Semiramis: Il Ritorno della Regina di Babilonia @ Crossroads – 25 03 2016
Quello a cui abbiamo assistito il 25 marzo scorso al Crossroads Live Club credo si tratti del secondo concerto capitolino dei Semiramis dopo la reunion voluta dal batterista Paolo Faenza e dal chitarrista/tastierista Giampiero Artegiani, pensata fin dalla metà del 2013 e concretizzata con un concerto nel settembre 2014 al Progressivamente Free Festival.
Mu
Ad aprire il concerto della storica formazione hard/prog/jazz romana anni ’70, sono stati i “conterranei” Mu, fondati nel 2008, che raggiungono la formazione attuale nel 2012.
Il tutto inizia alle 22,10, quando si spengono le luci e i Mu cominciano a scaldare la serata con un pubblico in sala che occupa tutti i posti a sedere. Il loro repertorio generalmente si basa su cover di band prog/rock anni ’70 e per questa serata scelgono di omaggiare solo quelle italiane. Come spiega il cantante Giovanni Barco, un motivo in più per ricordare la scomparsa di Francesco Di Giacomo e Rodolfo Maltese, ma anche quella più recente di Keith Emerson. Ed ecco allora iniziare il “viaggio” con la “Carrozza di Hans” della P.F.M. e l’arabegiante “Luglio, Agosto, Settembre (Nero)” degli Area, dove a metà brano viene presentata la band che, tra gli altri, comprende uno dei due tastieristi e flautista Daniele Sorrenti e il bassista Ivo Mileto che vedremo entrambi più tardi esibirsi anche con i Semiramis, essendo insieme al chitarrista Antonio Trapani le new entry dell’attuale formazione.
Nei 40 minuti a disposizione della band c’è spazio anche per “Confessione” del Biglietto Per L’Inferno mentre dal repertorio del Banco vengono estratte “100 Mani E 100 Occhi” e “R.I.P.“. Della P.F.M. addirittura altri 2 brani, “Festa” e “Impressioni Di Settembre” che andrà a chiudere la loro esibizione.
Nel breve set del gruppo forse avrei preferito ascoltare un solo brano per ogni band omaggiata, così da ascoltarne molti altri, comunque un plauso va loro in ogni caso, anche per la bravura dell’esecuzione di brani dalla difficile tecnica.
Setlist – Mu
“Carrozza di Hans” (P.F.M.)
“Luglio, Agosto, Settembre (Nero)” (Area)
“100 Mani E 100 Occhi” (Banco)
“Confessione” (Biglietto Per L’Inferno)
“R.I.P.” (Banco)
“Festa” (P.F.M.)
“Impressioni Di Settembre” (P.F.M.)
LineUp – Mu
Alessandro Sorrenti – Stage piano, Synth, Cimbali
Daniele Sorrenti – Stage piano, Hammond B3, Minimoog, Flauto traverso
Emanuele Barco – Chitarra Elettrica, Flauto traverso, Voce, Zurla
Giovanni Barco – Voce, Chitarra acustica, Percussioni, Cimbali
Roberto Cherubini – Batteria
Ivo Mileto – Basso
Semiramis
Velocissimo cambio palco e i Semiramis sono già pronti per inoltrarci nella storia del clown Frazz (acronimo dei musicisti, Faenza, Reddavide, Artegiani, Zarrillo, Zarrillo che nel 1973 incisero questo unico concept album). Interessante notare che la formazione originale era composta da minorenni e per quei pochi che ancora non lo sanno la voce e la chitarra elettrica erano di uno strabiliante Michele Zarrillo. A dispetto di una certa inesperienza e della giovane età dei componenti, il quartetto della zona di Roma Centocelle, entra rapidamente nell’olimpo delle migliori band alternative del momento e l’album diventa uno dei migliori del progressive italiano. L’opera è qui fedelmente riprodotta live, ricca di passaggi graduali che vanno dal più puro prog, a momenti hard, da atmosfere più soft e mediterranee ad altre più cupe.
Le parti di batteria di Paolo Faenza sono di un livello molto alto, così come quelle della chitarra acustica di Artegiani e delle tastiere di Maurizio Zarrillo, fratello di Michele. La voce e la chitarra solista che furono allora di Michele sono in sede live rispettivamente sostituite dal bravissimo Vito Ardito, impegnato anche alla chitarra acustica, e dal già citato Antonio Trapani.
Trattandosi di un concept album, il concerto è accompagnato dalle proiezioni dell’incredibile e visionaria copertina surrealista apribile realizzata dall’artista inglese Gordon Faggetter, ex batterista di Patti Pravo e grafico della RCA. Ripeterò all’infinito che artisti e musica come questa sono ineguagliabili ai giorni nostri, ma a parte il mio elogio, a fine concerto la parola va a Giampiero Artegiani che, rimanendo seduto con in braccio la sua chitarra acustica 12 corde, ci tiene a ringraziare il pubblico accorso e a spiegare il motivo di questa reunion. Reunion, o rinascita come la definisce Artegiani, un esibizione di un’ora scarsa di concerto dove i nostri vogliono dimostrare come oggigiorno (abituati a spettacoli ben più lunghi, in così breve tempo e trascurando la tecnologia attuale, si può riassaporare il piacere di una chitarra attaccata ad un jack, una spia, e ricreare sul palco un’energia che attraverso i musicisti viene trasmessa al pubblico. Con i saluti poi da parte di Michele Zarrillo, che non ha potuto prendere parte all’evento, si conclude il pensiero di Giampiero Artegiani. Mentre la serata si chiude con il bis di “Luna Park“, secondo brano del concept album.
Ringraziamo anche lo staff del Crossroads per l’accoglienza e la consueta professionalità.
SetList – Semiramis
1 “La bottega del rigattiere”
2 “Luna Park”
3 “Uno zoo di vetro”
4 “Per una strada affollata”
5 “Dietro una porta di carta”
6 “Frazz”
7 “Clown”
Bis:
“Luna Park”
Line Up – Semiramis
Paolo Faenza – batteria
Giampiero Artegiani – chitarra acustica
Maurizio Zarrillo – tastiere
Vito Ardito – voce, chitarra acustica
Antonio Trapani – chitarra elettrica
Ivo Mileto – basso
Daniele Sorrenti – tastiere, flauto