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Recensione di Brian Eno – “The Ship”

Brian Eno, autore di “The Ship”, è l’esploratore-guida del glam-rock e dell’ambient-music: cantante, polistrumentista, scultore, videoartista, padre della dance elettronica e della new age, produttore, talent-scout. Un maestro spirituale della scena artistica degli ultimi trent’anni.

Eno ci ha abituati da sempre alle spiegazioni ed ai racconti sul proprio lavoro, in passato un diario sulla sua vita privata è diventato anche un libro.

Brian Eno - The ShipThe Ship” è la cronistoria della superbia dell’uomo, espressa dall’immagine e dell’affondamento del Titanic, avvenuto pochi anni prima che la follia umana si riversasse nella Prima Guerra Mondiale, che simbolicamente rappresenta la megalomania umana prevaricatrice ed il sogno di sottomissione dei popoli.
Nasce un album intenso già all’inizio, con lunga suite di “The Ship“, un’atmosfera di distese sonore solcate da navi e lo scorrere del tempo che a breve andrà a sfociare nella guerra.
Frammentaria la seconda traccia “Fickle Sun” (altra suite, ma in tre parti); sullo sfondo la voce intona un lamento funebre, con sinistri lampi dei sintetizzatori, prima di acquietarsi nei calmi rumori dello sprofondamento e ridursi al solo melanconico piano nella seconda parte, “The Hour Is Thin“, con gli stessi toni ma in chiave minimale, ad accompagnare il recitato dell’attore britannico Peter Serafinowicz. Quasi un’appendice emozionale è la terza parte “I’m Set Free” storica cover dei Velvet Underground, un canto di libertà di Eno, cantata in chiave di “DO”, in vista di nuove illusioni. Un disco in cui Brian Eno si tuffa nella consapevolezza che al di là di ogni pretesa di grandezza, ogni cosa nella transitorietà umana torna nell’oblio.

In contemporanea con la pubblicazione di “The Ship” le installazioni di Brian Eno, verranno portate in giro per il mondo, in cui si potrà ascoltare una versione alternativa dell’album in tre dimensioni.

Eno ha dichiarato in una nota stampa:

La prima volta in assoluto che ho ascoltato i Velvet Underground è stato durante una trasmissione radio di John Peel, è successo all’epoca dell’uscita del loro primo album e ho pensato: ecco, questo mi piace e di questo voglio saperne di più. A quel tempo stavo vivendo una grossa crisi. Ero dibattuto se diventare un pittore o piuttosto buttarmi nella musica. Non sapevo suonare alcuno strumento al tempo e quindi la musica è sembrata allora la meno ovvia delle scelte. Eppure quando sentii i Velvet Underground pensai: puoi fare entrambe le cose. Quello è stato un avvenimento importante per me.

Brian Eno – “The Ship”

Band/Artista: Brian Eno
Album: “The Ship”
Data Pubblicazione: 29 aprile 2016
Etichetta: Warp, disponibile in CD e LP doppio.
Produzione: Brian Eno, Peter Chilvers. Master di Matt Colton.
Layout: Nick Robertson

Tracklist – “The Ship”

1-The Ship
2-Fickle Sun
a-Fickle Sun
b-The Hour Is Thin
c-I’m Set Free

Line Up – “The Ship”

Brian Eno: produzione, registrazione, voce, fotografie.
Peter Chivars: produzione, registrazione, programmazioni, tastiere, vocoder.
Leo Abrahams: chitarra (traccia “c”)
John Hopkins: tastiere (traccia “c”)
Nell Catchpole: violin, viola (traccia “c”)
Nuria Homs: voce (traccia 1)
Elgin Marvels (membri): voci (traccia 1)
Peter Serafinowicz: voce (traccia “b”)

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