Freak Kitchen: i pazzi sono arrivati @ Crossroads – 13 11 2015
Venerdì 13 novembre il Crossroads si è fatto teatro di un’altra grande serata in nome del Rock! Quello più puro e genuino, contaminato si, ma più veritiero che mai. Signore e signori: i Freak Kitchen scuoterebbero le mura di qualsiasi locale!
I pazzi svedesi sono tornano in Italia e calcano per la prima volta un palco romano, grazie alla lungimirante collaborazione tra Erocks Production, Bagana Rock Agency e Crossroads.
Ad aprire questa splendida serata troviamo due band romane: Noumeno ed Heretic’s Dream.
Noumeno
I primi a salire sul palco sono i Noumeno, freschi di uscita discografica, con la loro seconda prova in studio dal titolo “Escape”. I 4 salgono sul palco quasi in sordina, davanti ad una sala ancora semivuota che inizia a prendere vita proprio grazie alla performance del combo.
Il loro è un prog metal strumentale ben strutturato, degno erede dei padri Dream Theater, da cui attingono a piene mani soprattutto per le ritmiche, e di un certo techno thrash death di stampo americano in voga principalmente nei primi anni ’90 (i cui riferimenti principali sono Death e Cynic fra tutti). Tuttavia non disdegnano anche ispirazioni di stampo più melodico, ben percepibili soprattutto nella chitarra solista che in alcuni fraseggi ricorda un Satriani d’annata, ed elementi neoclassici in puro stile Malmsteen.
Sul palco manca un po’ di dialogo con il pubblico, ma considerata la complessità delle loro composizioni non c’è da stupirsi che l’esecuzione dei brani richieda una grande concentrazione e, pur non essendo, la loro, una proposta particolarmente innovativa, lo show cui abbiamo assistito è caratterizzato da un livello tecnico particolarmente alto, che va tutto a merito della band e che sicuramente è in grado di catturare l’attenzione degli appassionati del virtuosismo musicale.
Noumeno – Set List
Noumeno
Gnu Entry
Rodeo Bing
Ink ++
Jason Backer Tribute
Anger In Vain
24
Noumeno – Line Up
Danilo Carrabino – chitarra
Matteo Salvarezza – chitarra (in sostituzione di Fabrizio Agabiti)
Emanuele Calvelli – basso
Emiliano Cantiano – batteria
Heretic’s Dream
Con gli Heretic’s Dream si cambia completamente genere: la band, female fronted, propone un gothic metal dai suoni moderni, riferimento presente anche nel look di Francesca Di Ventura (voce).
I 5 si presentano oggi con una formazione d’eccezione: sono il chitarrista Marco Piceno ed il batterista Maurilio Di Stefano, infatti, a calare il palco al posto, rispettivamente, di Carlo Nicolucci e Daniele Cortese. E così apprendiamo che questi 2 musicisti hanno imparato i pezzi in soli 6 giorni, dimostrando una grande professionalità ed un’ammirabile passione per la musica.
Le composizioni della band risultano molto interessanti, con ritmiche coinvolgenti ed arrangiamenti ben curati. Anche la presenza sul palco è d’effetto. Purtroppo però da subito, e per tutta la durata dello show, sembra che la frontgirl abbia problemi con i suoi auricolari ed infatti la voce stessa risulta poco incisiva. Un vero peccato, perché la band ha talento e speriamo di poterli rivedere presto in uno show senza problemi tecnici.
Heretic’s Dream – Set List
Outcasted
The Next Level
Golden Cage
Face The Agony
Connection
Chains Of Blood
Heretic’s Dream – Line Up
Francesca Di Ventura – voce
Andrej Surace – chitarra solista
Marco Piceno – chitarra ritmica
Jacopo Greci – basso
Maurilio Di Stefano – batteria
Freak Kitchen
Dopo un veloce cambio palco ed un accenno di soundcheck davanti al pubblico presente, ecco che finalmente i mattatori della serata prendono possesso dei propri strumenti.
Sono in pochi a conoscerli qui a Roma, ed infatti il richiamo di pubblico ha avuto meno effetti del previsto. Eppure i Freak Kitchen hanno saputo conquistare i cuori e lo spirito dei presenti e siamo sicuri che il prossimo anno, (bontà di chi vorrà farli tornare), avranno un pubblico più che raddoppiato.
L’attitudine goliardica è da subito evidente, grazie anche al look di Christer Örtefors, che fa eco ad un’altra band, scandinavo/danese: i D.A.D. Christer si presenta infatti indossando un casco da motociclista ed occhialoni da aviatore, nonché braccia completamente tatuate e barba raccolta in lunghe trecce.
Attivi sulle scene da più di 20 anni e capitanati dal chitarrista Mattias “IA’ Eklundh (che forse pochi ricordano anche nella melodic rock band danese dei Fate), il power trio dimostra da subito di che pasta è fatto!
I brani sono costruiti su un groove trascinante, sorretto da un muro sonoro a dir poco impressionante ed impreziositi dai soli di Eklundh, che sfoggia una tecnica fuori dal comune ed una pulizia di esecuzione ancor più straordinaria. E pensare che il suono della sua chitarra è interamente frutto delle sue dita e completamente privo di effetti: la sua strumentazione comprende giusto una pedaliera base ed un amplificatore. Non è un caso che lo stesso Mattias sia un pupillo di Steve Vai ed ha inciso i suoi tanti dischi solisti proprio per l’etichetta Favored Nations.
L’eccellente qualità tecnica della band però, non la confina nei limiti del virtuosismo. Il trio infatti è capace di non prendersi troppo sul serio ed è proprio questa la genialità della loro proposta. I Freak Kitchen sono capaci di comporre testi che sfiorano il demenziale, interagire con il pubblico, scherzare, interrompere un brano per poi riprenderlo, e far fronte agli imprevisti del palco senza lasciarsi mai fermare. Caratteristiche che appartengono a pochi e solo ai più grandi.
Così, quando, proprio durante il primo pezzo, sono costretti ad interrompere il brano, colgono l’occasione per instaurare da subito un buon feeling con il pubblico presente, (tutto ammassato sotto palco). Occasione che si è ripresentata proprio nel bel mezzo del concerto con la caduta del bassista Christer Örtefors, (che inavvertitamente inciampa sul filo del suo basso).
Da menzionare anche Björn Fryklund alla batteria che, da dietro le pelli, carica ancor di più lo show di energia, incitando più volte il pubblico a farsi sentire. Impossibile poi non notare, al fianco dello strumento, le sue scarpe. Il musicista infatti è rimasto scalzo per tutta la durata dello show.
I tempi in cui il pubblico italiano non era in grado di comprendere l’inglese sono lontani e così Mattias può raccontare aneddoti, giocare con il pubblico ed incitarlo a compiere gesti buffi, ed i presenti si divertono assieme a lui, mentre si susseguono i tanti momenti che hanno caratterizzato questa serata. Come quando Leonardo Porcheddu sale sul palco per interpretare, assieme alla band, il brano “Speak When Spoken To”, o quando Christer prende possesso del microfono per il brano “Razor Flowers”. Impossibile raccontarli tutti, uno per uno, perché quando il Rock va di scena, bisogna viverlo.
E infatti l’entusiasmo del pubblico cresce di pezzo in pezzo, per esplodere completamente quando, alla fine del concerto, la band ci saluta, e si alza un grido unanime che chiede il bis. A questo punto i Freak ci sorprendono di nuovo con una formazione tutta rovesciata: Björn Fryklund prende in mano il basso, Christer Örtefors imbraccia la chitarra e Mattias “IA’ Eklundh si posiziona dietro le pelli per l’esecuzione del successivo brano. Ma il pubblico non ne ha ancora abbastanza e chiede ancora un altro bis. I Freak Kitchen a questo punto non si tirano indietro e ci accontentano.
A questo punto lo spettacolo è davvero finito, ma per fortuna non la serata! La band infatti, invece di rientrare nei camerini, scende direttamente in sala per foto ed autografi di rito, acclamati da tutti i presenti. E speriamo davvero di poterli rivedere al più presto!
Freak Kitchen – Set List
Blind
God Save The Spleen
Nobody’s Laughing
Porno Daddy
(Saving Up For An) Anal Bleach
Chest Pain Waltz
Sloppy
Ranks Of The Terrified
Razor Flowers
Propaganda Pie
Speak When Spoken To
Freak Of The Week
Encore
My New Haircut
Goody Goody
Teargas Jazz
Freak Kitchen – Line Up
Mattias “IA’ Eklundh – voce e chitarra
Christer Örtefors – basso
Björn Fryklund – batteria