New Disorder @ Contestaccio - 25 03 2016Live Report Live Report Locali Live Report Nazionali 

New Disorder + La Malastrada @ Contestaccio – 25 03 2016

La band alternative metal romana New Disorder è tornata a suonare nella propria città natale, giusto in tempo per salutare il proprio pubblico prima di partire per un tour europeo. Il palco del Contestaccio non è nuovo per loro, ma stavolta ad aprire la serata troviamo i La Malastrada, trio free jazz che sa subito come scaldare gli animi dei presenti.

La Malastrada

Nati nel 2010 come prosecuzione del progetto solista di Andrea Caovini, i La Malastrada danno il via alla serata con nove brani tratti dal loro disco d’esordio – “Tra la Macchina e il Portone” -, che ben si sposano con l’atmosfera intima che si respira al Contestaccio. A onor del vero, la serata inizia più tardi del previsto, con la band di Velletri che sale sul palco solo verso le 23:30, ma questo ritardo non ha minimamente pesato sulla performance della band, che si è saputa decisamente far apprezzare dal pubblico presente, come testimoniato dai numerosi applausi e dai compimenti urlati a squarciagola.
Il successo di questo trio sta nell’unione del cantato italiano e della musica d’oltreoceano, con testi incentrati ironicamente su momenti di gioventù (“La Macchina di Papà”) o su sogni dentro un cassetto mai aperto (“Billy”). La loro miglior prova però è sicuramente “Sono Strano”, che in pochi minuti riassume le contraddizioni di ognuno di noi, nella vita privata come in quella pubblica; inoltre dal vivo risulta più interessante che su disco, in quanto priva di una certa post-produzione che tende a plastificare la canzone.
Andrea Caovini si presenta impeccabile con il piano tra le mani, ma forse è più la sua profonda voce ad essere il punto di forza del suo gruppo, senza nulla togliere ad Emanuele Colandrea (batteria) e Luca Balsamo (basso), che svolgono un lavoro egregio con il proprio strumento. Peccato perciò per certe incomprensioni durante le chiusure delle canzoni, con Colandrea che si appresta a chiudere un po’ più tardi rispetto a Caovini. Piccoli errori che però vengono sfruttati a favore della band durante il proseguimento del concerto, come quando si sta per iniziare sulle note di “Cupido Ha Sbagliato Mira”, con Caovini che chiede al suo batterista chi vuole dare il tempo.
Insomma, una solida performance i cui piccoli problemi sono riusciti a mettere in risalto la bravura di questi tre musicisti romani, sicuramente meritevoli di un ascolto.
Nel loro canale YouTube hanno caricato tutto il loro disco: ascoltatelo senza pregiudizi, non ve ne pentirete.

Set List La Malastrada

Belli fuori
Malamore
Billy (e il suo cassetto)
Cupido ha sbagliato mira
Come vecchie storie
La macchina di papà
Molto Strano
Una canzone sulla pioggia (e qualche serenata)
Tu No (You Know)

Si supera così la mezzanotte, e si dovrà attendere un’ulteriore mezz’ora per vedere il palco pronto ad ospitare i New Disorder. Nel frattempo, constatiamo ancora una volta che purtroppo il pubblico in sala non tende ad aumentare. Certo, è un classico vedere le persone dileguarsi fra un gruppo e l’altro e assistere, quando il gruppo successivo è ormai prossimo a suonare, solo ad un parziale ritorno delle persone presenti poco prima. In questo caso, sarà l’ora, sarà il giorno, ma rimane un peccato vedere tanta energia sul palco catturata da un un pubblico più esiguo di quello meritato, almeno numericamente parlando. Eppure, come si dice… pochi ma buoni, no?

New Disorder

A mezzanotte e mezza è finalmente giunto il momento dei New Disorder, che salgono sul palco praticamente tutti insieme, senza perdere molto tempo in presentazioni e suonando quasi immediatamente. Del resto sono praticamente di casa al Contestaccio, che li ha visti protagonisti più volte negli ultimi anni.
La partenza è subito aggressiva: riff poderosi in primo piano cambiano decisamente tono alla serata, che era iniziata in maniera sicuramente meno prorompente. La voce di Francesco Lattes appare subito in gran forma, e lo sarà per tutto il resto dell’ormai nottata, con alcune incursioni nello scream e nel growl che rientreranno perfettamente nelle sue corde. Tuttavia, chi offre più spettacolo sul palco è indubbiamente Ivano Adamo, il bassista che, oltre a fare da seconda voce e i cori, salta avanti e indietro durante i pezzi più tirati e va giù di headbanging come se non ci fosse un domani, non negando sguardi buffi al pubblico di tanto in tanto.

Come anticipato, durante la serata, la band romana ha presentato due nuovi brani, tratti dal nuovo album ancora inedito: “Curtain Call” e “Deception”. La prima inizia decisamente in modo atipico per gli standard della band, con un intro meno violento del solito, ma con un chorus molto orecchiabile che rimane facilmente in testa, come loro solito del resto. Un piccolo aneddoto riguardo la canzone: Fabrizio Proietti ha imparato a suonarla solo durante il soundcheck pomeridiano, rendendo così la performance ancora più “unica”. La band si è trovata infatti a dover sostituire d’improvviso Christian Caruso, trovando in Fabrizio Proietti, chitarrista dei New Disorder fino a qualche mese fa, il pezzo mancante (e che pezzo! – ndr). Era una prima volta per tutti – è stato il debutto di questa canzone -, ma il resto del gruppo ovviamente conosceva meglio la struttura della traccia. Non stupisce quindi che Proietti guardasse costantemente l’operato dell’altro chitarrista, Alessandro Cavalli. Il gruppo è riuscito comunque a scherzarci su e l’esecuzione non ne ha risentito poi molto – tranne forse quando, durante l’assolo di Cavalli, a far da tappeto, c’erano solo basso e batteria -; tra l’altro è stato davvero divertente veder proposta “Curtain Call” per una seconda volta durante il bis.
“Deception” è invece un brano più classico per la band, con una costruzione heavy metal da manuale ed un pizzico di growl che non guasta mai.
In tutto questo, dietro le pelli Luca Mancini ha svolto un gran lavoro, con un uso notevole del doppio pedale in molti bridge delle canzoni. Inoltre, l’ormai tradizionale maschera di maiale che ha indossato per tutto il concerto ha strappato sicuramente qualche risata in più momenti.

Il concerto prosegue e Lattes chiama a gran voce del sano pogo, ma la richiesta purtroppo non viene soddisfatta, causa un pubblico non troppo numeroso. Per questo, dopo una devastante “Straight to the Pain”, il cantante annuncia la balladLost in London”, che in effetti porta qualcuno ad abbracciarsi sotto il piccolo palco del Contestaccio. Inoltre, la suddetta ballad offre anche una prova maiuscola di Proietti, che si cimenta in un assolo davvero degno di nota. Si continua pescando alcune tracce dagli EP passati, senza tralasciare i singoli più recenti, come “A Senseless Tragedy (Bloodstreams)”, che miracolosamente riesce a far smuovere un po’ di persone in sala, stampando così un sorriso nella faccia del cantante della band.
Il tempo però sta quasi giungendo al termine, ma quando il gruppo chiede al gestore del locale (loro amico di lunga data) se possono suonare ancora, la risposta è un divertito: “Fate come ***** vi pare”. Perciò la nottata continua.

Come scritto prima, nell’encore il pubblico richiede – in maniera unanime – la nuovissima “Curtain Call”, per la gioia di Proietti. Fa sicuramente piacere vedere una nuova canzone richiesta fortemente dal pubblico durante il bis, ma per una chiusura col botto un “vecchio classico” è sempre il più adatto. I New Disorder perciò salutano i “pochi ma buoni” del Contestaccio con il quarto brano di “Dissociety”, loro primo album con questa formazione, vale a dire “Atomic Suicide”, che fa scatenare tutti quanti i presenti, come ogni concerto metal che si rispetti.

Si chiude così un ottimo concerto, in una location perfetta per salutare il pubblico più affezionato al gruppo. Avrebbero meritato più presenze, ma ciò nonostante i New Disorder non si sono risparmiati, anzi, hanno suonato addirittura due volte una delle nuove canzoni perché molto apprezzata, dimostrandosi così molto rispettosi nei confronti del pubblico. Tanto di cappello a questi ragazzi, cui auguriamo buona fortuna in Europa (e non solo – ndr).

Set List New Disorder

(What’s your aim?) Call It Insanity
From Life to Death
Never Too Late to Die
Curtain Call
A Senseless Tragedy (Bloodstreams)
Straight to the Pain
Lost in London
Deception
Judgement Day
Another Hero to Save
Bitch on my Wall
Love Kills Anyway
The Beholder
Break Out into Disorder

Encore
Curtain Call (per la seconda volta)
Atomic Suicide

Gallerie fotografiche di Daniela Bannino

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