Jon Lord - Windows - Album CoverNews 

Jon Lord: ristampa di “Windows” in uscita il 28 Aprile 2017

Windows” è il secondo album della nuova serie di ristampe di Jon Lord. L’album sarà pubblicato su earMUSIC il 28 aprile 2017. Questa ristampa del 2017 è stata rimasterizzata da Rob Cass a partire dai mix stereo originali presso gli Abbey Road Studios e presenta un nuovo artwork oltre a un nuovo packaging in versione digipak. “Windows” è il secondo delle tre ristampe, preceduto da “Gemini Suite” e seguito da “Sarabande“.

Questa è la tracklist di “Windows“:

CONTINUO ON B.A.C.H.
Window
1st Movement/Renga
2nd Movement/Gemini
3rd Movement/Alla Marcia Allegro

Jonathan Douglas Lord, compositore, pianista e organista britannico, tra i tastieristi più famosi della scena del Rock, fondatore e membro dei Deep Purple. Fu un grande innovatore dell’organo hammond di cui è stato uno dei più famosi utilizzatori, riuscendo a rendere il suo suono ruggente e adatto al sound hard rock. Fu anche membro della band Whitesnake.
Votato fin da giovane alla musica, (anche il padre era un musicista), iniziò a prendere lezioni di pianoforte. Terminati gli studi, nel 1959, si trasferì a Londra dove frequentò il Royal College of Music. Dopo le prime esperienze come pianista jazz in alcune band, si trovò a far parte della Red Bludd’s Bluesicians, chiamatasi successivamente The Art Wood Combo e quindi The Artwoods quando Art, (fratello maggiore di Ronnie Wood), vi prese parte come cantante.
Gli Artwoods finirono sotto contratto con l’etichetta discografica Decca Records e incominciarono a suonare senza sosta nei locali e club londinesi, finendo, nel 1966, nella classifica inglese con il singolo “I Take What I Want“. Lo stesso anno viene pubblicato l’album “Art Gallery“.
Nel 1967 la formazione cambia di nuovo nome, presentandosi come St Valentines Day Massacre in occasione dell’uscita di un loro singolo. Nello stesso periodo Lord si diploma al conservatorio, sviluppando un certo gusto per la musica classica che poi non abbandonò più.
Nel frattempo era anche arrangiatore e session-man, (da ricordare la sua partecipazione nel 1964 al primo album omonimo dei Kinks), e formò i Santa Barbara Machine Head che però si divisero con solo tre brani registrati all’attivo.
Successivamente prese parte ai The Flowerpot Men dove incontrò il bassista Nick Simper e quindi il batterista Chris Curtis che lo avvicinò a Tony Edwards, uomo d’affari e manager. In questo incontro gli venne proposto di formare una nuova band che, verso il 1967, coinvolse anche il chitarrista Ritchie Blackmore, dando così il via al primo nucleo originario dei Deep Purple.
Jon Lord nei Deep Purple rivelò il proprio stile, unendo erudizioni da pianista e organista classico, (notevoli in proposito le influenze da Beethoven alla musica organistica di Bach), a ben più energiche esecuzioni all’organo Hammond in chiave blues e rock.
È curioso l’utilizzo dell’amplificatore Marshall da parte di Jon Lord, che amplificava il proprio organo Hammond attraverso l’amplificatore “per chitarra” Marshall, rendendo il sound dei Deep Purple unico al mondo.
Nella band suonò dal 1968 al 1975 nelle classiche formazioni MK I, II, III, IV e su tutti e dodici gli album da studio e live. Esegue anche progetti paralleli che lo portarono a realizzare “The Gemini Suite“, “Windows” (1974) e “Sarabande” (1976).
Jon collaborò anche con Ashton Gardner & Dyke nella realizzazione di una colonna sonora “The Last Rebel” (1971).
Nel 1976, insieme a Ian Paice e Tony Ashton formò i Paice Ashton Lord che pubblicarono un solo album seguito da un tour.
Dopo il 1978, Jon lavorò anche con Maggie Bell prima di far parte dei Whitesnake dall’agosto del 1978.
Incise sei album col gruppo di David Coverdale e contemporaneamente, fuori dalla band, suonò anche in due lavori solisti del chitarrista dei Whitesnake, Bernie Marsden; compose il tema musicale per il Country Diary of an Edwardian Lady e nel 1982 pubblicò un proprio album solista “Before I Forget“, prima dell’abbandono dei Whitesnake e del riavvicinamento con i Deep Purple nel 1984 che lo vide impegnato nella pubblicazione di altri sei album.
Nel 1999 pubblicò un altro lavoro solista “Pictured Within” e nel 2001, per problemi fisici, lasciò temporaneamente i Deep Purple per poi tornare e salutarli definitivamente nel 2002 dopo un tour in Inghilterra.
Nel 2003 partecipò a un progetto blues e pubblicò “Live at the Basement” con la Hoochie Coochie Man dell’ex Rainbow, Black Sabbath, Ozzy Osbourne e Uriah Heep, Bob Daisley. Il DVD e il relativo CD saranno ripubblicati con materiale bonus da Edel Records sul finire del 2007.
Nel 2004 ha pubblicato “Beyond the Notes“, lavoro di impronta classica e orchestrale, registrato con la collaborazione degli archi del Trondheim Soloist, mentre per le parti vocali hanno partecipato Sam Brown, Anni-Frid Lyngstad e Miller Anderson.
A settembre 2007 pubblica un nuovo album di blues rock sotto il marchio Hoochie Coochie Men, sempre insieme a Bob Daisley. Il disco “Danger: White Men Dancing” pubblicato da Edel Records, vede anche la prestigiosa partecipazione di Ian Gillan in due brani, di fatto un’inattesa riunione dei due storici componenti dei Deep Purple. L’album è anche stato pubblicato in una confezione limitata con un DVD di oltre 40 minuti in cui Jon Lord racconta i retroscena che lo hanno riportato al rock con questa band.
Il 9 agosto 2011 Jon Lord ha dichiarato sul suo sito ufficiale di essere malato di cancro e di dover momentaneamente interrompere ogni sua performance per poter seguire i trattamenti e le cure della malattia.
È morto all’età di 71 anni il 16 luglio 2012 alla London Clinic per un’embolia polmonare dopo una lunga lotta contro il tumore al pancreas di cui soffriva da circa un anno.
Il 30 settembre del 2014 viene pubblicato l’album tributo “Celebrating Jon Lord“, resoconto del concerto tenuto il 4 aprile del 2014 alla Royal Albert Hall di Londra, al quale hanno partecipato tra gli altri Paul Weller, Bruce Dickinson e Rick Wakeman.

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