08.2012 Keine Personenrechte verfuegbar, nur fuer redaktionelle Verwendung © SIGHT OF SOUND, Toenninger Weg 130a, 22609 HH, +49-040-469 66 439, Bankverbindung: Sight Of Sound, Deutsche Bank, BLZ:20070024, KNr.:5240106. Finanzamt HH-Schlump, Veroeffentlichung nur entsprechend unseren AGB, gegen namentliche Nennung, Honorar incl. 7% UST. und Belegexemplar.
Esce “From Genesis to Revelation“
7 marzo 1969: “From Genesis to Revelation” è l’album d’esordio del gruppo progressive rock inglese Genesis. Dopo aver inciso due 45 giri con Stewart alla batteria (“The Silent Sun/That’s Me” e “A Winter’s Tale/One-Eyed Hound“), nell’estate del 1968 la band entra in studio per preparare l’album, approfittando delle vacanze estive dal college. A Stewart era nel frattempo subentrato Jonathan Silver. Il disco ha un filo conduttore “biblico” che va, come il titolo suggerisce, dalla Genesi alla Rivelazione (cioè all’Apocalisse), benché in realtà riferimenti biblici diretti siano presenti soltanto in tre brani sui tredici totali. Per il resto, i testi spaziano dalla canzone d’amore a temi più introspettivi, passando per l’ambiguo ritratto di un condottiero del passato. A dare un’ulteriore impressione di unità all’album, la presenza di brevi intermezzi strumentali che, posti in dissolvenza fra un brano e l’altro, li collegano fra loro. A fronte di una disputa sul nome Genesis, utilizzato all’epoca anche da una band californiana, il produttore decise di far pubblicare il disco con la copertina che recava soltanto il titolo, senza specificare, (se non implicitamente), il nome del gruppo. Questo, unitamente alla copertina stessa, completamente nera, priva di titoli dei brani o di lista dei musicisti, fece sì che alcuni negozi riponessero l’album nelle sezioni di musica religiosa, inficiandone ulteriormente la visibilità. L’album fu, anche per quanto sopra, quasi completamente ignorato all’epoca della pubblicazione, vendendo circa 600 copie. L’anno seguente, i Genesis lasciarono la Decca e firmarono con la nascente Charisma Records di Tony Stratton-Smith. Sulla scia del successo planetario ottenuto dai Genesis nei decenni seguenti, la Decca ha ristampato quest’unico album moltissime volte nel corso degli anni, sia in formato vinile che in CD, spesso cambiandone il titolo o modificandone la scaletta con l’aggiunta dei due singoli.
Tracce
Lato A
Where the Sour Turns to Sweet – 3:16
In the Beginning – 3:44
Fireside Song – 4:58
The Serpent – 3:58
Am I Very Wrong? – 3:31
In the Wilderness – 3:39
Lato B
The Conqueror – 3:22
In Hiding – 3:28
One Day – 3:21
Window – 3:33
In Limbo – 3:30
Silent Sun – 2:13
A Place to Call My Own – 1:59
Formazione
Peter Gabriel – voce, percussioni
Anthony Phillips – chitarra, voce
Tony Banks – organo, chitarra, pianoforte, tastiere, voce
Mike Rutherford – basso elettrico, chitarra, voce
John Silver – batteria
Chris Stewart – percussioni in Silent Sun