Black Stone Cherry: il bassista Jon Lawhon lascia la band
Jon Lawhon, bassista dei Black Stone Cherry, ha lasciato l’hard rock band statunitense con cui ha suonato sin dagli inizi nel 2001.
Di seguito il commento dei Black Stone Cherry:
“A tutti i nostri fantastici fan, è a malincuore che vi informiamo che Jon Lawhon ha deciso di prendersi una pausa a tempo indeterminato dalla musica e dai tour per motivi personali. Jon lascia quindi i Black Stone Cherry.
Vogliamo bene a Jon, gli auguriamo tutto il meglio per tutti i suoi impegni futuri e conserveremo i ricordi e l’eredità che abbiamo costruito con lui in oltre vent’anni come band. Vi chiediamo di rispettare Jon e la privacy della band in merito a questa questione. Nel frattempo, non vediamo l’ora di tenere altri show nel 2021 e oltre!”.
Si attende l’annuncio del sostituto.
I Black Stone Cherry (spesso abbreviati in BSC) sono un gruppo rock statunitense formatosi nel giugno del 2001 a Edmonton nel Kentucky (USA). John Fred spiegò che “Quando vivi in un’area dove non c’è competizione nel suonare lo stesso tipo di musica, tu puoi creare il tuo stile personale”. È per questo che il loro stile è molto vario. La band si formò ufficialmente il 4 giugno del 2001, iniziando a suonare nella sala prove che usavano gli stessi Kentucky Headhunters. Con l’espansione della loro popolarità decisero di registrare le loro canzoni. Al termine della registrazione fecero un concerto nella palestra della scuola dove li attendevano 1500 persone. Non appena l’album uscì il preside della scuola li invitò di nuovo a suonare per celebrare l’evento, dove furono accolti trionfalmente. La musica dei Black Stone Cherry è spesso paragonata a quella dei Lynyrd Skynyrd e dei Black Crowes, con influenze dei Led Zeppelin. Alcune canzoni dal sound più heavy ricordano i Soundgarden e gli AC/DC, ma anche i Metallica degli anni ’90, con riff di chitarra simili a quelli dei Guns N’ Roses ed in altre canzoni ai ZZ Top. Benché le loro influenze si facciano sentire sono riusciti comunque a sviluppare un loro personalissimo stile, molto potente e diretto. Le loro canzoni sono spesso supportate da ottimi testi con contenuti di qualità. Ad esempio, “Lonely Train” tratta di quello che succede ad una famiglia quando un componente va in guerra. “Rain Wizard“, invece, narra di un misterioso saggio che secondo una leggenda locale aveva fatto piovere in un periodo di siccità.
La loro etichetta discografica è la Roadrunner Records.