Smith/Kotzen: il debut album omonimo in uscita il 26 Marzo 2021
Smith/Kotzen è l’album omonimo di debutto in cui figurano il chitarrista e cantante Richie Kotzen (The Winery Dogs, ex-Mr. Big, ex-Poison) e il chitarrista Adrian Smith (Iron Maiden). Il disco vedrà la luce il prossimo 26 marzo per BMG.
Questa sarà la tracklist di “Smith/Kotzen”:
01. Taking My Chances
02. Running
03. Scars
04. Some People
05. Glory Road
06. Solar Fire
07. You Don’t Know Me
08. I Wanna Stay
09. ‘Til Tomorrow
Nel 1980 Dave Murray chiede ad Adrian Smith di entrare negli Iron Maiden per sostituire Dennis Stratton. Arriva in tempo per partecipare alle registrazioni di “Killers” e incide con gli Iron Maiden sei album, fino a uscire dal gruppo nel 1990, dopo il tour di Seventh Son of a Seventh Son. Durante il periodo di pausa tra il tour di “Powerslave” e la lavorazione di “Somewhere in Time“, Nicko McBrain affittò uno studio dove poter suonare la batteria. Annoiato di dover suonare da solo chiamò alcuni amici per suonare insieme. Tra questi vi erano Dave Colwell, Andy Barnett e lo stesso Adrian Smith, da queste jam session venne fuori la canzone “Reach Out“, scritta dallo stesso Colwell e cantata da Adrian Smith. Tale brano fu poi inserito nel singolo “Wasted Years” di “Somewhere in Time” dietro suggerimento di Steve Harris che ebbe occasione di ascoltarlo su una musicassetta dal vivo. Nel 1989 pubblica un disco solista con gli A.S.a.P. (Adrian Smith and Project) con cui incide l’album “Silver and Gold“. Poco dopo gli A.S.a.P. si sciolgono e lascia gli Iron Maiden, stanco di dover abbandonare la famiglia per lunghe tournée e deciso a provare nuove sonorità. Fonda allora nel 1992 un nuovo gruppo con il quale non inciderà nulla, gli Untouchables, dove oltre a suonare canta (come già con gli A.S.a.P.). Successivamente il gruppo cambia formazione e nome, prima in Adrian’s Wall e poi in Psycho Motel e pubblica “State of Mind” nel 1995 e “Welcome to the World” 1997, entrambi fortemente influenzati dalle sonorità dell’alternative rock. Nel 2010 inciderà un nuovo album con il gruppo. Nel 1996 collabora anche a qualche canzone del primo disco solista dell’ex cantante degli Helloween, Michael Kiske, e l’anno seguente inizia a suonare la chitarra per il progetto solista di Bruce Dickinson che aveva lasciato gli Iron nel 1994. Ritorna insieme ai Maiden nel 1999 quando si ricostituisce la formazione di “Seventh Son of a Seventh Son” con l’aggiunta del chitarrista Janick Gers, suo sostituto dal 1990.
Da ragazzo prodigio, Richie Kotzen affronta le prime tournée come pianista, fino a scoprire, a soli 7 anni la passione per il rock e le chitarre elettriche. Entra a far parte dei Poison nel 1991 (a 21 anni) con i quali compone e registra l’album “Native Tongue“, scalando le classifiche di vendita mondiali. Esce dai Poison (sembra per via del flirt con la fidanzata del batterista Rikki Rockett), e sostituisce Paul Gilbert nei Mr. Big, con i quali registra diversi album in studio e video live. È autore di due noti video-metodi per chitarra heavy metal, nei quali esibisce il suo stile molto tecnico, particolare e veloce. Compare come musicista in una lunghissima serie di dischi di artisti blues, rock e jazz e vanta una vastissima produzione solista.
La Fender gli ha dedicato due modelli signature, un modello di Telecaster ed un modello di Stratocaster. Ha aperto i concerti dei Rolling Stones e il tour italiano nel 2007 ha visto la partecipazione alla batteria di Pat Torpey, batterista dei Mr. Big.
Dal 2013 è il chitarrista e anche cantante dei The Winery Dogs, band in cui fanno parte anche Billy Sheehan al basso e Mike Portnoy alla batteria.