Live Report Internazionali 

House of Lords: la classe del rock – live report @ Crossroads – 06 04 2014

(Report scritto con la collaborazione di Fabietto)

Domenica 6 aprile, appuntamento dedicato al rock cromato e deluxe nell’ormai consolidata cornice del Crossroads, palco che rappresenta una garanzia e che ha ospitato un buon numero di nomi blasonati ormai!

Potremmo definire la serata quasi come un minifestival, con l’alternanza sul palco di ben 4 band il cui minimo comune denominatore è rappresentato dall’interpretazione più melodica della musica rock.

L’onore ed onere dell’opening è affidato agli Heavenue, band AOR tutta romana. Il gruppo è di recente formazione, tuttavia i singoli membri sono piuttosto conosciuti nel panorama underground, grazie ai diversi progetti musicali di cui fanno e hanno fatto parte. Albert Fish alla voce, Fabio Chiesa al basso, Andrea Nicolè alla batteria, Francesco D’Agnolo alle tastiere e Marco Savini alla chitarra. Solo 4 i brani previsti dalla set list, brani accattivanti, melodici e tecnici allo stesso tempo, di puro stampo ottantiano. Tanto che è proprio il pubblico, entusiasta della proposta degli Heavenue, a richiedere a gran voce l’esecuzione di un’ulteriore canzone. Lo show ha saputo dimostrare il valore di questa band che speriamo di poter riapprezzare live quanto prima.

La seconda band a calcare il palco del Crossroads è quella degli scozzesi Estrella. Forti del loro primo album, uscito due anni fa, sono ben conosciuti nell’ambiente dei festival rock melodici europei che li vedono partecipare al bill con una certa frequenza. Per quanto mi riguarda sono stati una piacevole rivelazione con il loro ottimo mix di melodia e potenza, un rock di estrazione ‘70/’80 mescolato ad un piccolo tocco di modernità. Quello che colpisce di più, però, è la tenuta di palco, tipica dei musicisti abituati ad esprimersi nei live e a dialogare con il pubblico. Ho anche ottenuto una lattina di birra gentilmente offerta dal cantante Paul Gunn. E’ sempre Paul, negli istanti iniziali del quarto brano, “Come Out And Play”, a recitare una frase epica del film “I Guerrieri della Notte”, con tanto di bottiglie scosse tra le dita, come fecero i Twisted Sister nella quasi omonima canzone del 1985. Da menzionare anche la discesa dal palco di Luke Gunn, chitarrista del gruppo, per l’assolo del quinto brano in scaletta “Whaterver it is”.

E’ quindi la volta dei Maxx Explosion, gruppo che presenta la stessa formazione degli House of Lords, eccezion fatta per la presenza di James Christian. Assieme agli headliner della serata era il gruppo che più aspettavo di vedere live, dopo aver acquistato il loro album di esordio, “Forever”, lo scorso anno. Lavoro che ritengo essere la migliore release discografica del 2013 e che la band ha co-prodotto niente di meno che con Don Dokken. Il gruppo si presenta come il più classico dei power trio (basso, chitarra e batteria). Aprono con il loro singolo, già trasformato in videoclip, “Devil’s Locomotive”, brano al fulmicotone, per proseguire con altri pezzi dell’album tra cui “Fallin’ Away”, “Beat Around The Bush” e “Don’t Wanna Break”. Si arriva verso la conclusione con “Famous” e la title track, una power ballad semplicemente meravigliosa. Scontato, ma d’obbligo, evidenziare la tecnica mostruosa dei musicisti sul palco.
Da menzionare assolutamente gli assoli di basso e specialmente quello di batteria, piuttosto originale a confronto di quelli che si ascoltano di solito, nonchè la strepitosa reinterpretazione in chiave attuale della migliore tradizione dell’hard rock americano anno ‘80.

Ed ecco finalmente il momento tanto atteso… tra l’ovazione generale sale sul palco James Christian a completare la formazione degli intramontabili House of Lords! Il loro concerto si apre con “Sahara”, title track del fantastico secondo album. Molte sono le hit storiche proposte, che nella set list ben si mescolano a brani di più recente composizione, appartenenti alla seconda fase di vita della band. Si parte con “Battle”, singolo tratto dall’ultimo album “Precious Metal”, e, sempre dall’ultimo periodo, tra le altre, vengono eseguite “Cartesian Dream”, “I’m Free” e “Come to My Kingdon”. Sebbene tutti i brani rendano perfettamente giustizia al nome della band, i brividi scattano con i classiconi del periodo d’oro, tra cui la già citata “Sahara”, “I Wanna Be Loved”, “Cartesian Dreams” (la cui struttura ricorda “A Touch Of Evil dei Judas Priest), “Love Don’t Lie” (brano scritto da Stan Bush e dedicata a sorpresa ad una ragazza del pubblico), “Slip of the Tongue”, “Can’t Find My Way Home” (cover dei Blind Faith), per arrivare al vero e proprio tripudio generale con “Pleasure Palace”. Inutile soffermarsi sulle doti tecniche della band, già menzionate per i Maxx Explosion, e assolutamente confermate con gli House of Lords. Jimi Bell alla chitarra è strepitoso, veloce, preciso, impeccabile! Chris MCCarvill,oltre che bravissimo bassista, dimostra di avere altrettanta dimestichezza sia con il canto che con i cori. BJ Zampa alla batteria è a dir poco fantasico, un vero e proprio motore che da’ una marcia in più ai brani ed infine lui, il grande e unico James Christian che oltre a deliziare i presenti con la sua splendida voce, alla fine del concerto si intrattiene per oltre un’ora con tutti a parlare, scherzare, fare foto e firmare autografi.

Uno dei concerti più belli dell’anno, purtroppo non adeguatamente supportato dalla quantità di pubblico che avrebbe meritato… sarà che a Roma siamo così pieni di storia che quella del rock ci interessa poco. In ogni caso chi c’era è stato testimone di un evento davvero unico! Grazie Roxx Roma.

Qui l’intervista e i video del concerto

Set List:
ESTRELLA
one love
shout(i wanna hear you)
do it til’we drop
come out to play
whatever it is
party

MAXX EXPLOSION
Devil’s Locomotive
Dreamweaver
Beat Around The Bush
Don’t Wanna Break
Falling Away
Can’t Stop Falling
Famous
Forever
Suicide Door

HOUSE OF LORDS
sahara
big money
battle
cartesian dreams
love don’t lie
purgatorio overture n°2
come to my kingdom
permission to die
demon wheel(bass solo)
i’m free
swimmin’ with the sharks
drumagogery (drum solo)
can’t find my way home
rock bottom
i wanna be loved
pleasure palace
guitarsolo
slip of the tongue

Related posts

Lascia un commento

Il commento è in attesa di approvazione

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.