Bon Scott - The Last Highway - Book CoverNews 

“The Last Highway: The Untold Story of Bon Scott and AC/DC’s Back in Black”: il nuovo libro su Bon Scott

The Last Highway: The Untold Story of Bon Scott and AC/DC’s Back in Black” è il titolo del nuovo libro sulla vita e sulla morte di Bon Scott, storico cantante degli AC/DC, in uscita negli Stati Uniti il 17 Novembre. Il libro è stato scritto da Jesse Fink, che in passato ha già dato alle stampe un’opera dedicata ai fratelli Young.
The Last Highway” racconterà la storia di Scott in America dal 1977 al 1979 e la sua morte avvenuta in Inghilterra l’anno successivo. Il libro conterrà nuove documenti, foto e particolari sui primi anni di successo degli AC/DC e sulla morte del cantante, attorno alla quale c’è ancora del mistero.

Ronald Belford “Bon” Scott, il leggendario cantante degli AC/DC, nacque a Forfar, Scozia, e visse a Kirriemuir fino all’età di 6 anni, quando emigrò con la famiglia in Australia. Crebbe a Perth, dove studiò la batteria e la cornamusa nella banda scozzese locale. Dopo la sua prima band, gli Spektors (1966), formò i Valentines, come co-cantante, insieme a Vince Lovegrove. I Valentines, attivi fra il 1967 e il 1970, registrarono diverse canzoni originali, cover e altre scritte da George Young degli Easybeats, tra cui “Peculiar Hole in the Sky” che entrò nella top 5 locale. Durante la sua permanenza nel gruppo, Bon fu uno dei primi rocker australiani ad essere accusati di possesso di marijuana. Scott si trasferì ad Adelaide dove si unì alla band Fraternity, (attivi fra il 1970 e il 1973), con la quale incise (dopo essersi trasferiti a Sydney) due LP, “Livestock” (1971) e “Flaming Galah” (1972), con un conseguente tour in Europa nel 1973. Durante lo stesso anno, subito dopo essere tornati da un tour in Gran Bretagna, i Fraternity entrarono in una fase di stasi. In questo periodo, Scott iniziò a suonare con una band chiamata Mount Lofty Rangers; fu proprio mentre stava tornando da una sessione di prove con questi ultimi che Scott ebbe un incidente con la moto, nel quale rimase gravemente ferito. I Fraternity finirono con il riunirsi senza Scott, ma si sciolsero quasi subito. Nel 1974 Bon svolse qualche lavoro occasionale ad Adelaide ed incontrò per la prima volta i membri degli AC/DC mentre lavorava come autista. I leader della band erano i fratelli Angus e Malcolm Young, fratelli minori dell’amico di Scott, George Young. Scott fu subito impressionato dall’energia e dalla potenza espressa dalla band ed i giovani AC/DC rimasero, a loro volta, affascinati dalle doti del frontman. Quando gli AC/DC licenziarono il loro cantante originale, Dave Evans, Scott venne infine chiamato per sostituirlo. Bon Morì a Londra il 19 febbraio 1980, dopo una notte di eccessi, in circostanze non del tutto chiare. Secondo alcune testimonianze, quella sera era lucido e in grado di reggersi in piedi da solo senza bisogno d’aiuto. Fu ritrovato morto sul sedile posteriore di un’auto (una Renault 5), in via Overhill Road a Dulwich, là dove era stato lasciato da un suo amico. È stato sostenuto che il soffocamento da vomito sia stato la causa della morte, ma essa è stata indicata sul certificato di morte come “intossicazione acuta da alcol” e classificata come morte accidentale. Dopo la sua morte, il cantante inglese Brian Johnson, già componente del gruppo glam rock di Newcastle Geordie, prese il suo posto e gli AC/DC registrarono l’album “Back in Black“, che divenne il secondo album più venduto di tutti i tempi ed il primo di hard rock. Scott è sepolto nel cimitero di Fremantle, in Australia.

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