Recensione di Eyes Front North – “From Shape To Name”
Eyes Front North, band francese attiva dal 2009, dopo un EP nel 2011 e un 7” nel 2012, realizza il suo primo album completo, “From Shape to Name“, per i tipi della Argonauta records, avvalendosi di una produzione prestigiosa come quella di Jack Shirley (DEAFHEAVEN).
Qualche tempo fa, un noto e famigerato (noto perché famigerato, famigerato perché noto di dirne una e spararne cento) giorna(laio)lista della carta stampata, durante una intervista televisiva nella quale gli si chiedeva, secondo lui, del perché “The Dark Side of the Moon” sia un disco così popolare, rispondeva: “ .. è perché dark side of the moon è un viaggio nella nostra coscienza …“.
Frase vera, anche se semplicistica, nel contesto specifico delle tematiche concettuali sottese alla musica del famoso album dei Pink Floyd ma allo stesso tempo risposta non pertinente (nel contesto della domanda, le tematiche concettuali dell’album non sono direttamente all’origine del suo successo commerciale, dovuto, in partenza, dalla felice combinazione di canzone e sperimentazione e in seguito all’onda del clamore suscitato dalla sua fama), né genuine, in quanto l’intervistato enunciava palesemente parole non sue, carpite da altre fonti e malamente sintetizzate.
Ora, dopo averla menata tanto sul dire frasi fatte apparentemente profonde per descrivere qualcosa, non è che possa definire l’album “From Shape To Name” dei parigini Eyes Front North sia, come effettivamente penso, “un viaggio nella nostra coscienza”, vi pare?
Dovrò quindi inventarmi qualcos’altro da dire.
Potrei dire che il black e il doom metal, dichiarati dalla stessa band, qui trovano finalmente un ambiente musicale che allo stesso tempo sa usarli come mezzo per dire qualcosa di più elevato, invece che usarli come fine modaiolo, riuscendo allo steso tempo ad elevarli dallo stato di mere etichette.
Potrei dire che poi tutto sommato siamo sempre nei pur ampi e generici terreni del progressive, in questo caso duro e greve, e cavarmela in questo modo.
Di sicuro si respira forte aria di riflessione, di quelle ispirate dalla malinconia che pervade tutta la musica dell’album nei suoi 47 minuti e passa. Una malinconia sfogata tra urla disperate e rabbiose, alternate ad altri momenti di maggiore quiete, tra crisi esistenziali e incomunicabilità. Le chitarre arpeggianti e cristalline fanno costantemente da preparazione a questi momenti di pura rabbia emotiva. Iniziano l’album e lo chiudono, in un percorso circolare che sembra voler annullare il significato emotivo di ogni sfogo, rendendolo effimero. Quasi come se si urlasse al vento, che porta via tutto.
Strumentalmente la band sa destreggiarsi tra i vari stili imposti dai differenti “umori” che pervadono tutti i brani. In alcuni casi in modo egregio, come in “I Know The Acronym You Don’t” e “Axis“, che insieme possono formare un unico brano. Stessa cosa succede tra la breve “Voids Beneath” e la centrale “A Huit Heures Seize“. Più distinti i brani, “Tomorrow Left Unborn” e “Catching Polaris Be“. Quasi una sorta di epilogo .. o preludio, la conclusiva “The Eye“, che sembra anticipare nuove e apocalittiche visioni.
“From Shape To Name” può essere definito un viaggio nelle parti meno piacevoli ma necessarie della nostra psiche, dove i fan del doom metal più di cassetta troveranno forse difficoltà ad ambientarsi ma non resteranno delusi se tengono duro. Tutti gli altri troveranno invece solo un album interessante, profondo e ben suonato.
Eyes Front North – “From Shape To Name”
Artista/Band: Eyes Front North
Album: “From Shape To Name”
Data di Pubblicazione: 8 aprile 2016
Etichetta: Argonauta Records
Produzione: Jack Shirley in San Francisco.
Tracklist – “From Shape To Name”
1: I Know The Acronym, You Don’t
2: Axis
3: Voids Beneath
4: A Huit Heures Seize
5: Tomorrow Left Unborn
6: Catching Polaris B
7: The Eye
Line Up – “From Shape To Name”
Lionel Forest: chitarra, voce
Nicolas Simon: chitarra
Victor Turhan: basso elettrico
Xavier Domergue: batteria
“From Shape To Name” disponibile in CD e Digitale – link
