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Recensione di Speed Stroke – “Fury”

Fury“, secondo album dei nostrani “Speed Stroke” è finalmente disponibile. Di recente Rock by Wild ha avuto il piacere di ascoltarli in apertura ai Reckless Love, per il loro concerto milanese (qui il live report del concerto al Legend del 18 marzo 2016), occasione che ha dato modo agli Speed Stroke di confermarsi come una delle realtà più interessanti del panorama hard rock nazionale, con la loro energia e l’entusiasmo nella performance che “aggancia” il pubblico. Gli Speed Stroke sono “soltanto” animali da palco oppure riescono ad imprimere la loro energia anche nelle fredde tracce digitali? Scopriamolo con questa recensione.

La traccia d’apertura, “Demon Alcohol“, ci accoglie violenta e furiosa, facendo capire fin da subito quali siano le sonorità della band e cosa dovremo aspettarci lungo tutto l’album. E anche se la successiva “Break Your Bones“, quasi a smentire le presentazioni, risulta essere più easy ed “orecchiabile”, si tratta solo della tradizionale ed ingannevole calma prima della tempesta.
Speed Stroke - Fury - Album CoverCon “Bet It All“, infatti, l’esplosione delle chitarre ci colpisce come una violenta e improvvisa tempesta estiva, che ci sorprende mentre stiamo su una sdraio sotto il sole. Un brano decisamente molto hard-rock, ma di un gusto anni ’80.
La bufera prosegue con “From Scars To Stars“. Un fascio di luce, con musica e voce che mi ricordano molto gli L.A. Guns, e ci afferra in “The End Of The Flight“, con il suo ciclone di suoni decisamente molto coinvolgenti, fino a scuoterci le ossa con “1 More 1“, un susseguirsi di percussioni ad onda d’urto che precedono l’attacco di voce e di chitarre deformate.
Believe In Me” è travolgente, come se non fossimo già abbastanza presi dal vortice. Un pugno nello stomaco tra ritmi e cori a gran voce.
Il ciclone ci deposita momentaneamente a terra, ma in un luogo lontano, con la bellissima e trascinante “City Lights“, interpretata da una voce talmente roca e malata (in senso buono) da perdere ogni sdolcinatezza. Una ballad sospinta da graffiante chitarra.
Grandioso l’intro di “Lock Without A Key” e la ritmica che segue. Si ritorna a tribolare, sospinti dagli elementi.
Love In A Cage” mostra nuovamente la voce di Jack in tutta la sua cattiveria. Anche qui la melodia è di ottantiana memoria… e come ultima “ripassatina” la furia del suono ci stende con il colpo di grazia di “Monnaliesa“, che termina in modo increspante. Una vera e propria sferzata di rock puro che ci viene addosso.

Fury” degli Speed Stroke è un album di grande impatto: sound grezzo, sanguigno, sporco e cattivo, con il cantato che si fonde perfettamente, creando un disco di alto livello che non ha niente da invidiare ai dischi di altri gruppi rock internazionali.

Speed Stroke – “Fury”

Band: Speed Stroke
Album: “Fury”
Data Pubblicazione: 1° marzo 2016
Etichetta: Begana Records
Registrato e mixato presso: Marco Paradisi – Boat Studio, Bologna.
Art Cover: Marcello Gatti – Myoopia Studio

Tracklist – “Fury”

1. Demon Alcohol
2. Break Your Bones
3. Bet It All
4. From Scars To Stars
5. The End Of This Flight
6. 1 More 1
7. Believe In Me
8. City Lights
9. Lock Without A Key
10. Love In A Cage
11. Monnaliesa

Line Up – “Fury”

Jack – voce
D.B. – chitarra solista
Niko – chitarra
Fungo – basso elettrico
Andrew – batteria

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