Ufo: l’album di cover “The Salentino Cuts” in uscita il 29 Settembre 2017
“The Salentino Cuts” è il nuovo album dell’hard rock band Ufo in uscita il prossimo 29 settembre. Questa volta si tratta di cover. Tanti gli artisti coverizzati da Phil Moog & soci: i Mad Seasons di “River Of Deceit“, John Mellencamp di “Paper In Fire“, il Bill Withers di “Ain’t No Sunshine” ed i classiconi The Yardbird‘ “Heartful Of Soul” e “Just Got Paid” degli ZZ Top.
Questa sarà la tracklist di “The Salentino Cuts”:
1.Heartful Of Soul
2.Break On Through (To The Other Side)
3.River Of Deceit
4.The Pusher
5.Paper In Fire
6.rock Candy
7.Mississippi Queen
8.Ain’t No Sunshine
9.Honey-Bee
10.Too Rolling Stoned
11.Just Got Paid
12.It’s My Life
Gli UFO sono un gruppo hard rock inglese formatosi nel 1969 e tuttora in attività.
Il loro impatto sulla scena progressive dei primi anni settanta e heavy metal degli anni ottanta e soprattutto sulla NWOBHM (New Wave Of British Heavy Metal) fu molto forte e sono annoverati fra le influenze primarie dei Bigelf, Babylon A.D., Def Leppard, Metallica (in particolare James Hetfield), Iron Maiden (in particolare Steve Harris), Gun, Cathedral, Voivod ed altri ancora. La band fu formata nel 1969 dal cantante Phil Mogg, dal bassista Pete Way, dal batterista Andy Parker e dal chitarrista Mick Bolton. Il nome scelto inizialmente fu Hocus Pocus, ma fu cambiato quasi immediatamente in UFO, in onore del locale londinese in cui vennero notati per la prima volta ed ottennero il loro primo contratto. I primi due album, “UFO 1” e “Flying” erano caratterizzati per un hard rock primordiale, ed ottennero un buon successo in Francia, Giappone e Germania, senza però ottenere grandi attenzioni in patria. Buona parte di questi primi lavori era fortemente influenzata dallo space rock, che aveva un modesto seguito al tempo, ma la band capì che era necessario un cambio di direzione per avere successo. Così nel 1972 Bolton lasciò la band, e gli UFO si misero alla ricerca di un chitarrista di talento con un suono decisamente più rock. Nel frattempo pubblicarono “Live“, il loro primo album dal vivo. Dopo alcuni provini a diversi chitarristi, nel 1973 la band ingaggiò il diciottenne Michael Schenker, giovanissimo virtuoso delle sei corde in uscita dagli Scorpions.