Video intervista a Vic Zino degli Hardcore Superstar: “saremo sempre una party band”
Il chitarrista Vic Zino racconta gli Hardcore Superstar alle telecamere di Rock by Wild. Ci fa conoscere più da vicino l’album di prossima uscita “You Can’t Kill My Rock ‘n Roll“, il tour con i Fozzy di Chris Jerico, il rapporto con la musica e con i fan, in questa video intervista da non perdere (anche perché è decisamente un bel vedere – ndr).
Guarda qui la video intervista a Vic Zino degli Hardcore Superstar:
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Traduzione in italiano dell’intervista
Prima di tutto vorrei parlare del nuovo album di prossima uscita “You Can’t Kill My Rock’n’Roll”, puoi anticiparci qualcosa?
Si, certo! E’ stato registrato, ma non ancora pubblicato, ad eccezione del primo singolo: “Have Mercy On Me”, pubblicato circa un mese fa. Il secondo singolo uscirà approssimativamente a Dicembre, mentre il terzo a Febbraio 2018 e poi verso Aprile sarà pubblicato l’intero album. Queste dovrebbero essere le tempistiche di massima.
Cosa vi aspettate dall’album?
Vogliamo consolidare il nostro brand, siamo una party band che vuole parlare di divertimento ed evocare sentimenti positivi. Niente più di questo. Solo rock ‘n roll e sentimenti estremamente positivi. Questo è l’obiettivo dell’album e della sua composizione.
Pensi ci sia abbastanza spazio per il vostro genere musicale nel panorama musicale?
Si, certo! C’è sempre spazio per essere felici.
RbW – Sai, perché quando si pensa a divertirsi si torna indietro agli anni ’80, è passato molto tempo. Oggi ci siete voi, gli Steel Panther e pochi altri…
Vic – Si, ma sono sicuro che la gente voglia ancora divertirsi, ecco perché siamo qui.
RbW – E’ quello che speriamo
Vic – Certo!
RbW – Voi siete svedesi, vero?
Vic – Si
Pensi che sia un posto migliore, rispetto ad altri posti in Europa o in giro per il mondo, per essere musicisti? Perché molti musicisti di genere rock e metal vengono proprio dalla Svezia…
Si, in effetti è una bella domanda. In realtà ho sentito un’intervista con un ragazzo, non ricordo chi fosse, ma non era svedese, che ha spiegato bene perché molte band di valore provengono proprio dalla Svezia e credo la sua spiegazione sia molto corretta.
Ha spiegato che in Svezia vengono investiti molti soldi per far provare i giovani musicisti, quindi è facile mettere su una band e fare le prove, anche senza avere finanziamenti propri. Quindi diventa facile suonar, provare ad avviare una carriera musicale.
Quindi è un problema di soldi?
Credo non sia un problema di soli soldi, ma di priorità. Perché in genere le persone non pensano che la musica sia così importante.
Ci hai spiegato come ha inizio la carriera di un musicista, cosa succede nel mezzo, finché non si diventa veri e propri professionisti?
Bisogna lavorare, non c’è molto altro. A volte le persone sono fortunate, hanno una buona idea sul concept che vogliono proporre. Ad esempio il concept dei Ghost, altra band svedese, è fenomenale e tutto ciò che propongono diventa una hit. Il pubblico li ama. Puoi essere fortunato e riuscirci senza neanche pensarci, oppure devi lavorare molto duramente sul concept e sugli album da proporre.
Per voi è stato facile farvi conoscere al di fuori dalla Svezia?
Si. Come hai detto tu, ci sono molte band svedesi famose anche in altre nazioni, il pubblico vuole band svedesi. Quindi direi proprio di si.
Come è cambiato il vostro approccio alla musica e la vostra ricerca musicale durante tutti questi anni?
Cerchiamo sempre di rendere la cosa interessante. Siamo sempre stata una band che cerca di creare qualcosa di diverso per ogni album. Anche per mantenere vivo il nostro stesso interesse. Perché se diventi noioso il pubblico se ne accorge. Mentre si evolviamo però dobbiamo sempre ricordare chi siamo, ad esempio noi siamo una party band, quindi questo rimane e rimarrà anche se ci sono delle evoluzioni.
Chi compone, per la maggior parte, le vostre canzoni?
Componiamo tutti, anche se per la maggior parte è Adde, il batterista, a creare la struttura delle canzoni, i riff e le melodie e poi tutti insieme le arrangiamo, proponiamo modifiche e cerchiamo di capire se vanno bene oppure no. E’ una collaborazione tra tutti noi 4.
RbW – Finite mai per litigare?
Vic – Ohh certo! Come tutte le band, almeno quelle democratiche, dove vengono ascoltate tutte le voci ed ognuno può esprimere la propria opinione. Quando è così è facile litigare, ma siamo molto concentrate sul raggiungere l’obiettivo, perché abbiamo tutti lo stesso obiettivo, anche se i percorsi per raggiungerlo possono essere diversi. La questione è capire quale sia il miglior percorso per la band in quel momento.
RbW – Alla fine bisogna trovare la luce!
Vic – Si, certo, bisogna trovare la strada! E’ come con l’acqua, deve trovare la sua strada e fluire.
RbW – E pensi che sia ancora divertente?
Vic – Si, si, certo! La cosa bella di questa band è che appena è finito un album pensiamo subito al successivo, ci emozioniamo come bambini, diciamo cose tipo: “dobbiamo fare questo sul palco, o quello!”. E’ un processo molto creativo con questa band.
Come fate a combinare le attività live con le sessioni di lavoro in studio?
Beh, per le sessioni di composizione, ognuno compone a casa propria, poi ci scambiamo i file, le idee, etc. Ma spiegami meglio, cosa intendi per sessioni live?
Quando siete in tour, magari vorreste scrivere, ma magari siete invece impegnati con il live…
In realtà c’è tantissimo tempo per fare altre cose durante i tour. Ad esempio oggi siamo arrivati alle 12:00 del pomeriggio e non abbiamo fatto nulla per ore, siamo stati impegnati solo con il soundcheck. C’è veramente tanto tempo, anche per comporre.
Cosa vi aspettate dal pubblico di questa sera?
Nulla che non sia caos, come sempre in Italia. Come ieri e l’altro ieri. Non c’è nulla che possa fermare il pubblico italiano, ecco perché ci piace molto venire qui. Anche perché più il pubblico ti dà energia, più adrenalina scorre sul palco.
Se non sbaglio i Fozzy stanno aprendo tutti i vostri live, vero?
Si, eccetto per l’Inghilterra, siamo noi ad aprire in UK, loro nelle altre date. E’ un co-headliner tour.
RbW – Ottimo! Avete pensate a fare qualcosa insieme sul palco?
Vic – Si, l’abbiamo fatto. Chris è uscito vestito da bartender con il farfallino ed un carrello per servirci dei drink, durante la canzone “Last Call For Alcohol”.
RbW – E lo farete anche stasera?
Vic – Speriamo.
Parlando del futuro, quali sono i vostri prossimi progetti?
Come ho detto ci sarà l’uscita dell’album, “You Can’t Kill My Rock ‘n Roll”, partiremo da lì.
RbW – Quindi non sapete se dopo farete un altro tour?
Vic – Si, si, certo, lo faremo, ma le date ancora non si conoscono. Faremo sicuramente un breve tour in Svezia con altre band e poi torneremo in Europa e anche nel resto del mondo.
Faccio sempre questa domanda a chi è musicista per professione: che consiglio daresti ai giovani musicisti che vogliono intraprendere la carriera da professionista?
Bella domanda! Posso dirti quello che avrei voluto sentire io quando ho iniziato. Concentratevi su quello che volete fare, ascoltate tutti, accettate i consigli, ma poi fate le cose a modo vostro. Non abbiate paura di accettare consigli da chi è in giro da sempre, ma alcuni sono idioti e danno consigli sbagliati, quindi è meglio ignorarli e ascoltare altri.
Ci sono band di nuova uscita che ci consiglieresti di ascoltare?
Mi piace molto “The Last Band”, che apre per noi in questo tour. Prima si esibiscono i Madame Mayhem e poi The Last Band. Anche se vorrei che cantassero in svedese.
RbW – Così voi capireste le parole, ma noi no!
Vic – Adesso però cantano in inglese, ma io vorrei cantassero in svedese.
C’è qualcosa che non ti ho chiesto e che vorresti dire ai fan italiani?
Vic – Si, continuate a supportarci come avete fatto in questi 20 anni e noi torneremo.
Spero di vedervi ai prossimi show. State bene!
Grazie mille!
Grazie!