Pig Destroyer - Head Cage - Album CoverNews 

Pig Destroyer: il nuovo video “Mt. Skull”

Mt. Skull” è il nuovo videoclip ufficiale che i Pig Destroyer hanno diffuso online. Il brano sarà presente sul nuovo album, “Head Cage“, in uscita il 7 settembre prossimo per Relapse Records. Il video di “Mt. Skull” è stato diretto da Joe Stakun.

Guarda qui il video di “Mt. Skull

Questa sarà la tracklist di “Head Cage”:

01. Tunnel Under The Tracks
02. Dark Train
03. Army Of Cops
04. Circle River
05. The Torture Fields
06. Terminal Itch
07. Concrete Beast
08. The Adventures Of Jason And Jr
09. Mt. Skull
10. Trap Door Man
11. The Last Song
12. House Of Snakes

I Pig Destroyer sono un gruppo grindcore nato a Washington D.C., USA, nel 1997 che combina il grindcore con elementi doom metal, thrash metal e hardcore punk. I Pig Destroyer hanno gettato le basi di un nuovo modo di fare grindcore, ricevendo larghi consensi grazie al loro stile unico, dovuto anche all’assenza di un bassista sugli album in studio. La band nasce nel 1997 col cantante J.R. Hayes (cantante anche degli Enemy Soil), il chitarrista Scott Hull (Agoraphobic Nosebleed, Anal Cunt, Japanese Torture Comedy Hour e altri) e il batterista John Evans, poi rimpiazzato da Brian Harvey l’anno successivo. Il gruppo, che all’inizio è molto impegnato politicamente, deve il suo nome alla protesta verso la legge e l’autorità. Credendo che “Cop Killer” e “Cop Destroyer” fossero nomi troppo banali, decisero di chiamarsi Pig Destroyer (“pig“, cioè “maiale”, nello slang statunitense è un termine che identifica la polizia). Il gruppo basa i suoi testi in maniera su argomenti quali l’omicidio, la pazzia, il sesso e l’orrore. Nel luglio 2000 la Relapse Records scrittura la band e produce lo split con gli Isis, e alla fine dello stesso anno viene pubblicata anche la raccolta “38 Counts of Battery“, contenente l’intera discografia della band (tra demo e split).[4] Nel 2001 esce “Prowler in the Yard“, seguito nel 2004 da “Terrifyer” che contiene anche un DVD con una traccia di 30 minuti intitolata “Natasha“.

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