Ringo Starr - Zoom In - Ep CoverNews 

Ringo Starr: il nuovo EP “Zoom In” sarà pubblicato il 19 Marzo 2021

Zoom In” è il titolo del nuovo EP che Ringo Starr, leggendario ex batterista della band The Beatles pubblicherà il 19 marzo 2021. “Zoom In” è stato registrato nello studio casalingo di Ringo tra aprile e ottobre 2020. L’artista inglese ha collaborato con autori e produttori, tra cui Jeff Zobar che ha scritto la titletrackZoom In, Zoom Out” durante la pandemia, con Robbie Krieger alla chitarra, mentre Sam Hollander ha scritto e prodotto “Teach Me To Tango“, inviandola a Ringo che l’ha completata aggiungendovi la voce e la batteria. Ringo ha scritto “Waiting For The Tide to Turn” assieme a Bruce Sugar e Tony Chen, Steve Lukather e Joseph Williams (membri di lunga data di All Starr) hanno scritto “Not Enough Love In the World“. Ringo ha lavorato con i musicisti invitandoli separatamente a casa sua con le dovute precauzioni.

Questa è la tracklist di “Zoom In”:

1.Here’s To The Nights
2.Zoom In Zoom Out
3.Teach Me To Tango
4.Waiting For The Tide To Turn
5.Not Enough Love In The World

Ringo Starr, pseudonimo di Richard Parkin Starkey, dal 1962 al 1970 è stato il batterista, e talvolta cantante principale o corista, dei Beatles, per i quali ha anche composto due canzoni, “Don’t Pass Me By” e “Octopus’s Garden“. Dopo lo scioglimento del gruppo ha intrapreso una carriera individuale sia come musicista che come attore cinematografico. È anche un appassionato di pittura: dipinge e sovvenziona molti premi nazionali inglesi di pittura. Esordì nel 1957 con l’Eddie Clayton Skiffle Group, un gruppo formato da cinque ragazzi che lavoravano nella stessa ditta. Successivamente, nel marzo 1959, si unì al Darktown Skiffle Group e infine fu reclutato dagli Al Caldwell’s Texans, che sarebbero in seguito diventati Rory Storm and the Hurricanes. Fu proprio Rory Storm che lo convinse ad adottare il soprannome di Ringo Starr. Gli Hurricanes divennero all’inizio degli anni sessanta il gruppo più popolare di Liverpool e musicalmente Ringo ebbe modo di incrociare i Beatles in diverse occasioni. Una delle prime ebbe luogo nel 1960 ad Amburgo, dove i due gruppi si alternarono sul palco del Kaiserkeller.
La svolta artistica per Ringo Starr avvenne nell’agosto del 1962. I Beatles erano reduci dal provino del 6 giugno a Abbey Road, nel quale il produttore George Martin aveva obiettato sulle qualità del batterista Pete Best. Così per il manager Brian Epstein si rese necessario trovare un sostituto, che venne individuato in Ringo Starr. Il batterista, in quel periodo impegnato con Rory Storm al campo di Pwllheli, venne contattato da John Lennon e Paul McCartney, e fu convinto ad entrare nei Beatles. Come fu presto chiaro, lo stile e la personalità di Ringo si adattarono in breve tempo al nuovo gruppo e lo resero più coeso. Tuttavia l’esordio in studio fu deludente: ascoltando la registrazione del 4 settembre 1962, George Martin considerò la prova di Ringo Starr poco soddisfacente e perciò per la sessione in studio della settimana successiva provvide a sostituirlo con il session man Andy White, che suonò la batteria in “Love Me Do” e in “P.S. I Love You“.
Ringo si adattò a suonare il tamburello come rinforzo al rullante in “Love Me Do“, mentre in “P.S. I Love You” era alle maracas. Nonostante l’iniziale passo falso, Starr si amalgamò sempre più con gli altri tre componenti del gruppo e assieme a loro attraversò tutti gli anni sessanta, coprotagonista dello straordinario percorso musicale e artistico della formazione. Si legò sentimentalmente a Maureen Cox, una sua perseverante ammiratrice della prima ora, che sposò l’11 febbraio 1965 e da cui ebbe tre figli. Sul fronte discografico, Ringo ha esordito come solista poco prima della separazione dei Beatles con l’album “Sentimental Journey” (1970), una collezione di rifacimenti di vecchi brani portati al successo tra gli anni trenta e gli anni cinquanta da vari artisti, (fra cui Doris Day, Fred Astaire e Louis Armstrong).

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