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Enslaved: il nuovo video “What Else Is There”

What Else Is There” è il nuovo videoclip degli Enslaved disponibile online. Si tratta di una cover del brano della band electropop norvegese RÖYSKOPP. La canzone è una bonus track della versione digitale dell’ultimo album, “E“. Gli Enslaved hanno inoltre di nuovo unito le loro forze con Nuclear Blast, che diffonderà ancora la musica degli avant-garde black metallers norvegesi in tutto il globo. La band e l’etichetta rinnovano quindi una collaborazione che dura ormai da circa dieci anni.

Guarda qui il video di “What Else Is There

Di seguito le parole del membro fondatore e chitarrista Ivar Bjornson:

“È con grande piacere che rinnoviamo il nostro contratto con Nuclear Blast! Hanno a cuore la nostra visione musicale, ma al tempo stesso hanno la forza di diffonderla nel mondo. Quando a tutto ciò si aggiunge un rapporto di amicizia con le fantastiche persone in America, U.K. e Germania, non potremmo chiedere di meglio. Avanti tutta!”.

Gli Enslaved si formano nel maggio 1991 ad opera di Ivar Bjørnson e Grutle Kjellson, all’età rispettivamente di 13 e 17 anni. Entrambi arrivano dall’esperienza nel gruppo death metal Phobia, abbandonato alla ricerca di nuove fonti di ispirazione ed espressione. Gli Enslaved aggiungono al sound black metal norvegese strumenti inusuali per il genere. Nonostante la band ora canti in inglese, le loro prime canzoni erano cantate in islandese o in norreno antico, e una canzone del primo album era cantata in norvegese antico. La maggior parte dei testi sono collegati alla mitologia norrena. Il nome del gruppo si ispira al titolo di una canzone demo degli Immortal, “Enslaved in Rot“. Il primo vero album, “Frost“, è una pietra miliare nel panorama black e viking metal norvegese. A livello musicale il disco è crudo, freddo, spietato, con però componenti epiche, primitive, poetiche, che creano un fedele affresco delle regioni più remote della loro terra, senza virtuosismi né tecnicismi, senza grandi produzioni. Sulla stessa stregua anche altri gruppi, come i Borknagar con l’omonimo primo album, gli Ulver con “Bergtatt” e “Nattens Madrigal“, gli In the Woods… con “Heart of the Ages“. L’album “Eld” ha segnato l’inizio di uno stile più progressivo, con testi in norvegese che narrano di gesta vichinghe e mitologia scandinava.

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