10 Agosto 1981 - nasce Srdjan BrankovicInterviste Interviste Internazionali 

Intervista a Srdjan Brankovic – L’amore per la musica è più forte della guerra

Srdjan Brankovic, chitarrista di band come gli Expedition Delta ci racconta la musica e le band di cui fa parte. Quest’anno infatti è uscito il nuovo album degli Expedition Delta, un lavoro pieno di rock melodico e progressivo, e Srdjan è così cordiale da rispondere ad alcune domande.

Per chi non lo conoscesse, Srdjan Brankovic è il virtuoso ed industrioso chitarrista di Alogia, Expedition Delta e altri progetti come Despot, Númenor e Lunar Pocket. Uno dei musicisti che ha collaborato al Vivaldi Metal Project, un’affascinante rilettura de Le quattro stagioni di Vivaldi, un sogno ad occhi aperti in musica barocca dal suono heavy metal.
Un vero e proprio artista poliedrico, chitarrista, compositore e produttore, il suo modo di suonare la chitarra si adatta perfettamente a diversi tipi di stile musicale. Ha suonato in numerosi spettacoli dal vivo ed ha aperto per gruppi famosi come: Whitesnake, Apocalyptica, Blaze Bayley, Savatage e molti altri.

L’intervista di Rock by Wild a Srdjan Brankovic

Ciao Srdjan, grazie per il tempo che dedicherai a questa intervista.
Sapevo di te e del tuo lavoro con il Vivaldi Metal Project, amo questo album! Un bellissimo lavoro con grandi artisti. Come sei entrato a far parte di questo progetto ?

SB – Alberto Rigoni e Maestro Mistheria mi hanno chiesto di prenderne parte e sono felicissimo di aver potuto partecipare a questo progetto come musicista della Serbia. Il progetto ha raccolto molti musicisti incredibili provenienti da tutto il mondo, come Helloween, Bruce Dickinson, Tarja

So che hai iniziato a suonare quando eri un adolescente, a quanto pare sei nato con questo grande talento, ti saresti mai aspettato che Srdjan Brankovic diventasse un artista così bravo?

SB – Da quando eravamo bambini, io e mio fratello (chitarrista anche degli Alogia), eravamo grandi fan di heavy metal e collezionisti di album. Credo che questo sia importante. Quando si diventa un musicista essendo prima di tutto un fan, si sa esattamente cosa si vuole fare. Ci sono un sacco di musicisti incredibili oggi, ma senza identità. Onestamente, non penso di essere un chitarrista sorprendentemente virtuoso, o un “grande artista”, ma sono molto felice di fare ciò che mi piacerebbe ascoltare da fan e da chi ama questo tipo di musica.

Che tipo di influenze hai e quanto queste prendono parte al songwriting delle tue band?

SB – L’influenza principale è la musica che mi ha ispirato quando ero un adolescente. Anche se molto spesso non mi sento influenzato tanto dalla musica in sè, quanto da alcuni momenti di vita e periodi in particolare.

Puoi introdurre i membri degli Expedition Delta per le persone non conoscono la band? Come è nato il gruppo?

SB – Il primo album “Expedition Delta” è stato pubblicato nel 2008. In realtà non si trattava ancora di una band, ma di un progetto che ha raccolto molti musicisti appartenenti ad altre band come Shadow Gallery, Tempo Requiem, Labyrith… Per questo disco abbiamo deciso di suonare dal vivo (con i membri degli Alogia in line up), così abbiamo avuto meno ospiti nell’album, ma abbiamo ancora alcune persone speciali – come Bobby Koelble (Death / Death To All) e Santiago Dobles (Aghora). Abbiamo anche un musicista italiano come ospite, in una canzone: Nicola di Già (Banco del Mutuo Soccorso). E poi la nostra manager, Paola, lei è spiritualmente gran parte della band, molto più grande di molti musicisti che hanno suonato per gli Expedition.

Srdjan Brankovic - "Expedition Delta 2" - 2016Mi piace molto la copertina dell’album, c’è un messaggio specifico dietro l’opera d’arte ?

SB – E’ molto simbolica. In realtà sono io stesso sulla copertina, ma non sono facilmente riconoscibile. La strada che ho intrapreso è una sorta di “vita – percorso” ed è fatta della tastiera della chitarra, attraverso il tempo e lo spazio, circondato da nubi che in realtà presentano l’enorme parte astratta di me stesso. E’ dedicata a sogni ed illusioni, da cui sono dipendente.
Così, il percorso inizia dal nulla e porta al nulla infinito e tutto ciò che è vero sono le date che ho lasciato alle spalle. Alcune date molto speciali, alcuni numeri e giorni importanti da ricordare.

Avete programmato un tour nel prossimo futuro? Potrebbe esserci una possibilità di rivedervi live in Italia?

SB – Abbiamo avuto il concerto promozionale dell’album a Roma, al Jailbreak, il 27 maggio, con molti grandi ospiti e colgo questa occasione per dire Grazie a tutti loro. Alla fine si è rivelata una grande festa. In ogni caso, è stato il primo concerto del tour italiano per gli Alogia, che si è concluso dopo 8 date. Credo che ci sarà di nuovo un concerto a Roma nel mese di settembre, per “Animal Live Aid Open”, fissato ancora una volta in Piazza Del Popolo. Abbiamo anche alcuni piani di un tour attraverso l’Italia nel mese di ottobre.

Hai trovato difficoltà ad emergere nel mondo della musica nel tuo paese? Se sì, quali?

SB – La Serbia ha sofferto molto, ci sono state molte guerre negli ultimi 20 anni, la NATO a bombardare, le sanzioni… da qui non si è potuto viaggiare facilmente per molto tempo e ancora non siamo parte dell’UE. Ma l’amore per la musica trova sempre il modo di connettere le persone simili ed è uno dei motivi per cui io tifo per la musica, accanto allo sport. La musica e lo sport collegano le persone, anche se in modo diverso. Tutti coloro che ascoltano l’heavy metal sanno che la nostra è una connessione molto più forte di quella che qualsiasi religione potrebbe creare. E’ una sorta di vera e propria fratellanza (e sorellanza) naturale, e non lo stupido collegamento imposto secondo “fatti storici”. Il nostro emergere dalla Serbia al resto del mondo è stato in realtà aiutato da internet. Poi il destino è stato di grande aiuto.
Altri modi per emergere dalla Serbia non ce ne erano e, sì, credo che il Paese abbia reso le cose piuttosto difficili.

Non voglio farti domande sui problemi politici o di guerra, a cui immagino dovrai rispondere spesso, vorrei però chiederti come vedi la scena musicale underground in Serbia e quale stile di musica è più popolare, ovviamente restando in tema hard rock ed heavy metal.

SB – Abbiamo un sacco di grandi band e musicisti. Non solo in Serbia – lo stesso con tutte le repubbliche ex jugoslave. Prima della guerra, abbiamo davvero avuto una grande scena e ricca ed il pubblico era innamorato della musica rock. La guerra ha portato giorni difficili e conseguenze dure. Quando un paese è povero, la cultura della musica muore. Così, la musica più seguita è il tipo di popolare nostrano. Non mi piace, ma non mi urta. Non abbiamo iniziato con l’intenzione di essere popolari, ma per dare respiro ai sogni che ci rendono felici. Finché avrò questi sogni e una cerchia interna di belle persone che percorrono il mio stesso cammino, che vivono lo stesso sogno, sarò felice. E, sì, abbiamo un sacco di grandi gruppi underground.

Hai suonato con artisti famosi, ma se potessi sceglierne uno in particolare, chi potrebbe essere?

SB – Ho collaborato con molti musicisti famosi, in studio e sul palco, ma per me quelli speciali sono i ragazzi con cui suono e che fanno parte degli Alogia. Dal mio punto di vista, la musica è emozioni e amicizia.

Ti ringrazio moltissimo per questa intervista e spero di vedervi presto sul placo in Italia. Vorresti dire qualcosa in particolare ai vostri fan?

SB – Vorrei dire Grazie a tutti voi ragazzi che avete speso un po’ di tempo per leggere questa intervista. Il tempo è l’unica cosa che abbiamo davvero, quindi grazie per aver sprecato alcuni minuti preziosi per me. In particolare vorrei dire Grazie a te, Valeria, grazie per averci dato spazio, grazie per pensarci ed entrare in connessione con la nostra musica. Grazie per le domande intelligenti. Spero di incontrarvi tutti in Italia!

Expedition Delta – line up

Nikola Mijic
Srdjan Brankovic
Vladimir Djedovic Vlad
Gary Wehrkamp
Milos Kovacevic
Shawn Gordon

AlogiA – live up

Nikola Mijić
Srdjan Brankovic
Miroslav Branković
Mladen Gošić / Vladimir Đedović
Marko Milojević, Srđan Golubica, Stanko Đukić

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