Nile: il nuovo album “Vile Nilotic Rites” in uscita l’1 Novembre 2019
“Vile Nilotic Rites” è il titolo del nuovo album che i Nile pubblicheranno l’1 Novembre per Nuclear Blast. Online è disponibile una prima anticipazione, il lyric video del brano “Long Shadows Of Dread“.
Guarda qui il lyric video di “Long Shadows Of Dread“
Questa è la tracklist di “Vile Nilotic Rites”:
01. Long Shadows Of Dread
02. Oxford Handbook Of Savage Genocidal Warfare
03. Vile Nilotic Rites
04. Seven Horns Of War
05. That Which Is Forbidden
06. Snake Pit Mating Frenzy
07. Revel In Their Suffering
08. Thus Sayeth The Parasites Of The Mind
09. Where Is The Wrathful Sky
10. The Imperishable Stars Are Sickened
11. We Are Cursed
I Nile sono un gruppo brutal death metal statunitense, formatosi a Greenville, Carolina del Sud, nel 1993. Le loro influenze ed i testi rimandano principalmente all’Antico Egitto e ai racconti del Ciclo di Cthulhu dello scrittore Howard Phillips Lovecraft. Il gruppo combina la passione per la storia, la cultura ed il folklore appunto dell’Antico Egitto con la ferocia del death metal moderno. Questa combinazione si riflette quindi sul songwriting e sugli arrangiamenti includendo melodie mediorientali e fondendole con il lato tecnico del death metal. L’approccio lirico, unico nel panorama del metal estremo, è ispirato dalle interpretazioni di Karl Sanders su antiche iscrizioni egizie, papiri, geroglifici e raffigurazioni su tombe che ben descrivevano rituali e cerimonie religiose. Nel 1996 il gruppo pubblica la sua prima testimonianza sonora con il mini CD di tre canzoni “Ramses Bringer of War” pubblicato per la neonata Visceral Productions americana e più tardi nel 1997 con l’aggiunta del secondo chitarrista Dallas Toler – Wade iniziano dei live shows che fanno notare la band alla Relapse Records guadagnadosi subito il contratto. L’album d’esordio della band “Amongst the Catacombs of Nephren-Ka” è la prima dimostrazione della forza sprigionata dal loro brutale assalto sonoro adornato da strumentazioni esotiche e passaggi sinfonici mediorientali che ben si amalgamano tra loro creando un insieme unico. In questo album saranno anche utilizzati alcuni strumenti non proprio ortodossi ed estranei al mondo dell’heavy metal come il Baglama, il Saz e tamburi di Monaci Tibetani realizzati con veri teschi umani (Human Skull Drums).