Amorphis: il live video di “Bad Blood”
“Bad Blood” è il nuovo live video ufficiale che i finlandesi Amorphis hanno reso disponibile in streaming. Il brano è contenuto nell’ultimo album della band “Under The Red Cloud“, uscito nel 2015 per Nuclear Blast.
Guarda qui il live video di “Bad Blood“
Questa è la tracklist di “Under The Red Cloud”:
01. Under The Red Cloud
02. The Four Wise Ones
03. Bad Blood
04. The Skull
05. Death Of A King
06. Sacrifice
07. Dark Path
08. Enemy At The Gates
09. Tree Of Ages
10. White Night
Gli Amorphis sono un gruppo finlandese folk metal/progressive death metal, formato originariamente da Jan Rechberger, Tomi Koivusaari e Esa Holopainen nel 1990. La band adottò rapidamente un nuovo modo di fare musica e, soprattutto, un nuovo sound, ricco di contaminazioni e sperimentazioni: il risultato fu un mix di Death metal e Folk metal che soprattutto nei primi lavori risultava ancora legato ai canoni del growl. Il successo ottenuto con “Tales from the Thousand Lakes“, album con testi incentrati sul testo epico finlandese Kalevala, grazie all’unione fra parti melodiche e parti death metal fu enorme. Kasper Mårtenson, a disagio con gli obblighi richiesti ad un gruppo in via di consacrazione, fu sostituito da Kim Rantala con il quale la band registrò il famoso “Elegy“, che vide le parti col cantato pulito del nuovo membro Pasi Koskinen prevalere sul growl di Tomi Koivusaari. Capolavori indiscussi della produzione della band finlandese sono i già citati “Tales from the Thousand Lakes“, “Elegy” (con il masterpiece “My Kantele“) e “Tuonela“, considerato l’album più leggero della band. Le tradizioni e le sonorità della musica e della cultura finnica sono ben amalgamate con elementi di progressive death metal di buon livello. In queste due produzioni il growl viene ridotto all’osso, per fare posto ad un cantato pulito e maggiormente aderente alle sonorità folk.
Con i due album “Am Universum” e “Far from the Sun“, il growl scompare del tutto per tornare a far capolino solo con “Eclipse” e successivamente con i seguenti “Silent Waters” e “Skyforger“, formanti un trittico di album stilisticamente piuttosto simili e fortemente influenzati dalla partecipazione di Tomi Joutsen.