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HIM a Milano: per il tour d’addio una data live il 7 Dicembre 2017

HIM a Milano.
La band di Ville Valo, gli HIM, ha annunciato la fine della carriera con un post pubblicato su Facebook. Il tour d’addio si svilupperà da giugno a dicembre e passerà anche dall’Italia per ununica data live all’Alcatraz di Milano.

Di seguito le parole del frontman Ville Valo:

“Dopo un quarto di secolo di Amore e Metal, sentiamo sinceramente che gli HIM hanno terminato il loro percorso naturale e dobbiamo dirci addio per lasciare spazio a visioni, profumi e suoni ancora inesplorati. Abbiamo completato il percorso, abbiamo risolto il quiz e chiuso la porta a chiave. Grazie”.

Di seguito il commento del bassista Mige:

“Prima di questa grande trasformazione, vorremmo offrirvi un’ultima possibilità di sperimentare le nostre live performance al servizio di Sua Maestà. Non sarà un momento in cui piangere, ma una celebrazione del love metal in tutta la sua gloria lovercraftiana! Ci vediamo là!”.

Gli HIM sono un gruppo alternative rock finlandese di Helsinki, fondato nel 1991 dal cantante Ville Valo, dal chitarrista Lily Lazer (Mikko Lindström) e dal bassista Mige Amour (Mikko Paananen). I temi toccati da questo gruppo sono principalmente l’amore e la morte. Il nome corretto della band è scritto tutto maiuscolo, in quanto era originariamente l’acronimo di His Infernal Majesty, scelto scherzosamente, senza reali legami con il mondo satanico.
Il gruppo ha come simbolo l’Heartagram, unione di un cuore e del pentacolo rovesciato, racchiusi in un cerchio, a simboleggiare che l’amore viene dato dalla convivenza (cerchio) del bene (cuore) e del male (pentacolo), sentimento che a detta di Ville Valo è “forse non la cosa più importante, ma l’unico motivo per cui mi alzo dal letto la mattina”. Dall’omonimo album in poi, gli HIM si sono autodefiniti una band Love Metal, ad indicare un sound che si rifà al metal più romantico e melodico. L’album “Greatest Love Songs Vol. 666” può essere considerato gothic metal a tutti gli effetti, genere in cui vengono normalmente racchiusi. Con gli album successivi si ha un’evoluzione del sound, più “ammorbidito”, ma sempre “metal” su album come “Razorblade Romance” fino ad arrivare al pop metal di “Dark Light” e al pop rock di “Deep Shadows and Brilliant Highlights“. L’album “Love Metal” vede un parziale ritorno alle origini, mentre “Venus Doom“, come già intuibile da titolo, richiama sonorità accostabili al doom. Con “Screamworks: Love in Theory and Practice” si ha un ulteriore cambiamento, il suono diventa più veloce e allo stesso tempo più orecchiabile.

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