Bruce Springsteen - 2016Live Report Live Report Internazionali 

Bruce Springsteen … and Me! @ San Siro 05 07 2016

Bruce Springsteen a Milano. Mi sono chiesto, come descrivere un concerto, quello di uno dei rocker più amati al mondo?
Semplicemente descrivendo la passione per il cantautore del New Jersey, sapendo che ogni suo concerto è sempre diverso dall’altro ma che suscita, sempre, emozioni che ti entrano dentro, nell’anima.
Proprio come mi accade ogni volta che ascolto un suo disco o lo vedo suonare in un concerto.
E sono, penso, le stesse sensazioni  che solo io posso comprendere e che ho condiviso con i 60.000 fan che il 5 luglio hanno riempito San Siro (Milano)  per il concerto del “The River Tour 2016“. Ecco perchè, dico, Springsteen and Me.
E’ la seconda serata milanese del “Boss” (che replica il successo del 3 Luglio) ma non per questo la meno importante perché San Siro e Springsteen generano sempre un trionfo anche alla sua “settima” uscita meneghina.
E’ grinta, è spettacolo allo stato puro. E’ magia, semplicemente magia, anche questa volta come le altre volte.
C’è il rock all’ennesima potenza, musica da far venire brividi, da far venire la pella d’oca.
Bruce Springsteen, la E Street band e San Siro creano ancora un’atmosfera unica e decisamente magica.

Bruce Springsteen il concerto

Il rock & roll inizia alle 20 e 25.
La meravigliosa musica di Ennio Moricone precede l’inizio del concerto; entrano la E Street band e Springsteen.
Qualche secondo e …”Ciao Milano, ciao San Siro“.
Si inizia e non si puo stare fermi. Ci si diverte, si balla, si applaude. La prima è una perla tratta dal monumentale BOX “The Ties That Bind: The River Collection” è “Meet Me in the City” seguita da “Prove It All Night“. E  qui, tra assoli e sax di Jay Clemons (nipote del compianto Clarence Clemons) che duetta con Little Steven in una perfetta sintonia, si arriva a “Roulette” seguita da “The Ties That Bind“.
Lo stadio è già una voce sola con “The ties that bind”… lalalalalla ….
Springsteen e il suo pubblico, una cosa sola:  scende dal palco,  tra i suoi fan e parte “Sherry Darling“.
Ma l’energia e la  forza travolgente continuano con la famosa “Spirit in the Night” per arrivare all’altrettanto famosa “Rosalita“: “….Rosalita jump a little lighter, senorita come sit by my fire I just want to be your lover ain’t no liar,Rosalita you’re my stone desire.
E’ show e Springsteen lo dirige con grande  maestria. Dirige la E Street band e il suo pubblico che lo segue: “Fire”  e “Something in the Night” fanno il resto.
Semplicemente emozionante e penetrante. La perfezione per me e per i 60 mila a San  Siro.
Ma non c’è tempo di fermarsi perché, seguito dal suono del sax di Clemons e dalla batteria di Max Winberg, il Boss esegue due canzoni dell album “The River“, “Hungry Heart” e “Out in the Street“. Springsteen c’è, il pubblico anche e si fa sentire ed apprezza: tutti in piedi a cantare a gran voce. Poi la musica continua con la ballabile “Mary’s Place” e con la piu rockettara “Death to My Home Town“.
San Siro si accende ancora e arriva la bellissima “The River” con l’inconfondibile armonica da bocca: i brividi sono unici e l’emozione è forte. Si sogna: basta socchiudere gli occhi e ci si trova in un altra realtà.
E’ il momento di eseguire “Racing in the Street” e si è rapiti dal piano di Roy Bittan.
E’ puro rock & roll con “Cadillac Ranch” (assoli in sequenza di Bruce, Steven e Nils Lofgren), “The Promised Land” e Bruce lo conferma, con “I’m A Rocker“, nonostante i suoi 66 anni.
Tutti in piedi a ballare nessuno escluso.
Dopo quasi 2 ore il pubblico e Bruce Springsteen non sono stanchi:  sono quasi le 22 e 20 quando partono  “Lonesome Day”  e “Darlington Country“.
E’ infatti il momento di suonare anche il country di  “The Price you Pay”  dell’album “The River” e  poi seguita dalla cover “Because the Night” di Patti Smith con Nils Lofgren in gran forma.
La serata continua e si canta, si balla senza fermarsi e si arriva a “Streets of Fire” mai suonata in questo tour, e lo fa a tutta chitarra anzi a tutte chitarre.
A chiudere la scaletta “The Rising” e “Badlands

Arrivano poi i bis. Si parte con “Backstreets” e la  magnifica introduzione al piano di Roy Bittan  ci fa sembrare di essere in una favola ma lo spettacolo continua con la pietre miliari  “Born to Run”, “Seven Nights to Rock” e la fantastica “Dancing in the Dark“.
Ma è arrivato il momento che il Boss renda omaggio al suo pubblico e lo fa a suo modo, facendo salire sul palco una ragazza con la quale balla e un bambino con il quale inscena una schitarrata. Indimenticabile.
Infine “Tenth Avenue Freeze-Out” e “Shout” durante la quale simula una gag in cui si sente male e viene trasportato fuori su una barella. E’ spettacolo e anche divertimento: c’è tutto Bruce Springsteen.
E’ il momento di salutare e di ringraziare tutta la sua band ricordando anche chi non c’è più: Danny Federici e Clarence Clemmons.

Dopo  3 ore e 30 minuti di concerto Bruce Springsteen chiude e saluta il pubblico con “Bobby Jean” e la versione acustica di “This Hard Land“.
Termina cosi un concerto emozionante. In tutti i sensi emozioni che pochi eletti possono capire: Le parole conclusive dirette al pubblico, “The E Street Band loves you!“.
E io dico I love You, Bruce!

SetList – Bruce Springsteen

1-“Meet Me in the City”
2-“Prove it All Night”
3-“Roulette”
4-“The Ties That Bind”
5-“Sherry Darling”
6-“Spirits in the Night”
7-“Rosalita”
8-“Fire”
9-“Something in the Night”
10-“Hungry Heart”
11-“Out in the Street”
12-“Mary’s Place”
13-“Death to my Home Town”
14-“The River”
15-“Racing in the Street”
16-“Cadillac Ranch”
17-“The Promised Land”
18-“I’m A Rocker”
19-“Lonesome Day”
20-“Darlington Country”
21-“The price You Pay”
22-“Because the Night” (cover Patti Smith)
23-“Streets of Fire”
24-“The Rising”
25-“Badlands”

Encore:
1-“Backstreets”
2-“Born to Run”
3-“Seven Nights to Rock” (cover Moon Mulligan)
4-“Dancing in the Dark”
5-“Tenth Avenue Freeze-Out”
6-“Shout” (cover The Isley Brother)
7-“Bobby Jean”
8-“This Hard Land” (solo acoustic)

Line Up – The E Street Band

Little Steven: chitarra, mandolino, cori
Max Weinberg: batteria
Nils Lofgren: chitarra, cori
Roy Bitten: pano, tastiere, fisarmonica.
Jay Clemons: sassofono.
Garry Talent: basso elettrico.
Soozie Tyrell: violino, chitarra acustica, cori
Charles Giordano: organo, fisarmonica, pianoforte, glockenspiel

… and, The Boss

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