Steve Hackett - Surrender Of Silence - Album CoverNews 

Steve Hackett: il nuovo album “Surrender Of Silence” uscirà il 10 Settembre 2021

Surrender Of Silence” è il titolo del nuovo album che il chitarrista inglese Steve Hackett pubblicherà il 10 settembre 2021 su Inside Out Music. Il disco conterrà 11 nuovi brani ai quali Steve ha lavorato durante i mesi di lockdown. Sulla scia del suo viaggio classico-acustico “Under A Mediterranean Sky“, che è stato pubblicato a gennaio, “Surrender Of Silence” è un’ulteriore esplorazione dell’amore di Hackett per la world music, scoprendo diversi suoni, mood e texture per realizzare un album rock di straordinaria varietà, potenza e bellezza.
Così come il precedente album, la nuova release è stata registrata durante il lockdown e ancora una volta Hackett si è circondato di amici musicisti. In aggiunta alla touring band di Hackett formata da Roger King (tastiere, programming e arrangiamenti orchestrali), Rob Townsend (sax, clarinetto), Jonas Reingold (basso), Nad Sylvan (voci) e Craig Blundell (batteria) vede la partecipazione dei batteristi Phil Ehart e Nick D’Virgilio, le voci di Amanda Lehmann, Durga e Lorelei McBroom, Christine Townsend (violino, viola), Malik Mansurov (tar) e Sodirkhon Ubaidulloev (dutar).

Di seguito il commento di Steve Hackett:

“Le ragnatele del Lockdown sono state spazzate via in un colpo solo! Con la sezione ritmica mostruosa di Jonas, Craig, Nick e Phil insieme al sax e al clarinetto basso di Rob, Nad, Amanda ed io alla voce, l’organo oscuro e potente di Roger e la mia chitarra, ci immergiamo completamente in un selvaggio vortice di energia”.

Il nostro viaggio ci porta dalle orchestrazioni classiche della Russia (“Natalia“) alle pianure dell’Africa (“Wingbeats“) fino alle misteriose coste orientali (“Shanghai To Samarkand“), tutte attraverso le profondità dell’oceano (“Relaxation Music For Sharks” (Featuring Feeding Frenzy). “The Devil’s Cathedral” unisce i talenti dell’intera band, facendo risaltare l’organo di King e l’incredibile esibizione ritmica di Blundell e Reingold. Inoltre la voce di Hackett duetta con l’incredibile Amanda Lehmann sul brano “Scorched Earth“, un lamento per gli orrori ambientali che il nostro pianeta sta affrontando.

Questa sarà la tracklist di “Surrender Of Silence”:

1. The Obliterati (02:17)
2. Natalia (06:17)
3. Relaxation Music For Sharks (Featuring Feeding Frenzy) (04:36)
4. Wingbeats (05:20)
5. The Devil’s Cathedral (06:31)
6. Held In The Shadows (06:20)
7. Shanghai To Samarkand (08:27)
8. Fox’s Tango (04:21)
9. Day Of The Dead (06:25)
10. Scorched Earth (06:03)
11. Esperanza (01:04)

Steve Hackett è celebre soprattutto per il suo lavoro nei Genesis, con cui ha inciso otto album dal 1971 al 1977, per poi intraprendere la carriera solista. Hackett iniziò a suonare fin da piccolo; a dodici anni intraprese lo studio della chitarra come autodidatta. Il suo stile fu influenzato dalla musica classica (soprattutto Bach) e operistica (Mario Lanza), ma anche dal blues di artisti britannici come Danny Kirwan, Peter Green e John Mayall & the Bluesbreakers.
Negli anni ’60 iniziò a suonare in gruppi della nascente scena progressive (Canterbury Glass e Sarabande). Nel 1970 pubblicò il primo album (intitolato “The Road“) come membro dei Quiet World, un gruppo in cui suonava anche suo fratello, John Hackett, al flauto. In cerca di una nuova band, Hackett rispose ad un annuncio del manager dei Genesis Tony Stratton-Smith sulla rivista Melody Maker, che ricercava un “chitarrista a 12-corde e un batterista sensibile alla musica acustica” in grado di rimpiazzare Anthony Phillips e John Mayhew che avevano lasciato il gruppo.
Nel 1970, Hackett entrò nei Genesis. Abbandonati i Genesis, pubblicò nel 1978 il suo secondo album solista, “Please Don’t Touch“. Come il precedente “Voyage of the Acolyte“, l’album risente molto dello stile dei Genesis. Hackett continuò a produrre circa un album all’anno; nel 1979 pubblicò “Spectral Mornings” e nel 1980 “Defector”. I suoi lavori ebbero un discreto successo sia nel Regno Unito sia negli USA. Nel 1979 intraprese il proprio primo tour europeo e nel 1980 il primo tour statunitense. Dopo altri album solisti, nel 2012 pubblica il doppio CD “Genesis Revisited II” nel quale propone cover di brani dei Genesis nel periodo 1971 – 1977 alternati a brani della sua carriera solista.

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