Dokken - Return To The East Live 2016 - PromoNews 

Dokken: il video “It’s Just Another Day”

Il video “It’s Just Another Day” è il nuovo brano con cui la lineup originale dei Dokken, lo scorso 19 Dicembre ha girato un video ora disponibile online. L’etichetta Frontiers Music Srl pubblicherà il prossimo 20 aprile un nuovo live album dei Dokken, dal titolo “Return To The East Live 2016“. Registrato al Loud Park Festival in Giappone. “It’s Just Another Day” è l’unico brano inedito contenuto nell’album.

Guarda qui il video di “It’s Just Another Day

Questa sarà la tracklist di “Return To The East Live 2016”:

01. It’s Another Day (new studio track)
02. Kiss Of Death
03. The Hunter
04. Unchain The Night
05. When Heaven Comes Down
06. Breakin’ The Chains
07. Into The Fire
08. Dream Warriors
09. Tooth And Nail
10. Alone Again (intro)
11. Alone Again
12. It’s Not Love
13. In My Dreams
14. Heaven Sent (acoustic studio bonus track)
15. Will The Sun Rise (acoustic studio bonus track)

DVD

01. Tooth And Nail
02. Unchain The Night
03. When Heaven Comes Down
04. Breakin’ The Chains
05. Into The Fire
06. Alone Again
07. It’s Not Love
08. Paris Is Burning
09. Kiss Of Death
10. The Hunter
11. Dream Warriors
12. In My Dreams
13. Behind The Scenes

Considerati uno dei gruppi più emblematici della scena heavy metal statunitense, i Dokken, fondati dal frontman Don Dokken da cui prendevano il nome, furono un riferimento per uno stile molto raffinato e di buon gusto, composto da lussuose atmosfere di heavy metal contornato di AOR e dal look elegante e curato. In questo senso può essere riconosciuta come una delle più popolari band del fenomeno hair metal di Los Angeles. Hanno venduto un totale di circa 10 milioni di copie nel mondo e sono stati nominati per un Grammy. Dopo lo scioglimento avvenuto a fine anni ’80, la band si riunisce e, malgrado i diversi cambi di formazione e di stile, continua la propria carriera fino alla reunion della line up originale avvenuta di recente.
Il primo album dei Dokken venne diffuso solamente in Europa e pubblicizzato con alcune apparizioni televisive in Germania. La scarsa produzione e le sonorità ancora non completamente mature, nonché la diffusione esclusivamente europea, non permisero al disco di ottenere un successo rilevante, nonostante questo colpì una certa fetta di pubblico. La Elektra Records che vide nella band un forte potenziale, si affrettò a concludere con loro un accordo. Con la Elektra infatti l’album venne poi ri-realizzato e registrato nuovamente per gli Stati Uniti, dove arrivò il 18 settembre 1983. Per distinguerlo dalla versione europea dell’81, venne chiamato “Breaking the Chains” (con la “g” al posto dell’apostrofo). L’album differiva leggermente dalla sua versione precedente per avere la tracklist in ordine variato, ed il titolo di alcune tracce diverso.
A seguito di ciò la band partì per il suo primo tour negli Stati Uniti, aprendo i concerti dei Blue Öyster Cult. Tuttavia il quartetto venne lasciato con pochi soldi e quasi abbandonato dall’Elektra a causa del mancato successo del primo album. Nonostante la notevole popolarità in Europa, la band non riusciva ad avere lo stesso seguito negli Stati Uniti. Sul finire del 1983, poco prima dell’inizio delle riprese del videoclip di “Breaking the Chains“, il bassista Juan Croucier lasciò i Dokken per unirsi in pianta stabile ai Ratt. Egli venne rimpiazzato da Jeff Pilson, che entrò nella band giusto in tempo per apparire nel video (senza aver suonato nel brano). Quello stesso anno Lynch venne ricontattato per entrare nella band di Ozzy Osbourne. Ozzy aveva subìto la perdita del suo chitarrista Randy Rhoads, e lo sostituì temporaneamente con Brad Gillis dei Night Ranger. Nuovamente chiamato in causa da Dana Strum, Lynch partecipò alle audizioni dove gli venne comunicato che sarebbe stato sicuramente arruolato. Tuttavia egli venne scartato ancora una volta, a favore del virtuoso Jake E. Lee.

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